La richiesta congiunta di un finanziamento ipotecario è una scelta sempre più comune tra chi desidera acquistare una casa, in particolare coppie, conviventi o parenti. Per chi vuole comprendere a fondo le implicazioni contrattuali, diventa fondamentale capire come funziona un mutuo cointestato: vantaggi, rischi e obblighi condivisi con altre persone.
Un mutuo cointestato è un finanziamento in cui due o più soggetti sono contemporaneamente debitori nei confronti dell’istituto di credito per l’intero importo concesso. La peculiarità principale di questa soluzione è la responsabilità condivisa non solo per la propria quota, ma sull’intero debito. Questo comporta che, in caso di mancato pagamento anche di una sola rata da parte di uno dei richiedenti, la banca può rivalersi sull’altro cointestatario per l’intera somma residua.
In genere, la cointestazione riguarda coniugi o conviventi che intendono acquisire insieme la proprietà dell’immobile, ma sono ammesse anche altre combinazioni, come genitori e figli, o soci. L’intestazione simultanea comporta la somma dei redditi ai fini della valutazione del merito creditizio, incrementando così l’importo finanziabile e la probabilità di approvazione da parte della banca.
Il contratto individua solitamente la quota di proprietà di ciascun soggetto sull’immobile, ma va ricordato che non è necessario essere sempre anche co-proprietari per sottoscrivere insieme un mutuo ipotecario. Infine, l’intero iter segue il Testo Unico Bancario (D.Lgs. 385/1993), che disciplina gli aspetti contrattuali.
Per ottenere un mutuo intestato a più persone occorrono specifici requisiti:
Sul piano soggettivo, possono cointestare il finanziamento:
È importante chiarire la differenza tra cointestatario e garante. Il cointestatario è parte attiva del contratto, obbligato al pagamento e talvolta anche proprietario dell’immobile. Il garante, invece, interviene solo in caso di grave inadempimento, offrendo una garanzia sussidiaria e non diventando mai titolare dell’immobile stesso.
L’impiego di un finanziamento cointestato comporta numerosi vantaggi:
Non mancano tuttavia alcune criticità:
L’opportunità della cointestazione va attentamente bilanciata in base alle reali esigenze e condizioni delle parti coinvolte.
La responsabilità solidale è una delle nozioni più rilevanti nei contratti bancari cointestati, e implica che ciascun intestatario sia debitore verso la banca per l’intera somma residua del debito, a prescindere dalla suddivisione interna delle quote. Tale principio trova pieno riconoscimento negli articoli 1292 e successivi del Codice Civile.
Se uno dei debitori salda una somma eccedente la sua quota, può attivare un’azione di regresso verso gli altri intestatari per essere rimborsato di quanto dovuto oltre la propria parte. Se nessuno dei cointestatari paga, il creditore può attivare il pignoramento dell’immobile ipotecato, con il rischio concreto di vendita forzata all’asta.
In caso di scioglimento dell’unione o della convivenza, i profili legati al finanziamento condiviso possono complicarsi notevolmente. Il vincolo solidale verso la banca resta in essere fino all’estinzione del debito, nonostante eventuali accordi tra le parti ormai separate.
In assenza di accordo o liberatoria, entrambi gli ex conviventi sono tecnicamente tenuti a rispondere delle rate residue e la banca può richiedere il pagamento a entrambi. Concordare in fase iniziale la gestione delle quote e formalizzare in modo preciso le condizioni di uscita è, pertanto, una prassi consigliata.
Le principali modalità per uscire dalla cointestazione di un finanziamento sono:
In assenza di liberatoria, il rischio di inadempienza persiste e potrà essere richiesto al cointestatario uscente il pagamento di somme che, nella pratica, potrebbero essere recuperate solo tramite azione legale di regresso verso l’obbligato effettivo.
La determinazione della rata mensile avviene considerando:
Simulazione n.1 | Mutuo da 200.000 euro in 25 anni, tasso fisso 3,5%: | Rata mensile: circa 1.000 euro (pari al 33% di un reddito netto di 3.000 euro/mese) |
Simulazione n.2 | Mutuo da 150.000 euro in 30 anni, tasso variabile 3%: | Rata mensile: circa 630 euro (pari al 32% di un reddito netto di 2.000 euro/mese per ciascun cointestatario) |
Allungando la durata si può ottenere una rata minore, a fronte di un aumento della spesa complessiva per interessi. Il sistema del calcolo congiunto consente di ottenere un importo finanziabile più elevato, a patto di rispettare i limiti di esposizione considerati sostenibili per la somma dei redditi familiari.
In presenza di una cointestazione e se l’immobile è destinato a prima casa, ogni cointestatario può beneficiare della detrazione IRPEF degli interessi passivi e degli oneri accessori fino al 19% su un importo massimo complessivo di 4.000 euro annui. L’importo detraibile viene, tuttavia, suddiviso in proporzione alle quote di mutuo intestate. Se uno dei soggetti è fiscalmente a carico dell’altro, l’intera detrazione può spettare al soggetto con maggiore capienza fiscale. Per approfondimenti normativi, si rimanda alle linee guida dell’Agenzia delle Entrate. In caso di vendita dell’immobile o estinzione anticipata, il diritto alla detrazione decade dalle annualità successive.