L'obbligo di accettare pagamenti elettronici tramite POS (Point Of Sale) è una realtà consolidata nel panorama commerciale italiano che continuerà a essere in vigore anche nel 2025.
La normativa non prevede eccezioni e riguarda tutti gli esercizi commerciali, indipendentemente dal regime fiscale adottato.
Questa disposizione si inserisce in un più ampio quadro di digitalizzazione del sistema economico e di contrasto all'evasione fiscale.
La normativa sull'obbligo del terminale di pagamento elettronico nel 2025 si estende a un'ampia gamma di attività commerciali:
L'aspetto fondamentale da comprendere è che la normativa non punisce l'assenza fisica del dispositivo, bensì il rifiuto di accettare pagamenti elettronici richiesti dai clienti. Questo approccio mette al centro il diritto del consumatore di scegliere la modalità di pagamento preferita.
In caso di violazione, il cliente può segnalare il rifiuto all'Agenzia delle Entrate, attivando così il sistema sanzionatorio. Le multe previste per gli esercenti che non accettano pagamenti con carta nel 2025 sono strutturate come segue:
Questo sistema di sanzioni, introdotto per garantire l'effettiva applicazione della normativa, rappresenta un deciso cambio di passo rispetto al passato, quando l'assenza di penalità aveva di fatto vanificato l'efficacia dell'obbligo.
L'obbligo del POS ha attraversato diverse fasi legislative prima di giungere all'attuale configurazione:
Questa progressiva evoluzione normativa riflette la volontà del legislatore di promuovere la tracciabilità delle transazioni e ridurre l'uso del contante, in linea con le direttive europee sulla lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale.
Nonostante le resistenze iniziali, l'adozione del POS offre numerosi benefici per le attività commerciali:
Questi benefici rappresentano un valore aggiunto che va oltre il semplice adempimento normativo, trasformando un obbligo in un'opportunità di modernizzazione per l'attività commerciale.
Nel 2025, gli esercenti avranno a disposizione diverse tipologie di terminali di pagamento, ciascuna con caratteristiche specifiche:
La scelta del dispositivo dipende dalle specifiche esigenze dell'attività, dal volume di transazioni previsto e dalla necessità di funzionalità aggiuntive.
Nell'implementazione di un sistema POS, gli esercenti devono valutare:
Nel 2025, il mercato offrirà soluzioni sempre più competitive, con commissioni ridotte e servizi integrati, rendendo l'adozione del POS più sostenibile anche per le piccole attività.
Un aspetto fondamentale nell'utilizzo del POS è la verifica dell'autenticità delle carte e la prevenzione delle frodi. Nel 2025, gli esercenti dovranno prestare attenzione ai seguenti elementi:
È importante ricordare che la carta di credito o debito è strettamente personale: il titolare non può autorizzare altre persone ad utilizzarla. Inoltre, una carta con più firme nell'apposito spazio deve essere considerata non valida.
Durante l'operazione di pagamento, l'esercente dovrebbe:
Queste verifiche rappresentano una tutela sia per l'esercente che per il consumatore, prevenendo operazioni fraudolente e contestazioni.
La normativa non prevede eccezioni basate sulla tipologia di attività o sul regime fiscale. L'unica condizione che può esentare temporaneamente dall'obbligo è l'impossibilità tecnica di accettare pagamenti elettronici (ad esempio in zone prive di copertura di rete o in caso di malfunzionamento del dispositivo).
La legge non prevede importi minimi per l'accettazione di pagamenti elettronici. Gli esercenti sono tenuti ad accettare pagamenti con carta indipendentemente dall'importo della transazione. Fissare importi minimi è contrario alla normativa e può essere oggetto di sanzione.
No, l'applicazione di sovrapprezzi per i pagamenti elettronici (credit card surcharge) è vietata dalla Direttiva Europea PSD2 (Payment Services Directive 2), recepita in Italia. Questa pratica è considerata scorretta e può essere segnalata alle autorità competenti.
I contribuenti in regime forfettario sono soggetti allo stesso obbligo di accettare pagamenti tramite POS. Non esistono esenzioni legate al regime fiscale adottato. Anche i piccoli professionisti devono quindi dotarsi di un sistema per accettare pagamenti elettronici.
La normativa sull'obbligo del POS nei negozi nel 2025 rappresenta un tassello importante nel processo di modernizzazione del sistema commerciale italiano. Sebbene inizialmente percepita come un onere, questa disposizione offre in realtà numerose opportunità di efficientamento e crescita per le attività commerciali, oltre a rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori in termini di flessibilità nei pagamenti.