La successione dopo la morte di un familiare si deve fare entro un anno dalla data del decesso del familiare stesso. Trascorso il periodo di 12 mesi, gli eredi possono comunque fare la successione ma sono soggetti al pagamento di sanzioni di carattere amministrativo che aumentano all’aumentare del tempo in ritardo in cui si fa.
Quando un familiare scompare la prima cosa da fare è la dichiarazione di successione per l’eredità, passaggio che si compie compilando un apposito su apposito modello che deve essere consegnato all’Agenzia delle Entrate, o presso l’Ufficio delle Entrate di competenza dell’ultima residenza (domicilio fiscale) in Italia del defunto, o in via telematica online sul sito delle Entrate, o rivolgendosi ai Caf.
Ma entro quanto tempo si deve fare la successione dopo la morte di un familiare? Ci sono limiti di tempo o no per fare la successione dopo la morte di un parente?
Entro quanto tempo si deve fare successione dopo la morte
Fare la successione dopo la morte sanzioni per ritardi
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, la successione dopo la morte di un familiare si deve fare entro un anno dalla data del decesso del familiare stesso. Trascorso il periodo di 12 mesi, gli eredi possono comunque fare la dichiarazione di successione ma sono soggetti al pagamento di sanzioni di carattere amministrativo che aumentano all’aumentare del tempo in ritardo in cui si fa.
La sanzione amministrativa prevista per gli eredi che fanno la successione in ritardo rispetto ai tempi previsti ha un importo variabile compreso tra il 120 al 240% dell’imposta. Nei casi in cui non sia prevista l’imposta di successione, la sanzione amministrativa dovuta per successione in ritardo oscilla, in misura fissa, da 250 ai mille euro.
Ricordiamo che la percentuale dell’imposta di successione varia in base al grado di parentela degli eredi con il defunto ed è: