Andare in pensione anticipata per invalidità non è una regola universale. Non solo per la condizione di invalidità di acquisisce il diritto alla pensione anticipata. Per poter, infatti, andare in pensione anticipata per invalidità è necessario che sia riconosciuta una determinata percentuale di invalidità e in base ad essa si può usufruire di eventuali benefici previdenziali.
La condizione di invalidità di un soggetto lavoratore non è sempre requisito che permette di andare in pensione anticipata. Per avere la possibilità di andare in pensione anticipata per invalidità è necessario il riconoscimento di una determinata percentuale di invalidità e seconda della stessa poi ci sono determinati e specifici requisiti da raggiungere, differenti, per l’uscita prima. Vediamo allora quando e come è possibile andare in pensione anticipata per invalidità in base alle diverse percentuali di riconoscimento dell’invalidità.
Quando viene riconosciuta l’invalidità totale al 100%, in base alle condizioni di salute più o meno gravi, sono previste diverse possibilità di pensione anticipata. In particolare:
Chi ha una invalidità riconosciuta al 75% non ha alcun diritto ad andare in pensione anticipata nel 2022. Non esistono possibilità di uscita prima per invalidi con una invalidità pari al 75%. Per poter andare in pensione di vecchiaia anticipata 56 anni di età invece che a 67 anni (e con 20 anni di contributi) è richiesta invalidità minima all'80%.
In particolare, stando a quanto previsto dalle norme attualmente in vigore, i lavoratori dipendenti del settore privato, che presentano un’invalidità pari o superiore all’80% possono andare in pensione di vecchiaia anticipata avendo maturato almeno 20 anni di contributi e avendo raggiunto 60 anni e 7 mesi per gli uomini e 55 anni e 7 mesi per le donne.
Una volta maturati tali requisiti pensionistici, per la decorrenza ufficiale della pensione bisogna attendere la finestra mobile prevista di 12 mesi.
La situazione cambia per chi ha una invalidità inferiore al 75%. Per gli invalidi che, infatti, hanno una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% sono previste le seguenti possibilità:
Chi ha un’invalidità riconosciuta al 67% non ha diritto ad andare in pensione anticipata per invalidità ma può avere l’assegno ordinario di invalidità, che viene riconosciuto dall’Inps a coloro che hanno una percentuale di invalidità al 67% e che siano in possesso di almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio.
Precisiamo che l’assegno ordinario d’invalidità è cumulabile con i redditi da lavoro, ma sono previste riduzioni in base all’importo complessivo di reddito percepito in base a determinati limiti. In particolare:
Se si ha una invalidità riconosciuta al 60% o al 50% non si ha alcun diritto alla pensione anticipata. L'unica possibilità di pensione anticipata per invalidità è quella della pensione anticipata contributiva e se non si soddisfano i requisiti richiesti, pur avendo una invalidità riconosciuta (ma minima), si può andare in pensione solo quando si raggiungono i 67 anni di età richiesti per la pensione di vecchiaia.
I requisiti richiesti per andare in pensione anticipata contributiva sono aver raggiunto almeno 64 anni di età e aver versato almeno 20 anni di contributi dopo il 1996 ma anche avere un trattamento pensionistico superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale.