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Quali sono le pensioni anticipate possibili nel 2025? I requisiti, le regole, importi, procedure per fare domanda INPS

Quali sono le modalità aggiornate per il 2025 per andare in pensione anticipata, cosa prevedono e per chi: le norme in vigore

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quali sono le pensioni anticipate possib

Nel 2025 il sistema previdenziale italiano mette ancora a disposizione diversi strumenti per accedere al pensionamento in anticipo rispetto alla normale pensione di vecchiaia, che richiede il compimento di 67 anni e almeno 20 anni di contributi. Molti lavoratori possono però beneficiare di modalità flessibili e specifici regimi di pensione anticipata che consentono l’uscita dal lavoro a condizioni differenti. 

Pensione anticipata ordinaria, requisiti e modalità per il 2025

Il regime di pensione anticipata ordinaria rappresenta la via più comune per l’accesso al pensionamento prima dell’età prevista per la vecchiaia. È accessibile a:

  • Uomini: con almeno 42 anni e 10 mesi di contribuzione (pari a 2.227 settimane)
  • Donne: con almeno 41 anni e 10 mesi di carriera contributiva (2.175 settimane).

Non si richiedono limiti di età anagrafica. Tuttavia, la decorrenza della pensione avviene dopo una finestra mobile di tre mesi dal raggiungimento dei requisiti (per i dipendenti pubblici degli enti locali di 4 mesi). Nel calcolo possono rientrare:

  • Contributi obbligatori (lavoro dipendente e autonomo)
  • Figurativi (ad esempio per disoccupazione, servizio di leva, maternità, congedi legge 104)
  • Riscatti
  • Contributi volontari
  • Contributi da cumulo tra gestioni diverse dell’Inps, purché non relativi a periodi sovrapposti.

Non sono richieste finestre temporali aggiuntive per chi avesse già acquisito i requisiti negli anni scorsi.

Quota 103, come funziona la pensione anticipata flessibile nel 2025

Tra le soluzioni in vigore anche nel 2025 spicca la pensione Quota 103, prorogata con conferma delle condizioni aggiornate:

  • Almeno 62 anni di età (entro il 31 dicembre 2025)
  • 41 anni di contributi maturati entro fine anno.

Le finestre per iniziare a percepire la pensione dopo il raggiungimento dei requisiti sono di:

  • 7 mesi per i dipendenti privati
  • 9 mesi per i dipendenti pubblici.

Secondo la normativa, l’importo massimo mensile erogabile con Quota 103 è limitatato a 2.413,60 euro lordi (quattro volte il trattamento minimo INPS) fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni), senza possibilità di incumulare il trattamento con redditi da lavoro (eccezione solo per lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro lordi).

Tutti i contributi obbligatori, figurativi, da riscatto e volontari (anche da più gestioni, eccetto le casse professionali) valgono per il raggiungimento del requisito. Per le lavoratrici madri si applicano abbattimenti del requisito anagrafico per ogni figlio, fino a 16 mesi con almeno quattro o più figli.

Pensione anticipata contributiva, chi può accedere, quali sono i vantaggi e i limiti

Per chi ha iniziato a versare i contributi dal 1° gennaio 1996, la possibilità di accedere alla pensione anticipata contributiva è riservata a chi ha:

  • Almeno 64 anni di età
  • Un montante contributivo minimo di 20 anni di contribuzione effettiva
  • Una pensione maturata pari ad almeno 3 volte l’Assegno sociale (1.616,07 euro lordi nel 2025), ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e 2,6 per chi ne ha due o più.

Dal 2025, per raggiungere l’importo soglia, è possibile sommare all’assegno previdenziale anche il valore della previdenza complementare, ma il requisito contributivo sale a 25 anni di versamenti in presenza di tale integrazione. Il diritto decorre dopo una finestra di tre mesi dalla maturazione dei requisiti.

L’importo della pensione non potrà superare per le mensilità di anticipo 5 volte il trattamento minimo, fino al raggiungimento dell’età per la vecchiaia.

Un’altra novità per le lavoratrici madri: dal 2025, il bonus sull’età anagrafica è stato rafforzato, consentendo uno sconto di quattro mesi per ogni figlio (massimo 16 mesi in caso di 4 o più figli).

Pensione anticipata per lavori usuranti, lavoratori precoci e categorie protette

Sono previste vie preferenziali per alcune categorie di lavoratori:

  • Lavoratori precoci: è richiesto almeno un anno di contribuzione prima dei 19 anni di età e la sussistenza di specifiche condizioni (disoccupazione, disabilità pari o superiore al 74%, caregiver, mansioni usuranti o gravose). Si può andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.
  • Lavori usuranti: si applicano regimi speciali quotati (ad es. Quota 97,6 per i dipendenti notturni a turni da almeno 78 giorni annui). I requisiti sono variabili in base al tipo di attività e intensità notturna.

