L'elettrificazione della mobilità sta cambiando radicalmente il panorama del trasporto privato in Italia. Capire quanto costa la ricarica di un'auto elettrica dalle colonnine nel 2025 è essenziale per chi valuta l’acquisto o già guida un veicolo elettrico. Sebbene la tecnologia abbia fatto passi avanti in termini di autonomia e infrastrutture, il costo della ricarica pubblica resta uno degli aspetti più dibattuti, anche in relazione agli aumenti energetici e alle differenze tra operatori.
Nel 2025, il costo della ricarica presso le colonnine pubbliche in Italia presenta una notevole variabilità a seconda del tipo di infrastruttura e dell’operatore scelto. I dati degli osservatori nazionali e delle associazioni dei consumatori evidenziano che la media nazionale del costo per kWh si situa tra 0,60 e 0,73 €/kWh, con estremi che spaziano da 0,48 € per le ricariche lente in corrente alternata (AC) fino a 0,94 €/kWh per le soluzioni ultrafast (HPC) nelle situazioni meno vantaggiose.
Recentemente sono state introdotte novità con pacchetti flat, offerte promozionali e strumenti digitali che consentono di prenotare una colonnina, monitorare la spesa e individuare la tariffa più compatibile con le proprie esigenze.
Spesso, oltre alla tariffa al kWh, si aggiunge un sovrapprezzo a tempo (ad esempio, 0,09 €/minuto) volto a incentivare la rotazione dei veicoli sulle postazioni.
Il costo finale di una ricarica dipende da vari fattori tra cui:
Esempio di simulazione:
Batteria piccola (30 kWh) | Ricarica completa a 0,65 €/kWh | 19,5 € |
Batteria media (50 kWh) | Ricarica completa a 0,73 €/kWh | 36,5 € |
Batteria grande (77 kWh) | Ricarica completa a 0,79 €/kWh | 60,8 € |
In media, una ricarica completa di una citycar compatta può costare tra 18 e 25 euro, mentre salendo di segmento i costi aumentano proporzionalmente alla capacità della batteria.
La concorrenza tra i principali operatori di ricarica elettrica (come Enel X, A2A, Duferco, Electrip, Acea, Ionity, Plenitude e Tesla Supercharger) ha portato a una diversificazione delle offerte:
Queste soluzioni sono particolarmente vantaggiose per chi percorre parecchi chilometri e utilizza con regolarità le infrastrutture pubbliche di ricarica.
La differenza di costo tra ricarica in colonnina pubblica e wallbox privata resta significativa. Nel 2025, la rcarica domestica con tariffa residenziale in fascia notturna può scendere anche sotto 0,20 €/kWh, con una media attorno a 0,25–0,30 €/kWh, molto lontano dalle medie pubbliche. Considerando una percorrenza media di 100 km, a casa si spendono tra 3 e 6 euro contro 8,5–16 euro alle colonnine pubbliche (a seconda del consumo del modello EV e della formula tariffaria scelta).
Si segnala che, fino al 30 giugno 2027, è attiva la delibera ARERA 541/2020/R/EEL che permette di aumentare la potenza a 6 kW di notte/festivi senza modifica del contratto standard, agevolando la ricarica veloce in ambiente domestico.
A influenzare la spesa finale non è solo la tariffa, ma anche:
Il mercato delle ricariche pubbliche è ancora poco regolamentato: il prezzo del kWh non segue proporzionalmente l’andamento del costo energia all’ingrosso (PUN), ma risente di altri fattori commerciali, speculativi e di concorrenza tra operatori.