Nel caso di guadagni di 30.000 euro, la prima voce fiscale da considerare è l'aliquota Irpef pari al 38%. A cui i lavoratori autonomi devono aggiungere altre voci, come l'Irap, i contributi previdenziali, l'iscrizione alla Camera di commercio, l'Inail e le addizionali regionali e comunali che variano appunto da area ad area.
Quante tasse si pagano su 30mila euro lordi guadagnati? Il sistema della tassazione in Italia si basa sulla progressività.
Ciò significa che maggiori sono i guadagni ottenuti nel periodo di imposta, più alte sono le imposte da pagare. Vediamo allora qunte tasse deve in particolare pagare chi ha redditi annui di circa 30mila euro.
La tassazione Irpef è stata modificata quest'anno e rispetto al 2023 sono cambiate le aliquote di pagamento dell'imposta in base agli scaglioni di reddito.
Sono stati, in particolare, accorpati primo e secondo scaglione ed è stata fissata l'aliquota al 23% per redditi annui fino a 28mila euro e non più fino a 15mila euro.
Nessun cambiamento è stato, però, approvato per gli altri scaglioni di reddito.
Chi guadagna circa 30mila euro all'anno paga, dunque, l’Irpef sempre al 35% (valida per redditi fino a 50mila euro annui).
A tale aliquota si devono aggiungere anche i pagamenti di Irpef regionale e di Irpef comunale.
Ciò significa che si pagano circa 10.500 euro di Irpef a cui aggiungere qualche centinaia di euro per le addizionali locali.
In questo caso, infatti, non esiste una misura fissa su cui calcolarle, considerando che ogni regione e ogni Comune ha la facoltà di decidere in piena autonomia quale aliquota applicare, rispettando i diversi limiti previsti dalla legge.
Considerando gli aumenti previsti delle addizionali locali quest’anno, mediamente i costi si aggirano sui 300-400 euro all'anno. Ciò significa che chi ha un guadagno annuo di 30mila euro, tra Irpef nazionale e addizionali locali, paga quasi 11mila euro di tasse all’anno