Quando azienda deve pagare carburante (diesel o benzina) al proprio dipendente per leggi 2023

Ecco come si si può risparmiare su carburante auto. Ci sono dei casi, infatti, in cui l'azienda è chiamata a pagare il rifornimento di carburante ai lavoratori. Ecco cosa prevedono le normative in vigore.

Autore: Chiara Compagnucci
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Diesel o benzina, quando l'azienda deve pagare il rifornimento al dipendente?

L'azienda deve pagare il carburante al dipendente nel caso di veicoli aziendali o di servizio, purché sia previsto nel contratto.

Con il costo del carburante alle stelle ovvero ai suoi massimi storici, gli automobilisti prestano la massima attenzione nel contenimento dei costi. Non è così semplice perché, nonostante tutte le precauzioni adottate nello stile di guida, chi deve utilizzare il proprio veicolo per gli spostamenti spenderà oggi certamente di più rispetto al passato.

Un caso a parte riguarda quelle aziende che, per contratto di lavoro, sono chiamate a pagare il carburante ai propri dipendenti. Benzina o diesel fa poco differenza, ma con una particolarità da segnalare. In questo periodo storico, il prezzo per litro del gasolio ha superato quella della benzina. Vediamo allora cosa prevedono le disposizioni vigenti e più precisamente analizziamo:

  • Diesel o benzina, quando l'azienda deve pagare il rifornimento al dipendente

  • Altri casi 2023 di pagamento delle spese dell'azienda al proprio dipendente

Diesel o benzina, quando l'azienda deve pagare il rifornimento al dipendente

Alcuni dipendenti possono beneficiare di un'auto aziendale. Si tratta di una circostanza che è ricorrente soprattutto nel caso dei dirigenti e dei rappresentanti di vendita. Ma è anche possibile che altre categorie di dipendenti possano avere questo benefit, così come messo nero su bianco nel contratto di lavoro.

Innanzitutto è necessario stabilire la differenza tra un veicolo aziendale e un veicolo di servizio. La prima è messa a disposizione del dipendente per i suoi spostamenti professionali e personali. Il veicolo di servizio è accessibile al dipendente solo per i suoi viaggi di lavoro e deve essere riconsegnato al termine della giornata lavorativa.

Tuttavia ci sono alcuni aspetti in comune e il principale è che in entrambi i casi è l'azienda a pagare il rifornimento di carburante, sia esso benzina o gasolio. Se il veicolo aziendale è un'auto elettrica, valgono le stesse regole.

Se l'uso dell'auto aziendale è promiscuo, il lavoratore può utilizzare il veicolo durante le ferie ovvero per ragioni personali. Ma in molte aziende è consuetudine che il dipendente paghi la benzina utilizzata durante i fine settimana o i periodi di vacanza. Durante i periodi di lavoro, spetta al dipendente fornire alla propria azienda la prova dei costi del carburante. Il datore di lavoro deve conservare le ricevute e lo stesso vale per le fatture per spese di manutenzione.

In definitiva, la circostanza più frequente nel caso delle aziendali è la divisione delle spese con il costo del carburante in parte a carico del datore di lavoro, in parte a carico del dipendente. Il datore di lavoro utilizza le tabelle Aci per calcolare la quota forfettaria di rimborso del carburante.

A volte alcune aziende offrono anche un pieno di benzina per le vacanze anziché buoni vacanza o altro. Ogni azienda ha la propria policy per quanto riguarda il rifornimento e la quota coperta.

Altri casi 2023 di pagamento delle spese dell'azienda al proprio dipendente

A completamento del quadro normativo delle spese aziendali, normalmente spetta al dipendente colpevole pagare la multa in caso di violazione del codice stradale. La legge obbliga le aziende a comunicare l'identità dei dipendenti che hanno commesso un'infrazione stradale. Il veicolo aziendale è obbligatoriamente assicurato dal suo proprietario. È quindi o l'azienda che possiede uno o più veicoli per i propri dipendenti, o la società di noleggio che li mette a disposizione di un'azienda.

Alcune aziende non sottoscrivono contratti che consentono l'utilizzo del veicolo da parte di terzi. Pertanto, il dipendente è l'unico conducente del veicolo. Se non esiste un'assicurazione del veicolo aziendale, il dipendente è responsabile dell'uso di un veicolo non assicurato. Non deve essere utilizzato fino al rinnovo dell'assicurazione.

In caso di incidente o problema causato dal dipendente, molte aziende chiedono ai propri dipendenti di coprire la franchigia. Altri si impegnano a pagare la prima franchigia e a lasciare a carico del lavoratore le successive. Infine, alcuni datori di lavoro accettano di pagare tutte le franchigie dei propri dipendenti purché non vi siano abusi.