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I Finanziamenti a fondo perduto disponibili nel 2025 per partite iva, professionisti, Pmi e imprese

Quali sono e cosa prevedono i diversi contributi a fondo perduto disponibili per professionisti e imprese nel 2025

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
I Finanziamenti a fondo perduto disponib

Nel 2025, i finanziamenti a fondo perduto si confermano una delle principali misure di sostegno per partite IVA, professionisti, PMI e imprese, rappresentando un'opportunità concreta di accesso a capitale senza obbligo di restituzione.

Questi strumenti, sia su base nazionale che regionale, contribuiscono a promuovere lo sviluppo economico, la competitività e l’innovazione del tessuto produttivo italiano, con una particolare attenzione alle aree in ritardo di sviluppo e ai settori ad alto potenziale.

Grazie alla rinnovata disponibilità di fondi e a nuove misure introdotte nella Legge di Bilancio 2025, il panorama delle agevolazioni si anche è ulteriormente ampliato, rispondendo alle esigenze di digitalizzazione, transizione ecologica e rilancio occupazionale. 

Cos’è un finanziamento a fondo perduto per imprese e professionsti: definizione, caratteristiche e vantaggi

I finanziamenti a fondo perduto costituiscono strumenti di finanza agevolata in cui il capitale erogato non deve essere restituito dal beneficiario, né sono applicati interessi. Sono rivolti a imprese già esistenti, start-up innovative, liberi professionisti e, in alcuni casi, persone fisiche impegnate in progetti di autoimprenditorialità. La disponibilità di queste risorse, fortemente incentivata da bandi ministeriali, regionali ed europei, ha come obiettivo la crescita imprenditoriale, il rafforzamento della competitività, la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica.

  • Agevolazioni: il sostegno può coprire parte delle spese ammissibili per investimenti materiali e immateriali (macchinari, formazione, ricerca e sviluppo, digitalizzazione).
  • Criteri di ammissibilità: i requisiti variano a seconda del bando e includono dimensione d’impresa, settore, localizzazione geografica, progetto presentato e regolarità fiscale e contributiva.
  • Iter di domanda: è obbligatoria la presentazione di un business plan dettagliato, corredato da documentazione tecnica e amministrativa, tramite le piattaforme digitali degli enti erogatori o via PEC, entro le finestre temporali indicate nei bandi.

I finanziamenti a fondo perduto rappresentano una leva di supporto strategico: forniscono liquidità, consentono di investire in innovazione senza indebitarsi e promuovono lo sviluppo di politiche per la coesione territoriale e la valorizzazione delle competenze professionali, con particolare attenzione a giovani, donne e aree svantaggiate.

Panorama attuale delle principali opportunità a fondo perduto per imprese, PMI e partite IVA nel 2025

Nell’attuale scenario economico, le misure a fondo perduto più rilevanti in Italia per il 2025 riguardano:

  • Resto al Sud e Resto al Sud 2.0: incentivi strutturali destinati a favorire l’avvio e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali nel Sud e nelle aree svantaggiate.
  • Bonus PMI Mezzogiorno: agevolazioni per progetti innovativi e investimenti in tecnologie digitali, green economy e ammodernamento produttivo nelle regioni del Sud.
  • Fondo per la Crescita Sostenibile: sostegno per programmi di ricerca e sviluppo, innovazione e transizione verso l’economia circolare.
  • Fondi per PMI creative, tessili, moda e turismo sostenibile: contributi specifici per comparti ad alto valore aggiunto.
  • Incentivi per partite IVA: misure di sostegno come l’ISCRO e nuovi bonus contributivi per l’avvio di attività autonome.
  • Bandi nazionali e regionali: come la Nuova Sabatini, ISI INAIL, Smart&Start, Mini Contratti di Sviluppo, bonus per startup innovative e progetti di internazionalizzazione.

Ogni misura è caratterizzata da specifici criteri di accesso, tempistiche, importi e modalità di presentazione della domanda. Gli incentivi possono essere concessi in forma di contributo diretto o combinati con finanziamenti agevolati, in molti casi accompagnati da punteggi premiali per progetti sostenibili e digitali.

I bandi nazionali e regionali: modalità, scadenze e tipologie di finanziamenti a fondo perduto disponibili

L’erogazione dei finanziamenti a fondo perduto si basa su bandi periodicamente pubblicati da Ministeri, Regioni, Invitalia, Camere di Commercio e Unione Europea, ciascuno rispondente a precise direttrici politiche o di sviluppo territoriale.

  • Bandi nazionali: includono misure come Resto al Sud, Contratti di Sviluppo, Smart&Start Italia, Nuova Sabatini 2025 e ISI INAIL (per investimenti in sicurezza sul lavoro e modernizzazione tecnologica), con scadenze pubblicate in modo trasparente sui siti istituzionali e piattaforme come Invitalia e Incentivi.gov.it.
  • Bandi regionali e POR/FESR: offrono contributi per l’innovazione, la digitalizzazione e la crescita delle imprese localizzate nelle singole regioni. Ogni regione pubblica propri avvisi, accessibili anche tramite la sezione "Contributi Regione" dei portali territoriali.
  • Bandi europei: attraverso programmi come Horizon Europe e COSME, cofinanziano progetti di ricerca, sostenibilità ambientale e competitività delle PMI.

Modalità e tempistiche: la presentazione delle domande avviene online, secondo il principio del "click day" (valutazione a sportello) o tramite graduatoria. Le risorse sono spesso limitate, pertanto la tempestività nella candidatura e la qualità della documentazione sono elementi determinanti per l’ottenimento dei fondi.

