Nel contesto lavorativo italiano, la retribuzione annua lorda (RAL) è un indicatore chiave per valutare la situazione economica delle diverse fasce d’età. Analizzare lo stipendio medio in Italia tra i 30 e i 40 anni nel 2025 significa approfondire il rapporto tra età, esperienza, settore e molteplici variabili che influenzano il salario. Negli ultimi anni, dinamiche macroeconomiche, inflazione elevata e interventi normativi sul cuneo fiscale hanno inciso sensibilmente sull’andamento delle retribuzioni. Le differenze territoriali, di genere, di livello contrattuale e di settore produttivo persistono e si riflettono sulle opportunità economiche e sociali della popolazione attiva.
I più recenti dati provenienti dall’Osservatorio JobPricing e da ISTAT indicano che la RAL media per la fascia 25-34 anni si attesta attorno a 27.028 euro, mentre per i 35-44 anni sale a circa 29.831 euro. Nello specifico, i lavoratori di età compresa tra i 30 e i 40 anni si trovano generalmente in una posizione intermedia, con una retribuzione annua lorda compresa tra 28.500 e 29.500 euro. Va sottolineato che l’importo mensile netto varia, in media, tra i 1.700 e i 1.850 euro a seconda delle mensilità e delle trattenute contributive e fiscali.
Il trend conferma il collegamento stretto tra anzianità e stipendio, ma evidenzia anche un rallentamento della crescita salariale con l’avanzare dell’età: il ritmo di aumento è marcato nelle prime fasi della carriera e tende a stabilizzarsi dopo i 40 anni. L’effetto esperienza si traduce in un incremento progressivo del 10-12% rispetto alla fascia d’età inferiore (25-34 anni), seppur all’interno di forti disomogeneità determinate dal settore e dal livello di istruzione.
Una variabile importante nel 2025 riguarda la crescita salariale reale in rapporto all’inflazione: secondo stime dell’Osservatorio WTW e delle analisi OCSE, gli aumenti in busta paga (+3,6% sulla media nazionale) sono stati in parte erosi da una dinamica inflazionistica persistente.
Il gap retributivo tra Nord e Sud Italia rimane sostanziale. In regioni come Lombardia, Trentino-Alto Adige, Liguria e Piemonte, la RAL media per lavoratori tra i 30 e i 40 anni può superare i 30.500 euro, mentre nel Sud Italia e nelle Isole si scende a valori medi intorno ai 26.500-27.500 euro.
Regione | Stipendio annuo lordo (media 35-44 anni) |
Lombardia | 33.055€ |
Trentino-Alto Adige | 32.178€ |
Lazio | 31.945€ |
Basilicata | 26.239€ |
Calabria | 27.074€ |
Anche all’interno di una stessa regione, le città metropolitane mostrano maggiore attrattività e stipendi più elevati: Milano primeggia con una RAL media che può superare i 36.000 euro, ben al di sopra della media nazionale. Tra i settori, si registrano grandi scostamenti:
La retribuzione annuale lorda non dipende solo dall’età anagrafica. Numerose variabili incidono sulla formazione della RAL:
Negli ultimi anni si è osservato un incremento nominale delle retribuzioni, favorito dalle riforme su cuneo fiscale, agevolazioni contributive e rinnovi dei principali contratti collettivi nazionali. Tuttavia, la spinta inflazionistica degli ultimi trimestri ha limitato questo guadagno reale: nel 2025 l’incremento salariale medio è stato del 3,6%, contro un'inflazione prossima al 5% nello stesso periodo.
A livello di poter d’acquisto, i lavoratori tra i 30 e i 40 anni risultano particolarmente esposti, soprattutto nelle regioni con elevata disoccupazione o dove il costo della vita cresce più rapidamente dei salari. In quest’ottica, la crescita dei benefit aziendali, dei welfare e di incentivi fiscali collegati alla contrattazione di secondo livello può rappresentare una leva per il recupero del potere d’acquisto reale.
Mansione | RAL media (30-40 anni) |
Dirigente | 104.000 - 110.000 € |
Quadro | 56.416 € |
Impiegato | 32.685 € |
Operaio | 26.074 € |
Tra i profili più ricercati per questa fascia d’età, risultano quelli legati all’Information Technology, ingegneria, project management e amministrazione finanziaria, dove il possesso di specializzazioni e certificazioni incrementa ulteriormente la RAL percepita.