Quando si deve restituire la Naspi all'INPS. Tutti i casi 2022 previsti

Restituire l’indennità di disoccupazione Naspi se si viene ricollocati a lavoro: quali sono i casi previsti e cosa c’è da sapere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando si deve restituire la Naspi all'I

Quali sono i casi 2022 previsti in cui si deve restituire la Naspi?

L’indennità di disoccupazione Naspi deve essere restituita dal lavoratore nei casi di naturale recesso della procedura di licenziamento e conseguente reintegro a lavoro e anche quando si decide di impugnare il provvedimento di licenziamento per il reintegro al lavoro.

Il lavoratore che percepisce l’indennità di disoccupazione Naspi potrebbe doverla restituire all’INPS, se viene ricollocato sul posto lavorativo. A chiarire quando il lavoratore deve restituire quanto percepito di Naspi è stato l’Inps. Vediamo allora quali sono tutti i casi 2022 previsti in cui si deve restituire la Naspi.

  • Quando si deve restituire la Naspi all'Inps casi 2022
  • Restituire la Naspi all'Inps come fare

Quando si deve restituire la Naspi all'Inps casi 2022

Stando a quanto reso noto dall’Inps, i lavoratori sono tenuti a restituire l’indennità di disoccupazione Naspi nel caso in cui vengono reintegrati a lavoro, soprattutto in questo particolare momento in cui vige il divieto di licenziamenti per giusto motivo oggettivo, così stabilito dal Decreto Legge Cura Italia prima e ribadito dal Decreto Rilancio.

Il primo Decreto Cura Italia aveva bloccato i licenziamenti fino al 17 maggio 2022, periodo prorogato poi al 17 agosto 2022 dal Decreto Rilancio. Nonostante il blocco imposto dalla legge, alcune aziende hanno comunque avviato licenziamenti e i lavoratori licenziati hanno chiaramente presentato all’Inps domanda per avere la Naspi, considerando lo stato di disoccupazione involontario dovuto al licenziamento.   

Tutte le domande ricevute dall’Inps per avere l’indennità di disoccupazione Naspi sono state accolte con riserva di reiterazione. Se il datore di lavoro ha, però, annullato il recesso del contratto e chiesto per il lavoratore la cassa integrazione, il lavoratore deve restituire l’importo già versato a titolo di indennità di disoccupazione Naspi, per cui il reintegro a lavoro rientra tra i moviti per cui si può perdere del tutto la Naspi.

Stando a quanto chiarito dall’Inps, è lo stesso Istituto che si occupa di avviare la procedura per il recupero degli importi Naspi già erogati al lavoratore. La Naspi deve essere restituita dal lavoratore non solo in caso di naturale reintegro a lavoro ma anche se decide di impugnare il provvedimento di licenziamento per il reintegro al lavoro. Anche in questo caso il lavoratore che torna a lavoro deve restituire l’indennità Naspi già ricevuta dall’Inps.

Restituire la Naspi all'Inps come fare

La restituzione della Naspi percepita e che si perde tornando a lavoro deve essere effettuata servendosi del modello NASpI-Com, apposito modello, sempre disponibile sul sito Inps, che permette a tutti i beneficiari dell'indennità di disoccupazione Naspi di comunicare eventuali novità, variazioni e modifiche della propria condizione durante il periodo in cui si percepisce la stessa Naspi.