Il contratto edile 2025, recentemente rinnovato come tutti gli altri contratti collettivi nazionali, stabilisce gli importi della retribuzione base e degli elementi aggiuntivi che compongono lo stipendio mensile dei lavoratori del settore. La retribuzione prevista varia in base ai diversi livelli di inquadramento professionale, che sono in totale 7 più il Livello 7 Q (Quadri).
Il 21 febbraio 2025 è stata firmata l'intesa sul rinnovo del CCNL edilizia industria e cooperative per il triennio 2025-2028. L'accordo, siglato tra le associazioni datoriali (Ance, Legacoop, Confcooperative e Agci) e i sindacati di categoria (Fillea, Filca e Feneal), ha introdotto importanti aumenti salariali e modifiche normative.
L'aumento salariale complessivo è di 180 euro per gli operai comuni con parametro 100, suddiviso in tre tranche:
Il contratto avrà validità fino al 30 giugno 2028 e rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei salari dei lavoratori del settore edile, puntando a proteggere il potere d'acquisto degli oltre 1 milione di addetti, nonostante le difficoltà economiche attuali.
Il CCNL edile 2025 prevede una paga base lorda differenziata per i lavoratori in base alle mansioni svolte e al relativo livello di inquadramento professionale. Nell'ultimo anno il contratto è stato modificato con una riorganizzazione dei livelli di inquadramento e l'implementazione di aumenti contrattuali della retribuzione.
Ai diversi livelli professionali corrisponde una paga base differente che, al lordo di tutte le componenti (minimo tabellare, indennità di contingenza ed EDR), è di:
È importante sottolineare che questi importi rappresentano la retribuzione lorda, ovvero prima dell'applicazione di imposte, contributi ed eventuali trattenute che determinano la paga netta effettiva.
Il contratto edile 2025 prevede un minimo tabellare, elemento fondamentale della retribuzione, modulato in base ai sette livelli di inquadramento. Il minimo tabellare costituisce la componente base della retribuzione su cui si calcolano vari istituti contrattuali.
Con particolare riferimento al minimo tabellare previsto dal CCNL edile 2025, i valori netti sono:
Per calcolare lo stipendio netto di un lavoratore edile nel 2025, è necessario partire dalla retribuzione annua lorda (RAL) e sottrarre:
Successivamente si applicano le detrazioni fiscali spettanti, che possono essere legate a:
Nel 2025 è previsto anche il cuneo fiscale, una somma che non concorre alla formazione del reddito imponibile IRPEF, determinata da una percentuale applicata al reddito da lavoro dipendente:
Va ricordato che il calcolo effettivo può variare in base al contratto specifico (CCNL edilizia) che potrebbe prevedere contributi aggiuntivi di categoria.
Oltre alla retribuzione base, il CCNL edile 2025 prevede diversi benefit e vantaggi per i lavoratori del settore:
I fringe benefit sono importi erogati dal datore di lavoro ai dipendenti che nel 2025 sono esentasse fino a un massimale di 1.000 euro all'anno, che sale a 2.000 euro nel caso di figli a carico. Questi possono comprendere buoni pasto, che sono esenti da tassazione fino a 8 euro giornalieri per quelli elettronici e 4 euro per quelli cartacei.
Il welfare aziendale consiste invece in prodotti o servizi forniti a tutti i dipendenti (o a categorie omogenee) con lo scopo di aumentare il loro benessere. Queste somme sono completamente detassate.
Per le lavoratrici con almeno due figli, nel 2025 è prevista l'eliminazione della contribuzione (sconto del 100%) sulla retribuzione per un periodo fino a 10 anni dal secondo figlio o fino a 18 anni con tre figli.