Imposta regionale sulle attività produttive. Questo il significato di un’imposta locale che si applica alle attività produttive esercitate in ciascuna regione. Si tratta di un’imposta applicata a determinati tipi di attività:
L’IRAP, imposta nata nel 1997 e introdotta con la finanziaria del 1998 con l’obiettivo di portare una semplificazione federalista, dando alle Regioni autonomia impositiva, ha soppresso altre tasse come Ilor, Iciap, imposta sul patrimonio netto, tassa sulla partita Iva, tassa salute. È un’imposta che riguarda solo le imprese che serve a finanziare il sistema sanitario nazionale. Il prelievo base è del 3,9%, con riduzioni previste per il comparto agricolo ed ittico. Per banche e assicurazioni previste invece maggiorazioni.
La base imponibile si determina in maniera differente a seconda se si è un’impresa commerciale, un produttore agricolo, un ente non commerciale o un ente pubblico o infine una banca o un’assicurazione. Il versamento dell’IRAP avviene con il saldo, un per cento dell’importo dovuto l’anno precedente entro il 16 giugno o entro il 16 luglio con maggiorazione dello 0,40 per cento e poi con il primo acconto entro il 16 giugno o entro il 16 luglio con maggiorazione dello 0,40 per cento. Infine con il secondo acconto entro il trenta novembre.
Il novanta per cento del gettito che si ricava dall’IRAP viene redistribuito alle regioni che devono utilizzarlo per pompare liquidità nel Fondo sanitario nazionale. Se state cercando istruzioni sul calcolo dell’IRAP dovete partire da un dato ben preciso: quello del valore della produzione netta registrata dall’azienda in questione per l’anno di riferimento. per fare questa operazione è doveroso sottrarre i costi di esercizio al totale dei ricavi. Dopo ciò si avrà l’utile al lordo d’imposta.
Su questo valore va calcolato l’IRAP che non ha un valore omogeneo sul territorio nazionale perché le regioni possono esercitare la facoltà di maggiorare l’aliquota fino a un punto percentuale e di differenziarla tra categorie di contribuenti e tra settori di attività. Il versamento del saldo IRAP relativo all’anno precedente e all’acconto Irap relativo all’anno in corso sono le operazioni che vanno eseguite ogni anno. L’acconto IRAP è pari al 99% del debito d’imposta risultante dalla dichiarazione relativa al periodo d’imposta precedente. L’importo così calcolato deve essere versato in due rate: la prima, pari al quaranta per cento dell’acconto complessivo, è dovuta se superiore a cento tre euro; la seconda, pari al sessanta per cento dell’acconto complessivo oppure all’intero acconto se l’importo della prima rata non ha superato cento tre euro.
Versamento IRAP
Non tutti forse conoscono quando è possibile richiedere le deduzioni IRAP. Una possibilità che contribuisce ad alleviare il carico del versamento nei seguenti casi:
La Cassazione ha stabilito che il pagamento dell’Irap non è mai dovuto se il contribuente si avvale solo di un dipendente che svolge funzioni esecutive e di modesto rilievo. Al contrario, se il collaboratore svolge mansioni che potenziano concretamente e migliorano l’attività del contribuente professionista o la società, bisogna corrispondere il versamento della tassa. Come richiedere allora l’istanza di rimborso IRAP? Bisogna presentare la richiesta all’Agenzia delle Entrate competente per territorio. Il termine massimo è stabilito in quarantotto mesi dalla data in cui si è provveduto al pagamento di cui si chiedere il rimborso. Il contribuente deve allegare la prova dell’assenza di un’autonoma organizzazione e di aver assunto collaboratori addetti a compiti esclusivamente esecutivi. Inoltre bisognerà fornire copia dei versamenti IRAP effettuati negli anni precedenti e specificare l’importo per cui si chiede la restituzione.