Quando si parla di donazioni di immobili e denaro, sia che sia tra genitori e figli, sia che sia tra altri parenti, è sempre bene sapere che ci sono regole da rispettare perché la donazione avvenga in maniera corretta e regolare ed errori da evitare, a partire dalla donazione privilegiando un figlio o altro parente senza considerare quota legittima, al mancato atto notarile in specifici casi di donazione, al potersi riappropriare del bene donato.
Quali sono gli errori da evitare nei casi di donazioni di immobili e denaro? La donazione di case e immobili è una questione sempre molto delicata da affrontare, sia che si tratti di donazioni tra genitori e figli e sia, e soprattutto, che si tratti di donazione tra altri parenti o altri soggetti.
Il consiglio è quello di effettuare donazioni in maniera sempre corretta e regolare in modo da evitare problemi dal punto di vista fiscale ma anche nel rispetto della legge e per evitare contrasti familiari. Ci sono, infatti, errori da non fare assolutamente nei casi di donazioni di immobili e denaro e abbiamo cercato di seguito di evidenziare errori da non fare che non si conoscono molto prendendo spunto dall'articolo del notaio Paolo Broccoli presente su sito associazionesuperpartes.it.
Uno dei primi errori da evitare quando si fanno donazioni di immobili o soldi tra genitori e figli è quello di pensare di poter dare ciò che si vuole ai figli. Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi in vigore, sarebbe bene considerare il fatto che le donazioni da genitori a figli, che siano di immobili o di soldi, devono avvenire in maniera equa.
Il patrimonio dei genitori da ‘donare’ ai figli deve essere, infatti, diviso in parti uguali, senza che vi siano squilibri e si tratta di una accortezza che serve per evitare problemi di rispetto della legge, in quanto nel momento del decesso dei genitori, subentrando il discorso delle quote legittime di divisione dell’eredità, non si creerebbero contrasti familiari, ciò che invece potrebbe facilmente accadere quando magari uno dei figli ha ricevuto dai genitori una casa in donazione e l’altro no, per esempio.
Se in vita i genitori procedono a donazioni di denaro o immobili ai figli in maniera equa, allora liti per questioni ereditarie difficilmente si creerebbero. Più le donazioni del patrimonio dei genitori ai figli sono eque, quindi, e meno rischi di controversie familiari ci saranno una volta deceduti i genitori.
Può capitare, ed è capitato, che per evitare o pensare di poter cancellare il rispetto della quota legittima, una donazione, soprattutto di immobili, come casa ad un figlio, sia stata simulata con una falsa vendita. Tuttavia, è bene sapere che anche la vendita simulata di una casa ad un figlio in realtà donata non esclude la quota legittima per la successione dell'eredità e al decesso dei genitori potrebbero sorgere liti familiari, perché comunque l’immobile donato falsamente venduto rientra nel patrimonio in successione a tutti gli eredi.
Solo con la cosiddetta dispensa dalla collocazione, il donatario può decidere di non far rientrare il bene nell’asse ereditario per la successione e la divisione del patrimonio tra gli eredi legittimi.
Per evitare controlli fiscali, problemi con la legge, oltre che possibili contrasti familiari futuri, è bene poi sapere che si ha intenzione di fare una donazione di denaro a figli, o altri parenti e familiari, o a terze persone, e si tratta di una donazione non di cosiddetto modico valore, bisogna farlo tramite atto notarile.
Quando, infatti, per legge, si vuole trasferire una somma di denaro di consistente entità, la donazione deve essere formalizzata con relativo atto notarile, soprattutto per evitare che scattino accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quando si vogliono lasciare beni, sia immobili e sia denaro, a figli o altri parenti, c’è chi decide di ‘anticipare’ l’eredità tramite donazione e chi scrive testamento. Il vantaggio della donazione sul testamento è che per la prima è previsto un regime fiscale favorevole e pagamento dell’imposta solo oltre determinati limiti, mentre la tassazione del testamento è rappresentata dalle imposte esistenti al momento dell’apertura della successione, il che potrebbe implicare costi decisamente più elevati rispetto a quelli richiesti per una donazione.
Altro errore da evitare quando si effettua una donazione di immobili o denaro è pensare che una volta formalizzata la donazione, chi l’ha fatta non possa riprendersi i beni donati che pertanto resterebbero sempre di chi ha ricevuto la donazione.
Stando a quanto previsto dalla legge, chi effettua una donazione, al verificarsi di specifiche condizioni, può riappropriarsi dei beni donati e può farlo senza neanche obbligo di fornire una motivazione per l’eventuale decisione presa.