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Quanto guadagna un cuoco, stipendi medi 2025 per diversi livelli, ristoranti e alberghi

Come e di quanto varia lo stipendio medio 2025 di un cuoco in base a ruolo e livello e posto e luogo di lavoro: le cifre

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto guadagna un cuoco, stipendi medi

L’attività di cuoco in Italia rappresenta una delle professionalità più richieste nel panorama dell’ospitalità e della ristorazione, grazie anche a una crescente valorizzazione delle competenze culinarie e alle molteplici possibilità di sviluppo professionale. Nel 2025, lo scenario degli stipendi per cuochi e chef si conferma estremamente articolato, con differenze significative legate a ruolo, esperienza, tipologia di struttura e area geografica. 

Le principali novità sugli stipendi dei cuochi nel 2025

Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) Turismo e Ristorazione, rinnovato per il triennio 2024-2027, ha portato nel 2025 a incrementi della paga base e introdotto maggiori tutele per le figure coinvolte nel comparto gastronomico. Per i dipendenti con contratto a tempo pieno (40 ore settimanali), la retribuzione minima prevista dal CCNL parte da circa 1.600 euro lordi al mese, con progressioni significative legate alla qualifica professionale e all’esperienza.
Questo aggiornamento risponde a una richiesta crescente di valorizzazione delle competenze professionali, soprattutto alla luce dell’elevata domanda registrata dalle strutture ricettive e dei trend turistici. Va sottolineata inoltre la maggiore diffusione dei sistemi premiali, bonus legati alla performance e percorsi di formazione continua, utili tanto nei grandi ristoranti quanto nei contesti alberghieri.

Fattori che determinano lo stipendio di un cuoco

La retribuzione di un cuoco è il risultato diretto di molteplici variabili interconnesse:

  • Esperienza e anzianità: cuochi esperti, con oltre dieci o vent’anni di servizio, registrano crescite salariali considerevoli rispetto a profili junior o apprendisti.
  • Qualifica professionale e ruolo: la gerarchia della brigata di cucina, che comprende figure dal commis allo chef executive, influenza profondamente la fascia stipendiale.
  • Tipo di struttura e localizzazione: lavorare in un ristorante stellato o in un grande hotel di una città d’arte può far aumentare notevolmente i compensi, rispetto agli standard nazionali.
  • Formazione ed aggiornamento: master, corsi di specializzazione e referenze in locali riconosciuti rappresentano elementi aggiuntivi nella determinazione dell’offerta economica.
  • Stagionalità e benefit: in alcune realtà – come resort, alberghi di montagna o villaggi turistici – sono previsti benefit extra quali vitto, alloggio e polizze assicurative.

Risulta quindi essenziale inquadrare sia l’aspetto salariale sia il sistema di benefit e tutele associati al ruolo di cuoco, sempre più competitivo anche a livello internazionale.

Gerarchia della cucina e corrispondenza tra ruolo e stipendio

La struttura organizzativa di una cucina prevede ruoli ben distinti, ciascuno con proprie responsabilità e livelli stipendiali:

Ruolo Stipendio netto medio mensile 2025
Commis (aiuto cuoco) 1.000€ – 1.400€
Chef de Partie/Capo partita 1.200€ – 1.800€
Sous Chef 1.800€ – 4.000€
Chef Executive / Capo Cuoco 1.700€ – 6.000€
Chef stellato / Chef mediatico 4.000€ – 7.000€+

Da notare che nelle grandi città o in ristoranti di alto livello, i valori possono crescere in modo significativo, in linea con le responsabilità richieste e la difficoltà di accesso a queste posizioni. Gli chef che svolgono anche attività di consulenza, formazione o partecipazione a eventi mediatici spesso vedono la propria remunerazione aumentare ulteriormente.

Stipendi medi dei cuochi in Italia e differenze regionali

Nel 2025, lo stipendio medio nazionale per un cuoco si attesta intorno ai 1.850 euro netti mensili, con una forbice ampia tra posizioni iniziali e apicali. Nel Nord Italia, le retribuzioni risultano mediamente superiori dell’11% rispetto al Sud, sia per la presenza di una maggiore concentrazione di strutture ad alto valore aggiunto (ristoranti gourmet e hotel a cinque stelle), sia per il costo della vita più elevato.

L’avanzamento di carriera, sostenuto dalla continua formazione e dall’assunzione di ruoli a maggiore responsabilità, determina passaggi successivi nella scala retributiva. Ciò emerge chiaramente dai dati CCNL e dalle offerte reali di mercato raccolte dai portali specializzati nel settore.

