Limiti e vincoli aggiornati per donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti nel 2022

Uso di contanti, rispetto delle quote legittime, atto pubblico: quali sono i limiti per dare soldi, beni o casa a figli, amici e parenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Limiti e vincoli aggiornati per donazion

Quali sono limiti e vincoli aggiornati per donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo leggi 2022?

Limiti e vincoli aggiornati per donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo leggi 2022 sono rappresentati soprattutto dalla soglia dell’uso dei soldi contanti che si può fare, entro 2mila euro fino alla fine di quest’anno, e dalle regole relative soprattutto al rispetto delle quote legittime per fare una donazione e dare soldi, casa o altri beni a figli, amici e parenti.
 

Quali sono limiti e vincoli aggiornati per donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo leggi 2022? Decidere di fare donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti significa decidere in maniera del tutto liberale di trasferire soldi, case o altri beni ad un soggetto, che può essere un figlio o altro aprente o un amico, che arricchisce così la sua situazione senza dar nulla in cambio a chi ha effettuato la donazione.

Per evitare di incorre in problemi o particolari rischi, per esempio l’impugnazione di una donazione, è bene sapere che ci sono regole e limiti da rispettare per donazioni a figli, amici e parenti. Vediamo quali sono.

  • Come soldi, beni o casa a figli, amici e parenti limiti contanti
  • Vincoli donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo quote legittime

Come soldi, beni o casa a figli, amici e parenti limiti contanti

Per dare soldi a figli, amici e parenti senza correre alcun rischio di controlli fiscali né eventuali sanzioni, il primo limite da osservare è quello relativo all’uso del contante in vigore, se la donazione di soldi avviene in contanti.

Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi in vigore, il limite all’uso dei contanti è sceso da 3mila a 2mila euro fino al 31 dicembre 2022. Ciò significa, dunque, che fino alla fine di quest’anno, è consentito il trasferimento massimo di soldi in contanti entro i 1.999,99 euro

Se tale soglia si superano, si rischiano sanzioni comprese tra i 3mila e i 50mila euro e l’importo della sanzione varia in base all’importo dei soldi donati.

Vincoli donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo quote legittime

Altro limite e vincolo da rispettare quando si decide di effettuare donazioni di soldi, beni o casa a figli, amici e parenti è rappresentato dalle quote legittime. E’ vero che la donazione essendo un atto liberale fatto di spontanea volontà nei confronti di una terza persona può essere effettuata da un soggetto con piena facoltà e libertà di decidere a chi, quanto e cosa donare tra figli, parenti e amici, ma è altrettanto vero che lo stesso soggetto che effettua la donazione, pur potendo disporre liberamente dei propri beni, deve rispettare nella donazioni le quote legittime sull’eredità stabilite dalla legge, altrimenti la donazione rischia di essere impugnata alla morte del donante.

Le quote legittime, che sono percentuali di eredità fissate dalla legge che devono spettare agli eredi legittimi di un de cuisu a prescindere dalla presenza o meno di testamento e che, in presenza di testamento, siano stati citati o meno, devono sempre essere rispettate e variano in base al legame di parentela tra il defunto e gli eredi. 

Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022 e dalle quote legittime, l’eredità spetta innanzitutto a coniuge superstite e figli e quindi in percentuali diverse ad altri parenti. In particolare, la legge prevede la divisione dell’eredità tra eredi legittimi di un de cuius nelle seguenti misure:

  • se il defunto lascia solo l’altro coniuge, spetta a lui la metà dell’eredità del coniuge defunto e la casa coniugale e l’altra metà dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
  • se il defunto lascia coniuge e un figlio unico, un terzo dell’eredità e il diritto di abitazione sulla casa vanno al coniuge, un terzo dell’eredità va al figlio unico e un terzo dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
  • se il defunto lascia coniuge e due o più figli, un quarto dell’eredità spetta al coniuge più il diritto della casa coniugale, metà dell’eredità deve essere divisa tra i figli in parti uguali e un quarto dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
  • se manca il coniuge e in presenza di un figlio unico, al figlio spetta metà dell’eredità e l’altra metà dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
  • se il defunto lascia coniuge e genitori e non ha figli, l’eredità spetta per metà al coniuge superstite più il diritto della casa coniugale, un quarto dell’eredità spetta a genitori e altri ascendenti e un quarto dell’eredità è la quota del testamento liberamente disponibile;
  • se il coniuge defunto lascia solo i genitori, spetta a loro un terzo dell’eredità e due terzi dell’eredità sono di quota del testamento liberamente disponibile;
  • in assenza di figli e coniuge superstite del defunto e altri eredi, il patrimonio si divide in parti uguali tra fratelli e sorelle;
  • in assenza di figli e coniuge e di ascendenti e collaterali, l’eredità spetta anche ai parenti indiretti fino al sesto grado in base ai legami di parentela più prossimi, partendo cioè dagli zii, per arrivare ai parenti in terzo grado, cugini, parenti di quarto grado, ecc.

Se la donazione di soldi, o altri beni o casa a figli, amici e parenti va oltre tali quote non rispettandole, allora chi ha ricevuto la donazione potrebbe dover restituire il bene ricevuto dal de cuius ancora in vita se la donazione ha leso le quote legittime spettanti agli altri eredi e questi ultimi decidono di impugnare la donazione. Precisiamo che è possibile impugnare una donazione di soldi, altri beni o casa a figli, parenti e amici solo ed esclusivamente alla morte del donante.

Mentre il donante è ancora in vita, chi ha ricevuto la donazione, pur se risulta poi lesiva delle quote di legittima, può pienamente usufruire del bene ricevuto in donazione.

Per evitare controlli fiscali e che la donazione possa essere impugnata dagli eredi alla scomparsa di colui che l'ha effettuata, sempre che abbia rispettato le quote legittime per la successione dell'eredità anche nel disporre la donazione, inoltre, è sempre consigliabile effettuare la donazione con atto notarile.