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Come dare le dimissioni online volontarie. Regole, procedura, istruzioni e tempi nel 2025

Cosa prevede la procedura per la presentazione di dimissioni online volontarie: istruzioni e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come dare le dimissioni online volontari

Le dimissioni online volontarie sono la procedura prevista dalla normativa italiana che consente al lavoratore di recedere in modo autonomo dal proprio rapporto di lavoro subordinato. Dal 2016, grazie all’introduzione del Jobs Act (D.Lgs. 151/2015), le dimissioni sono valide esclusivamente se inviate telematicamente tramite apposito modulo digitale. L’obbligo riguarda la quasi totalità dei lavoratori dipendenti del settore privato, sia con contratto a tempo determinato che a tempo indeterminato. È escluso soltanto il personale domestico (colf, badanti), i lavoratori marittimi, i rapporti nel pubblico impiego, i casi di convalida per maternità/paternità e le dimissioni in periodo di prova.

La modalità online è stata introdotta per contrastare fenomeni di abuso come le “dimissioni in bianco”, consentendo così la massima tutela dei diritti del lavoratore, oltre a garantire la tracciabilità e la sicurezza della comunicazione.

Procedura completa per dare le dimissioni online volontarie nel 2025

Per presentare dimissioni volontarie online nel 2025, occorre seguire questa sequenza di passaggi:

  1. Accesso al portale ufficiale cliclavoro.gov.it (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), autenticandosi tramite strumenti di identità digitale come SPID o CIE.
  2. Selezione della voce “Dimissioni Volontarie” nell’area personale.
  3. Verifica o inserimento dei dati relativi al rapporto di lavoro, che in molti casi vengono precompilati dal sistema sulla base delle comunicazioni obbligatorie depositate dall’azienda.
  4. Compilazione dei campi obbligatori: dati anagrafici del lavoratore, dati identificativi del datore di lavoro (codice fiscale, denominazione, e-mail o PEC), data di inizio e di decorrenza cessazione del rapporto di lavoro, tipologia di recesso (dimissioni volontarie/risoluzione consensuale/revoca).
  5. Conferma finale e invio telematico: il sistema rilascia una ricevuta digitale con data e codice identificativo. La notifica viene inoltrata per via ufficiale sia al datore di lavoro sia all’Ispettorato Territoriale del Lavoro.

La stessa procedura può essere svolta con il supporto di intermediari abilitati quali patronati, organizzazioni sindacali, commissioni di certificazione, enti bilaterali, consulenti del lavoro o le sedi territoriali dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Una volta inviate le dimissioni, la decorrenza del recesso coincide con la data indicata nel modulo online e, se correttamente rispettato il preavviso, il lavoratore non ha altri obblighi procedurali. È sempre consigliabile conservare la ricevuta digitale rilasciata al termine della procedura (stampabile anche in PDF), sia per uso personale, sia in caso di future verifiche o controversie.

Attenzione ai tempi di preavviso secondo il CCNL

Una delle condizioni essenziali per la corretta formalizzazione delle dimissioni telematiche è il rispetto del termine di preavviso previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicato dalla propria azienda. Il periodo di preavviso può variare sensibilmente a seconda del settore, dell’anzianità del lavoratore e del suo inquadramento e decorre:

  • dal giorno successivo all’invio delle dimissioni per molti CCNL, come quello metalmeccanico
  • dal primo o dal sedicesimo giorno del mese (CCNL del commercio o altri settori specifici)

Se non viene rispettato il periodo di preavviso, l’azienda può trattenere una indennità di mancato preavviso sull’ultima busta paga, pari alla retribuzione che il lavoratore avrebbe maturato in quel periodo, comprensiva delle eventuali mensilità aggiuntive.

Sono esonerate dal rispetto del preavviso le dimissioni per giusta causa, come nei casi in cui non vengano pagati stipendi o vi siano gravi inadempienze del datore di lavoro.

Revoca delle dimissioni, come annullare la trasmissione telematica

La legge consente la revoca delle dimissioni entro 7 giorni dalla data di trasmissione del modulo online. Questa possibilità permette al lavoratore di ripensarci o correggere errori di compilazione. La revoca deve essere presentata attraverso la medesima piattaforma telematica utilizzata per l’invio iniziale. Una volta annullate le dimissioni, il rapporto prosegue regolarmente e il datore di lavoro è tenuto a reintegrare il lavoratore.

Obblighi e tutele del datore di lavoro dopo le dimissioni online

Al ricevimento della notifica di dimissioni, il datore di lavoro ha l’obbligo di:

  • Comunicare formalmente la cessazione del rapporto presso il Centro per l’Impiego tramite sistema UNILAV, generalmente entro 5 giorni dall’ultimo giorno di lavoro del dipendente.
  • Elaborare il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) ed erogare le eventuali spettanze maturate (stipendi residui, ferie non godute, premi ecc.). Per chi lascia il lavoro, è utile comprendere a cosa si ha diritto in caso di dimissioni.
  • Verificare il rispetto del preavviso e, in caso di irregolarità, trattenere legalmente l’indennità.
  • Favorire la corretta archiviazione dei documenti e delle comunicazioni formali.

Consigli pratici per comunicare le dimissioni al datore di lavoro

Oltre alla procedura telematica, resta raccomandata una comunicazione personale e trasparente con il proprio datore di lavoro, specialmente se ricopri ruoli chiave o vuoi mantenere un buon rapporto per future referenze. Un incontro diretto o una telefonata sono preferibili a una semplice e-mail, ma è sempre necessario attenersi comunque alle modalità telematiche per la validità formale della cessazione.

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