Quanto guadagna un cuoco nei ristoranti e negli alberghi

Il contesto lavorativo è un fattore chiave per lo stipendio:

  • Nei ristoranti di fascia alta o stellati, la retribuzione di uno chef de partie oscilla tra 2.000 e 3.000 euro netti mensili, con picchi superiori nelle strutture d’eccellenza e in seguito a riconoscimenti professionali.
  • Nei ristoranti di medie dimensioni o situati in aree meno turistiche, la cifra scende a 1.200 - 1.500 euro mensili per ruoli simili.
  • Negli alberghi, soprattutto a cinque stelle, un cuoco esperto può superare i 2.500 euro mensili, mentre nelle strutture più semplici le retribuzioni sono inferiori, ma spesso compensate da benefit accessori.

Il settore alberghiero offre inoltre una maggiore stabilità contrattuale, includendo benefit come alloggio, pasti, percorsi formativi strutturati e opportunità di carriera all’interno di catene internazionali.

Livelli di inquadramento contrattuale secondo il CCNL e loro impatto sugli stipendi

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro della Ristorazione e del Turismo disciplina le principali figure della brigata di cucina, stabilendo livelli di inquadramento e relativi trattamenti economici:

  • Sesto livello e 6° Super: commis di cucina, addetti ai servizi ausiliari – stipendi lordi di circa 1.200-1.400 euro mensili.
  • Quinto e Quarto livello: chef de rang, capi partita, pasticcieri di secondo livello – 1.400-1.800 euro mensili.
  • Terzo livello: maitre, sommelier, capi pasticceri, sotto capocuoco – fino a 2.000 euro mensili.
  • Secondo livello e Primo livello: capo cuoco, executive chef, responsabili di cucina – 2.500 euro in su.

Il sistema di progressione prevede un aumento parallelo di responsabilità e retribuzione, favorendo la valorizzazione delle competenze e della leadership.
I contratti possono inoltre prevedere forme contrattuali flessibili (full time, part time), bonus per risultati e benefit extra, soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni.

Benefit aggiuntivi e condizioni di lavoro: cosa considerare oltre allo stipendio

Al netto delle cifre relative alle retribuzioni, va considerata la componente extra-salariale che rende il lavoro in cucina più attrattivo:

  • Pacchetti di vitto e alloggio per lavoratori stagionali e personale trasferito da altre regioni;
  • Formazione continua e percorsi di certificazione riconosciuta a livello europeo;
  • Assicurazione sanitaria integrativa e agevolazioni sulle spese di trasporto;
  • Partecipazione a concorsi, eventi gastronomici e possibilità di crescita in contesti internazionali.

Questi benefit sono particolarmente ricercati nelle offerte di lavoro e spesso incidono in modo rilevante sull’attrattività complessiva della posizione, specialmente per chi valuta esperienze stagionali o trasferimenti all’estero.

Opportunità di carriera all’estero: stipendi e prospettive

Crescente è l’interesse per le opportunità lavorative fuori dall’Italia, sia per l’attrattività economica sia per la possibilità di crescita personale. In Svizzera, ad esempio, il compenso per un cuoco parte da 5.000 euro mensili, mentre aiuto cuochi e ruoli junior superano i 2.800 euro netti. Nei paesi anglofoni come Regno Unito e USA, lo stipendio medio degli chef va da circa 2.200 euro fino oltre i 5.000 euro mensili, secondo le fonti internazionali di settore.

La mobilità internazionale permette ai cuochi italiani di arricchire il proprio curriculum con competenze tecniche avanzate, nuove metodologie manageriali e una solida esperienza linguistica. Oltre agli aspetti salariali, il trasferimento all’estero viene spesso incentivato da benefit come alloggio e percorsi di inserimento dedicati.

Domande frequenti sulle retribuzioni dei cuochi (FAQ)

  • Quanto guadagna un aiuto cuoco? Generalmente tra 1.000 e 1.400 euro netti mensili in Italia, ma tale valore cresce sensibilmente all’estero o con l’esperienza.
  • Uno chef stellato può davvero raggiungere i 7.000 euro mensili? Sì, in casi di eccellenza o presenza in contesti mediatici e consulenziali, la soglia dei 7.000 euro netti può essere superata.
  • Esistono differenze sostanziali tra Nord e Sud Italia? Assolutamente, con il Nord che garantisce stipendi generalmente più elevati, in relazione al volume d’affari e al turismo.
  • Quali sono le prospettive di carriera? Oltre alla cucina, si segnalano progressioni in ambito consulenziale, formazione, gestione eventi e avvio di attività autonome.
  • I benefit sono sempre inclusi nel contratto? Sono particolarmente diffusi nei contesti alberghieri, nelle catene e per personale trasferito (es. cuochi stagionali o stranieri), mentre nei piccoli ristoranti tendono a essere residuali o negoziabili durante l’assunzione.

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