L’aumento delle pensioni 2023 determinato dalla rivalutazione automatica che scatta ogni anno a partire dal primo gennaio è differente in base all’importo del trattamento percepito e oscilla tra gli 11,90 euro di chi percepisce una pensione da 700 euro al mese e 20,40 euro per chi percepisce una pensione da 1.200 euro al mese.
Di quanto aumenta pensione tra gli 700-1200 euro al mese nel 2023? Aumentano nel 2023 le pensioni mensili per effetto della rivalutazione e della percentuale di variazione per il calcolo della rivalutazione delle pensioni, fissata dal governo all’1,7% e in vigore dal primo gennaio 2023.
Ricordiamo che lo scorso anno non si era verificato alcun aumento, perchè il tasso d’inflazione era stato dello 0%. Vediamo allora come cambiano gli importi di pensione quest’anno.
Gli aumenti delle pensioni dal primo gennaio 2023 sono determinati dalla rivalutazione automatica che annualmente viene effettuata sui trattamenti pensionistici, e quest’anno incide anche la riforma delle tasse con la revisione delle aliquote Irpef in base agli scaglioni di reddito.
Per la rivalutazione delle pensioni, quest’anno c’è una novità: le sei fasce di rivalutazione automatica prima previste sono state ridotte a tre e prevedono, nel dettaglio, le seguenti percentuali di rivalutazione:
Il trattamento minimo di riferimento dal primo gennaio 2023 è di 523,83 euro, invece dei 515,58 euro mensili dell’anno precedente.
Per effetto della rivalutazione automatica delle pensioni, una pensione tra gli 700-1200 euro al mese è soggetta alla rivalutazione al 100%, per cui gli aumenti lordi previsti sono i seguenti:
Dunque, volendo fare un esempio generale di aumento della pensione che già si percepisce nel 2023, prendendo il caso di un titolare di pensione media da 1.000 euro al mese avrà un aumento di 221 euro all’anno, considerando i 17 euro previsti da considerare per 13mensilità.