Limiti e vincoli aggiornati per donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo leggi 2022 sono rappresentati soprattutto dalla soglia dell’uso dei soldi contanti che si può fare, entro 2mila euro fino alla fine di quest’anno, e dalle regole relative soprattutto al rispetto delle quote legittime per fare una donazione e dare soldi, casa o altri beni a figli, amici e parenti.
Quali sono limiti e vincoli aggiornati per donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti secondo leggi 2022? Decidere di fare donazioni soldi, beni o casa a figli, amici e parenti significa decidere in maniera del tutto liberale di trasferire soldi, case o altri beni ad un soggetto, che può essere un figlio o altro aprente o un amico, che arricchisce così la sua situazione senza dar nulla in cambio a chi ha effettuato la donazione.
Per evitare di incorre in problemi o particolari rischi, per esempio l’impugnazione di una donazione, è bene sapere che ci sono regole e limiti da rispettare per donazioni a figli, amici e parenti. Vediamo quali sono.
Per dare soldi a figli, amici e parenti senza correre alcun rischio di controlli fiscali né eventuali sanzioni, il primo limite da osservare è quello relativo all’uso del contante in vigore, se la donazione di soldi avviene in contanti.
Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi in vigore, il limite all’uso dei contanti è sceso da 3mila a 2mila euro fino al 31 dicembre 2022. Ciò significa, dunque, che fino alla fine di quest’anno, è consentito il trasferimento massimo di soldi in contanti entro i 1.999,99 euro
Se tale soglia si superano, si rischiano sanzioni comprese tra i 3mila e i 50mila euro e l’importo della sanzione varia in base all’importo dei soldi donati.
Altro limite e vincolo da rispettare quando si decide di effettuare donazioni di soldi, beni o casa a figli, amici e parenti è rappresentato dalle quote legittime. E’ vero che la donazione essendo un atto liberale fatto di spontanea volontà nei confronti di una terza persona può essere effettuata da un soggetto con piena facoltà e libertà di decidere a chi, quanto e cosa donare tra figli, parenti e amici, ma è altrettanto vero che lo stesso soggetto che effettua la donazione, pur potendo disporre liberamente dei propri beni, deve rispettare nella donazioni le quote legittime sull’eredità stabilite dalla legge, altrimenti la donazione rischia di essere impugnata alla morte del donante.
Le quote legittime, che sono percentuali di eredità fissate dalla legge che devono spettare agli eredi legittimi di un de cuisu a prescindere dalla presenza o meno di testamento e che, in presenza di testamento, siano stati citati o meno, devono sempre essere rispettate e variano in base al legame di parentela tra il defunto e gli eredi.
Secondo quanto stabilito dalle leggi 2022 e dalle quote legittime, l’eredità spetta innanzitutto a coniuge superstite e figli e quindi in percentuali diverse ad altri parenti. In particolare, la legge prevede la divisione dell’eredità tra eredi legittimi di un de cuius nelle seguenti misure:
Se la donazione di soldi, o altri beni o casa a figli, amici e parenti va oltre tali quote non rispettandole, allora chi ha ricevuto la donazione potrebbe dover restituire il bene ricevuto dal de cuius ancora in vita se la donazione ha leso le quote legittime spettanti agli altri eredi e questi ultimi decidono di impugnare la donazione. Precisiamo che è possibile impugnare una donazione di soldi, altri beni o casa a figli, parenti e amici solo ed esclusivamente alla morte del donante.
Mentre il donante è ancora in vita, chi ha ricevuto la donazione, pur se risulta poi lesiva delle quote di legittima, può pienamente usufruire del bene ricevuto in donazione.
Per evitare controlli fiscali e che la donazione possa essere impugnata dagli eredi alla scomparsa di colui che l'ha effettuata, sempre che abbia rispettato le quote legittime per la successione dell'eredità anche nel disporre la donazione, inoltre, è sempre consigliabile effettuare la donazione con atto notarile.