Invalidità, tempi di risposta medi 2022 dalla domanda e quando avviene primo pagamento

Il passaggio fondamentale è la documentazione della patologia tra minorazioni o menomazioni, congenita o acquisita, perché solo a quel punto può iniziare l'iter verso il pagamento.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Invalidità, tempi di risposta medi 2022

Quali sono i tempi di risposta media alla domanda di invalidità?

Le norme in vigore non stabiliscono un tempo massimo entro cui dare una risposta. Tuttavia in linea di massima possono essere necessari 15-20 giorni prima che il responsabile del Centro medico legale confermi o meno la presenza di una forma di invalidità. L'assegno viene erogato a chi non lavora, prevede requisiti di reddito, è incompatibile con l'attività lavorativa e altre pensioni dirette di invalidità.

L'obiettivo è non lasciare nessuno indietro, anche e soprattutto chi è alle prese con difficoltà di carattere fisico e mentale.

La legislazione sull'invalidità si compone di una serie di norme che tutela i cittadini a cui è stata formalmente riconosciuta l'incapacità di svolgere in piena autonomia e con continuità alcune funzioni tipiche della vita quotidiana per via della presenza di patologie accertate e documentate.

Possono essere carattere fisico o mentale, intellettivo, della vista o dell'udito, per ciascuna di loro è prevista una classificazione ben precisa. A fare la differenza rispetto alle facilitazioni economiche e fiscali possibili è proprio la percentuale di invalidità riconosciuta, vero e proprio ago della bilancia dello status.

Il passaggio fondamentale è la documentazione della patologia tra minorazioni o menomazioni, congenita o acquisita, perché solo a quel punto può iniziare il percorso che porta alla formulazione della domanda di riconoscimento dell'invalidità civile e successivamente alla ricezione del pagamento. Ed è quello che vediamo in questo articolo:

  • Tempi di risposta media alla domanda di invalidità
  • Invalidità 2022, quando avviene primo pagamento

Tempi di risposta media alla domanda di invalidità

Per capire quali sono i tempi medi di risposta alla domanda di invalidità occorre fare un passo indietro e sapere qual è il percorso che conduce al riconoscimento. Viene infatti accertata da una commissione medica che redige il verbale con l'eventuale assegnazione di una percentuale di invalidità sulla base delle tabelle ministeriali.

Il primo scoglio da superare è il raggiungimento del livello minimo per essere considerato invalido civile ovvero il 33%. Se maggiore a un terzo, il verbale di invalidità, che viene notificato dall'Inps, rappresenta a tutti gli effetti il documento per ottenere le agevolazioni, assegno compreso.

Tenendo conto di queste condizioni di base, le norme in vigore non stabiliscono un tempo massimo entro cui dare una risposta.

Tuttavia in linea di massima possono essere necessari 15-20 giorni prima che il responsabile del Centro medico legale confermi o meno la presenza di una forma di invalidità, anche in riferimento all'aggravamento dell'invalidità. L'assegno viene erogato a chi non lavora, prevede requisiti di reddito, è incompatibile con l'attività lavorativa e altre pensioni dirette di invalidità.

Invalidità 2022, quando avviene primo pagamento

Anche i tempi del primo pagamento sono strettamente legati a quello del riconoscimento. Tuttavia dopo aver ottenuto il disco verde, il primo assegno può essere corrisposto già nel mese successivo. In ogni casi i benefici sono strettamente legati alla percentuale certificata.

Solo al 100% scatta la qualifica di invalido totale e in presenza dei requisiti previsti può aver diritto alla pensione di inabilità. Quest'ultima è compatibile con l'erogazione di altri trattamenti pensionistici e con lo svolgimento di una attività lavorativa. Al raggiungimento dell'età del ritiro a vita privata viene trasformata in pensione sociale.

Ma già dal 75% l'invalido civile può richiedere per ogni anno di lavoro svolto due mesi di contribuzione figurativa fino a un massimo di cinque anni. Tra il 74% e il 99% viene assunta la qualifica di invalido parziale con diritto a ricevere l'assegno di invalidità.

Sono inferiori le facilitazioni concesse agli invalidi al 67%. Consistono infatti nell'esenzione dal ticket per le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio, nel mancato pagamento di tasse e contributi universitari, nella fruizione di titoli di viaggio agevolati per i servizi di trasporto pubblico locale su strada, anche nel caso di minori con riconoscimento di indennità di frequenza o di indennità di accompagnamento.

A partire da una percentuale del 50% è possibile fruire di un congedo retribuito di 30 giorni all'anno per effettuare cure connesse al proprio stato invalidante.

La percentuale di invalidità al 46% è invece la quota minima per la richiesta del riconoscimento di disabilità per l'inserimento e l'integrazione al lavoro.

Il passo fondamentale è documentare la patologia tra disabilità. congenito o acquisito Questo perché il processo può iniziare solo dopo che il pagamento è stato effettuato.