Negli ultimi anni, John Elkann e la holding di famiglia Exor hanno modificato la loro strategia di investimento, riducendo l'esposizione al settore automobilistico e ampliando la loro presenza in settori strategici come la sanità, la tecnologia e gli investimenti alternativi.
Questa trasformazione è un cambio di visione che va oltre l'automotive, un tempo asse portante del gruppo, per abbracciare ambiti con un maggiore potenziale di crescita futura. Ecco quindi:
La posizione in Stellantis e il distacco graduale dall'automotive
L’ingresso di Exor nel settore sanitario con Philips
La creazione di Lingotto per investimenti alternativi
L’espansione nel settore tecnologico e delle startup
Exor detiene ancora una partecipazione del 14,4% in Stellantis, nata dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA nel 2021, confermandosi il principale azionista del gruppo automobilistico. Nonostante questa posizione di rilievo, il coinvolgimento diretto di Exor nelle decisioni strategiche dell'azienda appare meno marcato rispetto al passato. Elkann ha lasciato spazio alla gestione autonoma del ceo Carlos Tavares, segnale di una volontà di delegare la guida del gruppo per concentrarsi su altre iniziative imprenditoriali.
Sebbene Stellantis abbia ottenuto risultati finanziari solidi, con margini di profitto in crescita e investimenti significativi nella transizione verso l’elettrico, il focus di Exor si sta spostando verso nuovi settori. Questa scelta alimenta le speculazioni su un possibile futuro ridimensionamento della partecipazione di Exor in Stellantis, anche se non sono stati annunciati piani ufficiali di disinvestimento.
Un passo nella strategia di diversificazione di Exor è stato l’ingresso nel settore della sanità. Nel 2023, la holding ha acquisito il 15% di Philips, investendo circa 2,6 miliardi di euro. Philips, leader mondiale nelle tecnologie per la salute, rappresenta per Exor una finestra su un mercato in espansione, trainato dall’invecchiamento della popolazione e dalla crescente domanda di innovazione nei servizi sanitari.
L’investimento in Philips non è stato solo finanziario, ma anche strategico: Exor si è posizionata come azionista di lungo termine, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’azienda e consolidare la propria presenza in un mercato chiave per il futuro.
Un altro tassello della trasformazione di Exor è rappresentato dalla nascita di Lingotto, una nuova piattaforma dedicata alla gestione di asset alternativi. Lingotto, nata dalla collaborazione tra Exor e Covéa, gestisce asset per circa 2,5 miliardi di euro e si concentra su investimenti in aree non tradizionali, come private equity, infrastrutture e venture capital.
Questa iniziativa consente a Exor di diversificare il proprio portafoglio, riducendo la dipendenza dai settori industriali tradizionali e sfruttando le opportunità offerte da mercati in evoluzione. Lingotto è anche un passo verso l’integrazione di strategie di investimento più sofisticate, in linea con le tendenze globali del settore finanziario.
Exor ha mostrato un interesse per l’innovazione e il settore tecnologico, puntando sulle startup come motore di crescita. Negli ultimi cinque anni, la holding ha investito circa 1 miliardo di euro in 70 startup innovative, spaziando tra tecnologia, sostenibilità e digitalizzazione. Questi investimenti mirano a creare un ecosistema che favorisca lo sviluppo di aziende emergenti, con un approccio orientato al lungo termine.
Elkann ha dichiarato l’intenzione di portare il numero di startup sostenute a 100, sottolineando la volontà di Exor di essere un attore chiave nell'innovazione globale. Questa strategia consente di diversificare il portafoglio e di posizionarsi in settori ad alta crescita, come l’intelligenza artificiale, la mobilità elettrica e le tecnologie digitali.