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Quando si puņ cambiare e spostare solo domicilio e non residenza. E come fare correttamente

Per motivi di lavoro e interessi, per spostamenti temporanei: quali sono i casi in cui č possibile chiedere solo il cambio di domicilio e non di residenza

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quando si puņ cambiare e spostare solo d

Quali sono i casi in cui si puņ cambiare solamente il domicilio e non la residenza?

Stando a quanto previsto dalle norme attualmente in vigore, è possibile chiedere solo il cambio di domicilio e non anche di residenza quando ci si trasferisce temporaneamente presso un’altra dimora, per motivi di lavoro o per studio e quando si desidera avere il domicilio fiscale in un luogo differente rispetto alla dimora abituale
 

Modificare il domicilio può risultare una necessità comune per molte persone, specialmente in situazioni di trasferimento temporaneo per motivi di lavoro, studio o altre esigenze personali. A differenza della residenza, il domicilio rappresenta il luogo dove si stabilisce la sede principale dei propri affari e interessi. 

Differenza tra domicilio e residenza

La residenza è definita dall'articolo 43 del Codice Civile come il luogo in cui una persona ha la dimora abituale. Questo si traduce nell'indirizzo ufficiale registrato presso l'anagrafe del proprio comune. La residenza ha implicazioni importanti, come determinare dove si ha diritto ai servizi pubblici locali e dove si devono pagare alcuni tributi.

Il domicilio, invece, rappresenta il luogo in cui una persona stabilisce la sede principale dei suoi affari e interessi. A differenza della residenza, il domicilio non richiede la registrazione presso alcun ufficio anagrafico, ma può essere dichiarato, ad esempio, in comunicazioni ufficiali o contrattuali. È possibile avere domicili diversi per differenti affari o interessi, come nel caso di un domicilio lavorativo distinto da quello personale.

Per legge, in Italia, una persona può scegliere liberamente il proprio domicilio, che non deve necessariamente essere lo stesso luogo della residenza. Vediamo un esempio pratico di una persona che risiede a Milano, dove vive con la propria famiglia, ma che ha il domicilio fissato a Roma, dove si trova la sede principale del suo lavoro.

Tutti i casi in cui è possibile cambiare solo il domicilio e non la residenza

Esistono alcune specifiche situazioni in cui è possibile effettuare solo il cambio di domicilio, senza procedere con il cambio di residenza. In base alla normativa attualmente in vigore, si può optare per questa soluzione in diversi casi, tra i quali:

  • Trasferimento temporaneo per motivi di lavoro o studio: se ci si sposta temporaneamente in un’altra località per esigenze professionali o di formazione, si può dichiarare solo il domicilio in questa nuova sede senza dover modificare la residenza ufficiale.

  • Sede di lavoro o affari diversa dalla residenza: qualora si decida di stabilire un luogo di lavoro o di gestione di affari in una località differente rispetto alla propria residenza abituale, è possibile indicare questo come domicilio, mantenendo comunque invariata la residenza.

  • Domicilio fiscale alternativo: nel caso in cui si voglia stabilire un domicilio fiscale in un luogo diverso dalla dimora abituale, per esempio per ragioni fiscali o amministrative.

  • Scelta di un domicilio speciale: si può decidere di stabilire un domicilio specifico e limitato a determinati interessi, come ad esempio il domicilio presso lo studio legale del proprio avvocato, designato per seguire una causa in tribunale. In questi casi, il domicilio scelto risulta valido solo per gli affari legati a quella determinata situazione.

Queste possibilità consentono una maggiore flessibilità nel definire il luogo presso cui si ricevono comunicazioni e si svolgono determinate attività, senza che sia necessario procedere ogni volta con il cambio della residenza ufficiale.

Procedura per cambiare solo il domicilio

Per cambiare solo il domicilio, è sufficiente presentare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, meglio nota come autocertificazione, presso il Comune di riferimento. Questo documento, che include i dati personali e il nuovo indirizzo, non richiede la presenza personale presso gli uffici e può essere inviato tramite posta elettronica certificata (PEC) o altri mezzi digitali. 

Dichiarazione sostitutiva di atto notorio

La dichiarazione sostitutiva di atto notorio è un documento utilizzato per attestare fatti, stati o qualità personali direttamente dall'interessato senza necessità della certificazione di un pubblico ufficiale. Questo strumento è particolarmente utile per semplificare procedure burocratiche, come nel caso del cambio di domicilio. L'interessato deve compilare un modulo, disponibile presso il sito del proprio Comune, indicando chiaramente il nuovo indirizzo di domicilio scelto, insieme ai dati anagrafici.

È fondamentale sottoscrivere la dichiarazione con una firma autografa o digitale, allegando una copia di un documento di identità valido per confermare l'autenticità delle informazioni fornite. La dichiarazione sostitutiva può essere trasmessa all'ente competente anche tramite posta elettronica certificata (PEC), riducendo così la necessità di spostamenti fisici e semplificando ulteriormente il processo.

Potrebbe essere richiesta anche una prova della disponibilità del nuovo indirizzo, come un contratto di locazione o un documento che attesti l'occupazione del nuovo immobile. Inoltre, se il cambio di domicilio riguarda anche altre persone del nucleo familiare, può essere necessario includere i loro documenti di identificazione. 

È importante notare che, in caso di dichiarazioni false o inesatte, si può incorrere in sanzioni penali previste dal Codice Penale e dalle leggi speciali in materia. Pertanto, l'accuratezza e l'onestà nel compilare queste dichiarazioni sono fondamentali per evitare conseguenze legali o amministrative.

Tempistiche e costi

La tempistica per il cambio di domicilio può variare in base alle modalità di presentazione della documentazione. Solitamente, se il processo avviene tramite PEC o servizi online, la conferma può richiedere pochi giorni lavorativi. Tuttavia, la gestione tradizionale tramite posta o presso gli uffici può richiedere più tempo. Per quanto riguarda i costi, il cambio di domicilio tramite autocertificazione non prevede alcun costo diretto. Tuttavia, possono esserci eventuali spese per la produzione di copie dei documenti o per invii postali, a seconda delle modalità scelte per inoltrare la documentazione.

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