La casa coniugale spetta sempre alla moglie in caso di divorzio? Ecco tutti i casi 2022 in cui non va

Nuova convivenza, nuovo matrimonio, coppia con figli maggiorenni e autosufficienti economicamente: quando casa coniugale non va alla moglie

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
La casa coniugale spetta sempre alla mog

La casa coniugale spetta sempre alla moglie in caso di divorzio?

La casa coniugale non è detto che al momento di separazione e divorzio sia sempre assegnata alla moglie. Nella maggior parte dei casi, infatti, la casa coniugale resta alla moglie nella misura in cui si tratta nella quasi totalità dei casi il genitore collocatario, cioè il genitore con cui restano a vivere i figli. Ma sono diversi anche i casi in cui la casa coniugale non va alla moglie in caso di divorzio, per esempio se la moglie ha iniziato una convivenza more uxorio nella casa dove si vive, o se contrae nuovo matrimonio, o se i due ex coniugi hanno figli maggiorenni e autosufficienti da un punto di vista economico.
 

La casa coniugale spetta sempre alla moglie in caso di divorzio? Il divorzio tra due coniugi implica sempre diverse conseguenze che possono essere diverse a seconda che siano presenti figli, e se sono maggiorenni o minorenni, o non ci siano figli. Tra le questioni che rientrano negli accordi tra due coniugi che si separano ci sono, oltre affidamento dei figli, anche assegnazione della casa coniugale. Vediamo quali sono i casi 2022 in cui la casa coniugale va e non va alla moglie.

  • Casa coniugale alla moglie in caso di divorzio quando non va
  • Casa coniugale alla moglie casi 2022 in cui le spetta

Casa coniugale alla moglie in caso di divorzio quando non va

La casa coniugale, cioè l'immobile dove la famiglia vive abitualmente, in caso di divorzio può essere assegnata a uno dei coniugi. Se la casa dove si vive è di proprietà del marito e la coppia non ha avuto figli, la casa coniugale che sia di proprietà del marito non va alla moglie ma resta al marito che ne è già proprietario.

Altri casi in cui la casa coniugale non va necessariamente e sempre alla moglie sono i seguenti:

  • se proprietario della casa è il marito e chiede al giudice la revoca dell’assegnazione della casa familiare se i figli non convivono più con la mamma o diventano economicamente indipendenti; 
  • se la moglie non abita più nella casa coniugale; 
  • se la moglie ha iniziato una convivenza more uxorio nella casa dove si vive;
  • se la moglie contrae nuovo matrimonio;
  • se i due ex coniugi hanno figli maggiorenni e autosufficienti da un punto di vista economico.

Casa coniugale alla moglie casi 2022 in cui le spetta

Sono, invece, diversi i casi in cui la casa coniugale spetta alla moglie. Se, infatti, i coniugi hanno avuto figli e sono minorenni o maggiorenni non indipendenti dal punto di vista economico o sono portatori di handicap, la casa coniugale, anche se di proprietà del marito, viene assegna alla moglie se i figli vivono con la mamma, mentre resta al marito se i figli vivono con il papà. Tutto dipende da chi viene scelto come genitore collocatario, cioè il genitore con cui i figli restano stabilmente a vivere. 

Nel caso di separazione e in presenza di figli, dunque, la casa spetta alla moglie che può continuare a viverci almeno fino a quando i figli minorenni non raggiungono la maggiore età. In realtà, la legge prevede che in caso di separazione la casa coniugale venga assegnata al coniuge che convive con figli minorenni o maggiorenni ma che non sono economicamente indipendenti e solitamente va alla moglie perché nella maggior parte dei casi i figli vivono con le mamme.

Altro caso da considerare è quella della casa coniugale cointestata: in tal caso, infatti, se la coppia non ha avuto figli, i coniugi possono liberamente decidere cosa fare della casa dove si vie, se venderla o prendersi la rispettiva parte liquidando l’altro. Se, invece, la coppia ha avuto figli e questi sono minorenni o maggiorenni non indipendenti economicamente o portatori di handicap, la casa coniugale va alla moglie, ma solo se i figli continuano a vivere stabilmente con la mamma, mentre va al marito se i figli vanno a vivere col padre. Stesso discorso vale per una casa coniugale in comproprietà.


 

Convivenza, risposarsi, avere figli in coppia ed economia della sufficienza: quando la casa coniugale non va dalla moglie