Indennità di trasferta lorda e netta in busta paga. Calcolo ed esempi

L'indennità di trasferta scatta quando il dipendente si sposta temporaneamente dalla sede fissa in un'altra sede di lavoro all'esterno del territorio comunale.

Autore: Chiara Compagnucci
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Indennità di trasferta lorda e netta in

Come si calcola l'indennità di trasferta?

Sono tre i limiti di spesa dell'indennità di trasferta: 46,48 euro in caso di rimborso delle sole spese di viaggio, 30,99 euro in caso di rimborso delle spese di viaggio insieme a quelle di vitto o di alloggio, 15,49 euro in caso di rimborso delle spese di viaggio insieme a quelle di vitto e di alloggio.

Un'indennità di trasferta è una erogazione supplementare concessa a un dipendente per la copertura delle spese sostenuti. Quella più comuni sono alloggio, cibo, bevande e trasporto.

Tuttavia l'approccio varia da una compagnia all'altra, a seconda del regolamento aziendale in vigore, ma soprattutto del Contratto collettivo nazionale di lavoro (terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici).

Nonostante l'esistenza di molte differenze, ci sono alcuni aspetti in comune che le legano le indennità di trasferta per i lavoratori. Le spese comuni che in genere sono coperte sono infatti quelli relative ai viaggi aggiuntivi come voli e taxi, al cibo e alle bevande consumati durante il viaggio, all'alloggio in hotel o in altra sistemazione.

La definizione delle spese di viaggio legate all'attività varia da un'azienda all'altra, se non altro perché potrebbero essere fissati limiti da non superare per le singole voci di spesa. In ogni caso, ogni azienda che utilizza lo strumento dell'indennità di trasferta dovrebbe aver predisposto un regolamento interno contenente la policy chiara e aggiornata.

Questo documento delinea con chiarezza le norme da rispettare e le spese coperte ad esempio la differenza tra costi aziendali e quelli personali. La standardizzazione dell'importo può aiutare a mantenere le cose giuste e la policy aziendale è essenziale per garantire un trattamento comune a tutti. Approfondiamo in questo articolo

  • Indennità in busta paga, il calcolo
  • Esempi indennità di trasferta lorda e netta

Indennità in busta paga, il calcolo

L'indennità di trasferta scatta quando il dipendente si sposta temporaneamente dalla sede fissa in un'altra di lavoro all'esterno del territorio comunale. Alcune aziende e organizzazioni preferiscono fornire ai dipendenti una tariffa forfettaria giornaliera invece di rimborsare le entrate e gli acquisti individuali.

Questo può rendere le cose più semplici per entrambe le parti poiché i lavoratori hanno la flessibilità di muoversi al proprio livello di comfort mentre le aziende possono risparmiare nella spesa complessiva. L'alcol di solito è coperto solo quando fa parte di un pasto, ad esempio un drink o una mezza bottiglia di vino.

Sono tre i limiti di spesa dell'indennità di trasferta: 46,48 euro in caso di rimborso delle sole spese di viaggio, 30,99 euro in caso di rimborso delle spese di viaggio insieme a quelle di vitto o di alloggio, 15,49 euro in caso di rimborso delle spese di viaggio insieme a quelle di vitto e di alloggio.

Nel caso di trasferta all'estero, le tre indennità sono rispettivamente di 77,47 euro, 51,65 euro e 25,82 euro. L'indennità spetta infatti anche ai lavoratori inviati a svolgere le proprie mansioni lavorative all'estero.

Esempi indennità di trasferta lorda e netta

Ricordando che l'importo è stabilito dai Contratti collettivi nazionali di lavoro e possono essere fissi o in base a una percentuale della retribuzione giornaliera, le spese dell'indennità di trasferta devono essere legate all'attività ed è quindi indispensabile eliminare sempre i costi personali dall'importo totale per il quale si sta facendo richiesta ovvero si sta presentando il rendiconto.

Il suggerimento è di tenere traccia delle spese mentre, anche utilizzando una delle tante app per prendere appunti, senza dimenticare di conservare scontrini, fatture e ricevute.

Gli importi che abbiamo visto nel paragrafo precedente sono netti in busta paga e tengono conto delle giornate di durata della missione, incluse festività, domeniche e giornate di assenza per malattia.

Sono esclusi permessi non retribuiti e assenze ingiustificate. L'alternativa all'indennità di trasferta è quindi il rimborso delle spese realmente sostenute dal lavoratore per tutto il tempo che è stato lontano dalla sede fissa.