Flessibilità oraria contratto cooperative 2022 regole previste e come funziona

Siamo davanti a un comparto organizzato nei dettagli, come dimostrato dalle scadenze precise con cui viene pagato lo stipendio ai dipendenti e dal funzionamento della flessibilità.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Flessibilità oraria contratto cooperativ

Contratto cooperative 2022, come funziona la flessibilità?

Il contratto di categoria permette di fare ricorso alla flessibilità sul lavoro. Più esattamente consente di superare le ore di lavoro fino a un massimo di 10 ore alla settimana. Il funzionamento prevede il recupero nei successivi 6 mesi del monte ore lavorato in eccedenza. Ma c'è anche un altro aspetto disciplinato dalle norme sul lavoro e riguarda il caso in cui il dipendente non può recuperare le ore per via dell'organizzazione del lavoro nella cooperativa.

C'è la flessibilità oraria tra gli aspetti del lavoro nelle cooperative sociali 2022. E lo è perché riguarda la possibilità di superare le ore settimanali di impiego, l'organizzazione del lavoro, la retribuzione e gli straordinari. Si tratta insomma di un passaggio contrattuale di fondamentale importanza e a cui sono in molti a fare ricorso.

Siamo davanti a un comparto organizzato nei dettagli, come dimostrato dalle scadenze precise con cui viene pagato lo stipendio ai dipendenti (entro il 20 di ogni mese) con la contestuale consegna della busta paga che deve sempre contenere la ragione sociale della società, il nome e la qualifica del lavoratore, il periodo di paga di riferimento, l'importo dei singoli elementi che la formano.

Si va dallo stipendio agli scatti di anzianità maturati, fino ad arrivare alle trattenute di legge e di contratto. Come vedremo nel corso dell'articolo, proprio questo è un elemento chiave nell'ambito della flessibilità oraria nel contratto cooperative. Analizziamo quindi nel dettagli

  • Contratto cooperative 2022, come funziona la flessibilità
  • Regole flessibilità contratto cooperative 2022, per chi

Contratto cooperative 2022, come funziona la flessibilità

Il contratto di categoria permette di fare ricorso alla flessibilità oraria sul lavoro. Più esattamente consente di superare le ore di lavoro fino a un massimo di 10 ore alla settimana. Il funzionamento prevede il recupero nei successivi 6 mesi del monte ore lavorato in eccedenza.

Ma c'è anche un altro aspetto disciplinato dalle norme sul lavoro e riguarda il caso in cui il dipendente non può recuperare le ore per via dell'organizzazione del lavoro nella cooperativa. In questo caso le ore sono pagare con le maggiorazioni previste per il lavoro straordinario.

A tal proposito, a contribuire a formare lo stipendio sono il minimo contrattuale, gli scatti di anzianità, gli elementi retributivi territoriali e le maggiorazione, come appunto gli straordinari sul lavoro nell'ambito della flessibilità.

Regole flessibilità contratto cooperative 2022, per chi

C'è poi un altro aspetto da considerare e riguarda la vastità delle figure nel contratto cooperative che sono interessate alle regole sul funzionamento della flessibilità.

Sulla base dell'inquadramento del personale si tratta di:

  • A1: Addetto alle pulizie, addetto sorveglianza e custodia locali, addetto all’assolvimento di commissioni generiche, addetto ai servizi di spiaggia, ausiliario
  • A2: Bagnino, operaio generico, centralinista, addetto alla cucina
  • B1: Operaio qualificato, autista con patente B o C, aiuto cuoco, addetto all’infanzia con funzioni non educative, addetto alla segreteria, assistente domiciliare e dei servizi tutelari operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base o altrimenti definito non formato
  • C1: Operaio specializzato, cuoco, autista con patente D o K, autista soccorritore, autista accompagnatore, impiegato d’ordine, animatore senza titolo, assistente domiciliare e dei servizi tutelari operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base o altrimenti definito formato, operatore tecnico dell’assistenza, istruttore di attività manuali ed espressive, istruttore di nuoto, guida
  • C2: Operatore socio sanitario effettivamente operante in servizi e strutture sociosanitarie
  • C3: Capo operaio, capo cuoco, assistente domiciliare e dei servizi tutelari operatore socio-assistenziale addetto all’assistenza di base altrimenti definito coordinatore.
  • D1: Educatore senza titolo, maestro di attività manuali ed espressive, guida con compiti di programmazione, massaggiatore, animatore con titolo, infermiere generico, assistente all’infanzia con funzioni educative, operatore dell’inserimento lavorativo, impiegato di concetto, operatore dei servizi informativi e di orientamento
  • D2: Impiegato di concetto con responsabilità specifiche in area amministrativa, educatore professionale, assistente sociale, infermiere, capo cuoco-dietista, fisioterapista, terapista occupazionale, psicomotricista, logopedista, ricercatore dei servizi informativi e di orientamento
  • D3: Educatore professionale coordinatore
  • E1: Capo ufficio, coordinatore di unità operativa o servizi semplici
  • E2: Coordinatore di unità operativa o servizi complessi, psicologo, sociologo, pedagogista, medico
  • F1: Responsabile di area aziendale, psicologosociologo-pedagogista-medico se in possesso di 5 anni di esperienza nel settore cooperativo
  • F2: Responsabile di area aziendale strategica, direttore aziendale

Abbiamo a che fare con un settore altamente organizzato. Lo dimostrano le scadenze fisse entro le quali viene corrisposta la retribuzione al dipendente e la flessibilità del lavoro.