Maternità e part time 2022 calcolo indennità spettante. Quanto si prende e durata

Come si calcola l’indennità di maternità della lavoratrice part time 2022 e come usufruire del congedo prima e dopo il parto

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Maternità e part time 2022 calcolo inden

Quanto dura il periodo di maternità di una lavoratrice part time 2022?

Il periodo di maternità di astensione obbligatoria per maternità dura complessivamente 5 mesi e può essere fruito in diverse modalità, o prima e dopo la data presunta del parto o tutti e cinque mesi dopo il parto.

Le mamme lavoratrici part time esattamente come la mamme impiegate a tempo pieno hanno diritto a usufruire del periodo di astensione obbligatoria dal lavoro in caso di maternità e a percepire la relativa indennità per il periodo di assenza dal lavoro, così come anche le lavoratrici part time hanno diritto a usufruire di periodi di riposo per l’allattamento e in caso di handicap gravi del proprio figlio. Ma come si calcola la maternità della lavoratrice part time 2022?

  • Maternità e part time 2022 quanto si prende
  • Maternità e part time 2022 durata

Maternità e part time 2022 quanto si prende

Per il periodo del congedo di maternità della lavoratrice part time 2022 è prevista un’indennità giornaliera pari all’80% il trattamento economico che viene calcolata in proporzione all’effettiva prestazione lavorativa svolta.

Entrando più nel dettaglio, per le mamme lavoratrici in part orizzontale, l'indennità di maternità viene calcolata sulla base della retribuzione media giornaliera che comprende anche i ratei delle mensilità aggiuntive, come tredicesima ed eventuale quattordicesima. Per le mamme lavoratrici in part time verticale o misto, l'indennità di maternità viene calcolata sulla base delle retribuzione media giornaliera in proporzione alla retribuzione teorica di riferimento.

Maternità e part time 2022 durata

Il periodo di maternità di astensione obbligatoria per maternità dura complessivamente 5 mesi e può essere fruito in diverse modalità:

  • per i 2 mesi precedenti la data presunta del parto e i 3 mesi successivi al parto;
  • per un mese precedente alla data del parto e i 4 mesi successivi a condizione che la lavoratrice presenti un’attestazione medica che attesti, appunto, che la permanenza al lavoro non può provocare danni alla salute della madre o del nascituro;
  • per tutti e cinque mesi successivi alla data presunta del parto, sempre a a condizione che la lavoratrice presenti un’attestazione medica che attesti, appunto, che la permanenza al lavoro non può provocare danni alla salute della madre o del nascituro.