Sui lavori gravosi o usuranti, la normativa ha escluso l’adeguamento automatico ai parametri della speranza di vita fino al 31 dicembre 2026, congelando i requisiti attuali almeno fino a tale data.

Ape Sociale: proroga, destinatari e caratteristiche della misura nel 2025

La Ape Sociale è stata confermata anche per tutto il 2025 ed è rivolta a particolari soggetti in condizioni di fragilità o svantaggio. Possono beneficiarne:

  • Disoccupati che abbiano esaurito la Naspi da almeno tre mesi e possiedano almeno 30 anni di contributi
  • Invalidi civili con un grado d’invalidità almeno pari al 74%
  • Caregiver che assistano familiari disabili da almeno 6 mesi
  • Lavoratori gravosi o usuranti (almeno 36 anni di contributi, 32 anni se edili). Per le donne si applica la riduzione di un anno di contribuzione per ogni figlio, massimo due anni.

I requisiti anagrafici sono almeno 63 anni e 5 mesi. L’indennità è pari all’importo maturato su base teorica e non supera il tetto di 1.500 euro lordi mensili, senza tredicesima e senza aggiornamenti inflattivi, fino al compimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Restano in vigore le tre finestre annuali per la presentazione della domanda di verifica delle condizioni all’INPS, entro 31 marzo, 15 luglio e 30 novembre 2025.

Opzione Donna, requisiti, limiti e novità per il 2025

Opzione Donna si rivolge alle lavoratrici dipendenti e autonome che soddisfano:

  • Almeno 61 anni di età (con riduzione fino a due anni in presenza di figli)
  • 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024.

Accedono alla misura solo caregiver, donne con invalidità riconosciuta almeno al 74% e lavoratrici licenziate o dipendenti da aziende con tavolo di crisi attivo presso il MIMIT entro gennaio 2025 (per loro accesso già a 59 anni). La pensione viene ricalcolata interamente con metodo contributivo e prevede finestre mobili: 12 mesi per dipendenti, 18 mesi per autonome. L’assegno percepito sarà più basso rispetto a quello calcolato con il sistema misto o retributivo.

RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), pensione complementare prima della vecchiaia

La RITA consente l’anticipo della prestazione pensionistica tramite l’erogazione della posizione maturata nei fondi di previdenza complementare:

  • Disponibile per inoccupati da almeno 24 mesi
  • Per chi raggiunge l’età per la pensione di vecchiaia entro 5 anni (10 se iscritto a fondi preesistenti)
  • Richiesta almeno 20 anni di contributi nel regime obbligatorio
  • Necessari almeno 5 anni di partecipazione a una forma pensionistica complementare

La RITA può rappresentare una soluzione di flessibilità per i lavoratori in uscita che dispongano di posizione previdenziale integrativa e vogliano garantirsi un reddito costante fino al conseguimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. La procedura prevede la presentazione di specifica documentazione presso il proprio Fondo Pensione.

Isopensione: anticipo pensionistico per esuberi aziendali

L’isopensione è una misura straordinaria per aziende con più di 15 dipendenti che intendono favorire l’uscita anticipata dei lavoratori in esubero. Si può ottenere la pensione fino a 7 anni prima rispetto ai requisiti ordinari della pensione di vecchiaia:

  • Richiede accordo sindacale per l’esodo
  • L’azienda versa un’indennità equivalente alla pensione che il lavoratore avrebbe ottenuto al raggiungimento dei requisiti ordinari

L’indennità, corrisposta in 13 mensilità, consente di avvicinarsi in modo graduale alla quiescenza, tutelando il lavoratore durante il periodo di ponte previdenziale.

Procedura e domanda di pensione anticipata

Le pratiche verso la pensione anticipata si sono progressivamente informatizzate. Le principali modalità per avviare la domanda sono:

  1. Accesso al portale INPS (autenticazione tramite SPID/CNS/CIE)
  2. Contact Center INPS (803 164 da rete fissa, 06 164 164 da mobile)
  3. Patronati e intermediari abilitati, che possono guidare nella raccolta e verifica dei documenti necessari

La domanda va presentata dopo il raggiungimento dei requisiti ma può essere inoltrata anche qualche mese prima per ridurre i tempi di attesa imposti dalle finestre mobili. È importante munirsi di una dettagliata estratto conto contributivo e, per alcune specifiche formule (es. Ape Sociale, lavoratori precoci, Opzione Donna), anche delle certificazioni e attestazioni richieste.

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