Il CCNL del settore turistico stabilisce precise disposizioni riguardanti i periodi di riposo annuale per i dipendenti. Questo contratto collettivo nazionale regola dettagliatamente i rapporti lavorativi tra le aziende operanti nel comparto turistico e il personale alle loro dipendenze, indipendentemente dalla tipologia contrattuale applicata, che si tratti di contratti a tempo indeterminato, determinato o in regime di apprendistato.
Il CCNL Turismo trova applicazione in diverse categorie di imprese che operano nel settore dell'ospitalità e dei servizi turistici. Vediamo nel dettaglio quanti giorni di ferie spettano ai lavoratori secondo quanto previsto dal contratto per il 2025.
Secondo quanto stabilito dal CCNL Turismo 2025, ogni lavoratore ha un diritto irrinunciabile a un periodo di ferie annuali retribuite. La normativa vigente prevede specificamente 26 giornate retribuite di ferie all'anno per tutti i dipendenti, indipendentemente dalla tipologia contrattuale.
Questo monte ferie annuale spetta a:
È importante sottolineare che anche gli apprendisti nel settore turismo, ristorazione e pubblici esercizi hanno diritto allo stesso quantitativo di ferie (26 giorni) dei lavoratori assunti con altre forme contrattuali, sia a tempo determinato che indeterminato.
La normativa attuale stabilisce precise modalità di godimento delle ferie che devono essere rispettate sia dal datore di lavoro che dal dipendente:
Questa regolamentazione è pensata per garantire al dipendente un adeguato periodo di riposo continuativo, essenziale per il recupero psicofisico, pur mantenendo una certa flessibilità nella gestione del monte ferie complessivo.
Il sistema di calcolo delle ferie nel comparto turistico segue criteri specifici definiti dal contratto collettivo. Per il calcolo della maturazione delle ferie nel contratto turismo 2025, si considera:
È fondamentale precisare che dal conteggio delle ferie sono esclusi:
Ciò comporta che il periodo di ferie effettivo si prolunga automaticamente di tanti giorni quante sono le giornate di riposo settimanale, le festività nazionali e infrasettimanali, nonché le giornate non più festive agli effetti civili che cadono all'interno del periodo di ferie.
Un aspetto importante da considerare nella pianificazione delle ferie riguarda la gestione delle festività che possono coincidere con il periodo di riposo. Se durante le ferie del lavoratore cade:
Tale giorno non viene conteggiato come giorno di ferie goduto. Di conseguenza, il periodo feriale viene automaticamente prolungato di un numero di giorni equivalente alle festività ed ex festività ricadenti nel periodo di ferie inizialmente stabilito.
La definizione dei periodi in cui usufruire delle ferie segue un processo di concertazione tra le parti. Secondo il CCNL Turismo, la collocazione temporale delle ferie viene stabilita:
Questo approccio evidenzia come la determinazione del periodo feriale non sia una prerogativa esclusiva del datore di lavoro, che non può decidere arbitrariamente, ma richieda invece un confronto e un accordo con i lavoratori interessati.
Nel settore turistico, caratterizzato da stagionalità e picchi di lavoro in determinati periodi dell'anno, questa concertazione assume particolare rilevanza per garantire sia la continuità del servizio che il diritto al riposo dei dipendenti.
Durante l'intero periodo di ferie, il lavoratore con contratto turismo ha diritto a percepire la normale retribuzione senza alcuna riduzione o trattenuta. Il CCNL Turismo 2025 stabilisce espressamente che al personale è dovuta, durante le ferie, la normale retribuzione in atto.
Gli elementi che compongono la retribuzione da corrispondere durante il periodo feriale sono:
Questo garantisce che il dipendente non subisca alcuna penalizzazione economica durante il periodo di riposo, mantenendo intatto il proprio potere d'acquisto e la propria sicurezza economica.
La monetizzazione delle ferie non godute è regolamentata in modo specifico dalla normativa. Se le ferie maturate non vengono fruite nel periodo previsto dalla legge o dalla contrattazione collettiva, al lavoratore spetta un'indennità sostitutiva, ma esclusivamente nei seguenti casi:
È importante sottolineare che, al di fuori di queste specifiche circostanze, le ferie non utilizzate non possono essere monetizzate. Questo principio riflette l'importanza attribuita dal legislatore al diritto al riposo come elemento irrinunciabile per la tutela della salute e del benessere del lavoratore, che non può essere sostituito da un mero compenso economico.