Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, i controlli da parte dell'Inps e dell'Agenzia delle Entrate sull'Isee scattano in maniera automatica nei casi in cui emergono incongruenze sui saldi dei conti correnti o le giacenze medie, o su eventuali rapporti finanziari non dichiarati.
Quando scattano controlli sull'Isee e la Dsu? La Dsu (Dichiarazione Unica Sostitutiva) e il modello Isee non sono esenti dai controlli fiscali e si tratta di operazioni che scattano sempre in determinate situazioni.
Proprio perchè l’Isee permette di usufruire di agevolazioni, bonus, sconti, aiuti e diversi tipi di prestazioni, a volte i controlli sono necessari per verificare che la dichiarazione sia effettivamente corrispondente alla situazione economica reale della famiglia. Vediamo di seguito quali sono i casi in cui scattano.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, i controlli sulla Dsu e sull'Isee avvengono in maniera automatica nei seguenti casi:
I controlli riguardano specificatamente i rapporti finanziari di ogni contribuente, con particolare attenzione ai dati errati, omessi, o falsamente dichiarati relativi a:
Ulteriori controlli avvengono in un secondo momento, quando le informazioni dell’Anagrafe tributaria, le comunicazioni obbligatorie e gli archivi Inps si possono confrontare con le informazioni e i dati autodichiarati attraverso l’incrocio di tutti i dati in loro possesso.
Ad effettuare i controlli sull’Isee 2024 sono l'Inps e l'Agenzia delle Entrate, che, a partire da un rapporto sintetico sulla capacità patrimoniale di ogni contribuente, rilevano eventuali incongruenze tra Isee e Dsu.
In particolare, l’Inps concentra i suoi controlli soprattutto sulla capacità reddituale e sulla situazione lavorativa dei membri del nucleo familiare, mentre l'Agenzia delle Entrate effettua controlli fiscali più approfonditi tramite l'incrocio di ulteriori dati a disposizione su ogni contribuente.