Finanziamenti a fondo perduto nel Mezzogiorno: focus su bonus PMI, Resto al Sud e nuove ZES

Una delle principali leve per lo sviluppo del Sud Italia è rappresentata dalle agevolazioni specifiche, tra cui il Bonus PMI Mezzogiorno, confermato e finanziato nuovamente anche per il 2025. Di seguito le caratteristiche e le condizioni aggiornate:

  • Bonus PMI Mezzogiorno: consente alle micro, piccole e medie imprese di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna di ottenere un contributo fino al 75% delle spese ammissibili (sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato), per investimenti compresi tra 750.000 e 5.000.000 euro. Gli investimenti devono riguardare l’ampliamento produttivo, la transizione digitale, la sostenibilità ambientale e la diversificazione dell’offerta. Riferimenti: DM 15 maggio 2023, DM 16 febbraio 2024.
  • Resto al Sud: incentivo strutturale per l’apertura di nuove attività nel Sud e nel Centro Italia (inclusi i territori colpiti da eventi sismici e le isole minori), rivolto a soggetti fino a 55 anni d’età. L’agevolazione combina contributi a fondo perduto (fino al 50% dell’investimento) e finanziamenti bancari, per un massimo di 200.000 euro a progetto collettivo.
  • ZES unica (Zona Economica Speciale): dal 2025 le imprese che investono in beni strumentali nelle regioni del Mezzogiorno possono beneficiare di un credito d’imposta, cumulabile con il bonus investimenti Sud e altre misure, come previsto dal Decreto Sud, con particolare attenzione all’innovazione e alla sostenibilità.

È cruciale ricordare che le domande per queste misure devono essere presentate tramite la piattaforma Invitalia, previo accesso tramite autenticazione digitale (SPID, CIE, CNS).

Finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria giovanile e femminile

Una quota significativa delle risorse disponibili è indirizzata a giovani imprenditori e donne. Caratteristiche dei relativi bandi:

  • Bandi per l’imprenditoria femminile: agevolano la nascita e lo sviluppo di imprese a prevalente partecipazione femminile, sia con contributi diretti (ad esempio, bandi "ON - Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero") sia tramite voucher formazione/consulenza.
  • Resto al Sud 2.0: nuova misura prevista dal Decreto Legislativo Coesione 2024, che introduce contributi a fondo perduto rafforzati per gli under 35, in attesa dei decreti attuativi.
  • Premialità per sostenibilità e innovazione: molti bandi assegnano punteggi aggiuntivi alle candidature che promuovono efficientamento energetico, transizione digitale e ricambio generazionale.

L’accesso a queste agevolazioni è subordinato al rispetto di requisiti specifici in materia di governance aziendale, investimenti in innovazione e, per alcune misure, alla localizzazione geografica nelle zone svantaggiate.

Contributi a fondo perduto per settori specifici: tessile, moda, turismo sostenibile e creatività

Nel 2025 sono attivi numerosi bandi di settore che incentivano settori strategici per il Made in Italy e l'economia culturale:

  • Imprese tessili, moda e accessori: finanziamenti per la transizione ecologica e digitale, fino al 50% delle spese ammissibili (massimo 60.000 euro), con scadenza domanda fissata al 31 gennaio 2025.
  • Turismo sostenibile: contributi per strutture ricettive e operatori turistici che investono in accessibilità, efficientamento energetico e acquisto di tecnologie green.
  • Fondo PMI Creative: sostiene microimprese e PMI del settore culturale – artistico, con particolare focus su progetti di innovazione, digitalizzazione e produzione di contenuti creativi.

L’accesso a queste agevolazioni richiede la predisposizione di piani dettagliati, il rispetto delle normative di settore e la presentazione delle domande tramite i canali digitali dedicati.

Altre misure per le partite IVA e i professionisti: ISCRO, bonus avvio e ulteriori agevolazioni

Nel 2025 le partite IVA possono beneficiare di diverse forme di sostegno anche se non proprio direttamente a fondo perduto:

  • ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa): indennità economica per lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS che hanno subito una riduzione significativa del reddito (almeno il 70% in meno rispetto alla media dei due anni precedenti). Importo tra 252 e 806,40 euro mensili, erogati per massimo sei mesi.
  • Bonus avvio Partita IVA: riduzione contributiva del 50% dei contributi INPS per chi apre una nuova attività autonoma in gestione artigiani e commercianti nel 2025.
  • Bonus pubblicità e super ammortamenti: agevolazioni fiscali cumulabili per investimenti in attività promozionali e acquisto beni strumentali.
  • Incentivi per mamme lavoratrici autonome: esonero contributivo per lavoratrici con almeno due figli, con possibili abbattimenti dei contributi fino a 3.000 euro annui.

Requisiti, processo di domanda e criteri di valutazione generalmente richiesti

L’iter di accesso ai finanziamenti a fondo perduto 2025 prevede generalmente questi passaggi:

  1. Analisi del bando: verifica della coerenza del progetto rispetto agli obiettivi e delle condizioni di ammissibilità.
  2. Predisposizione documentazione: business plan dettagliato, dichiarazione DURC regolare, bilanci, curricula del team, certificazioni ambientali se richieste.
  3. Invio della domanda: tramite portali ufficiali (es. Incentivi.gov.it, Invitalia, siti delle Regioni).
  4. Valutazione: i criteri includono la fattibilità tecnica, l’innovatività del progetto, l’impatto occupazionale e sociale, la sostenibilità ambientale e la qualità della documentazione.

Nei bandi a sportello, la tempestività è essenziale, mentre nelle graduatorie sono premiati i progetti più coerenti con le finalità e gli obiettivi strategici della misura.