Quando il socio di una Srl decide di andare in pensione può comunque continuare ad essere socio di una società. Non è detto, infatti, che alla maturazione dei requisiti pensionistici il socio debba necessariamente smettere di lavorare e uscire dalla società. Quando, invece, il socio che va in pensione decide contestualmente di uscire dalla società deve comunicare ai soci la sua intenzione e la contestuale vendita delle quote, con relativo valore, ed essere poi liquidato per lasciare effettivamente la società.
Cosa succede se un socio di una Srl va in pensione? La Srl, Società a responsabilità limitata, è una società di capitali, dotata di personalità giuridica, che risponde solo limitatamente alle quote versate dai soci, poiché, essendo i beni privati degli azionisti partecipanti rigorosamente separati dal patrimonio della società, i soci non sono tenuti a coprire eventuali debiti con i propri capitali o beni privati.
Una società Srl si può aprire con un capitale iniziale e può essere costituita o da un unico socio che decide di svolgere in prima persona l’attività commerciale o da più soci. Vediamo quali sono i casi 2022 che possono verificarsi quando un socio di una Srl decide di andare in pensione.
Quando il socio di una Srl decide di andare in pensione può comunque continuare ad essere socio della società. Non è detto, infatti, che alla maturazione dei requisiti pensionistici il socio debba necessariamente smettere di lavorare e uscire dalla società.
Quando, invece, il socio che va in pensione decide contestualmente di uscire dalla società deve comunicare ai soci la sua intenzione e la contestuale vendita delle quote, con relativo valore. Per uscire dalla Srl, il socio che va in pensione deve avere la liquidazione della sua quota di partecipazione alla società.
La liquidazione della quota al socio che va pensione deve avvenire entro 6 mesi dalla data della comunicazione di uscita e si può procedere poi rimborso della quota nelle seguenti modalità:
Precisiamo che la quota da liquidare al socio di una società Srl che va in pensione viene determinata in base a criteri contabili e metodi misti, cioè calcolando non solo conferimenti e capitale sociale, ma tutto il patrimonio tutto e le prospettive reddituali dell’impresa.
Se il socio della Srl che decide di andare in pensione è il socio amministratore, che è obbligato al versamento dei contributi, se vuole, anche in tal caso, può rimanere socio e nella carica di amministratore ma se ha superato i 65 anni di età deve chiedere la revisione di quota contributiva che si riduce della metà.
Se i soci non sono d’accordo sulla determinazione della quota da liquidare, allora quest’ultima deve essere calcolata dalla relazione giurata di un esperto nominato dal tribunale.
Se un socio di una società Srl va in pensione, vuole vendere le sue quote e comunica agli altri soci che sta vendendo non è detto che cambi l’assetto societario.
E’, infatti, possibile che per diritto di prelazione i soci, che siano due o tre, o quattro, decidano di acquistare o in maniera proporzionale per quanti soci sono, o che le quote del socio uscente siano acquistate da un solo altro socio, e in tal caso, l’assetto societario non cambierebbe.
I soci della società Srl resterebbero quelli già esistenti meno il socio uscente senza necessità che una terza persona prenda il posto del socio uscente. Se, invece, le quote del socio uscente vengono comprate da una terza persona, l’assetto societario cambia nel senso che vede l’entrata di un nuovo socio nella società ma per il resto non subisce alcuna altra variazione.