Nell’attuale contesto economico italiano, le imprese di pulizie rappresentano una delle realtà più solide e in crescita, grazie a una domanda trasversale e costante che coinvolge privati, aziende, enti pubblici e commerciali. Analizzare quanto può guadagnare una impresa di pulizie nel 2025 significa valutare diversi fattori: fatturato medio, spese operative, marginalità e recente evoluzione normativa e contrattuale. Comprendere i dati di settore è indispensabile sia per chi desidera avviare un’attività sia per chi intende ottimizzare la redditività del proprio servizio di pulizia.
Servizi offerti dalle imprese di pulizie: struttura, pacchetti e personalizzazione
Le imprese di pulizia organizzano l’offerta aggregando una vasta gamma di servizi in pacchetti strutturati, pensati per soddisfare le molteplici esigenze della clientela. Le modalità di erogazione si distinguono tra:
- Pulizie residenziali standard: spolveratura, aspirazione, lavaggio pavimenti, disinfezione bagno, igienizzazione cucina, con tariffe solitamente tra 80 e 150 euro a intervento.
- Servizi specializzati: pulizie approfondite, post-ristrutturazione, post-trasloco (150 – 300 euro o più), sanificazioni ambientali e trattamenti antiacaro.
- Pulizie commerciali e industriali: uffici (da 100 a 200 euro a sessione), locali commerciali o grandi spazi (fino a oltre 500 euro), magazzini e siti produttivi.
- Servizi accessori: pulizia tappeti (100 – 200 euro a stanza), lavaggio vetri (5 – 15 euro a finestra a seconda di dimensione e accessibilità), trattamenti pavimenti (1 – 5 euro al mq).
I pacchetti di pulizia sono personalizzabili secondo parametri quali metratura, livello di servizio richiesto e frequenza (settimanale, bisettimanale, mensile, interventi straordinari). L’offerta si completa con servizi extra: fornitura materiali igienici, gestione rifiuti speciali, piccola manutenzione e portierato.
Fatturato e ricavi medi di una impresa di pulizie nel 2025
Il fatturato di una impresa di pulizia presenta variabilità in funzione delle dimensioni aziendali e dei segmenti serviti. Nel 2025, i dati aggiornati del settore segnalano la seguente suddivisione:
- Piccole imprese civili: guadagno annuo compreso tra 20.000 e 100.000 euro, tipicamente rivolte a clientela residenziale o piccoli uffici.
- Imprese di pulizie di medie dimensioni: ricavi annui tra 100.000 e 500.000 euro, con portafoglio clienti misto (commerciale e residenziale, contratti continuativi).
- Grandi imprese multiservizi e operatori industriali: superano anche 1.000.000 di euro l’anno, grazie a servizi specialistici, sanificazioni, contratti con pubbliche amministrazioni, gestione di più sedi su aree vaste.
Il ricavo medio per cliente, calcolato considerando sia la durata media dei contratti (6–24 mesi) che la spesa mensile (100 – 300 euro), si attesta intorno ai 3.900 euro a “lifetime value” del cliente.
Le spese di gestione e la struttura dei costi
L’analisi delle spese operative è cruciale per valutare la reale redditività di una impresa di pulizie. Le voci di costo principali includono:
- Forniture e attrezzature: prodotti chimici professionali, detergenti, aspirapolveri industriali, carrelli, accessori, aggiornamenti tecnologici per la sanificazione.
- Stipendi e contributi: personale operativo e amministrativo inquadrato secondo CCNL Pulizie e Multiservizi (nel 2025 lo stipendio medio lordo di un addetto si colloca tra 1.152 e 1.709 euro mensili, con differenze regionali).
- Assicurazioni, permessi, fiscalità: polizze di responsabilità civile, costi per licenze comunali, gestione fiscale secondo regime ordinario (23%–43%) o forfettario (5%–15% secondo età IVA).
- Affitto, utenze, consulenze: locali ad uso ufficio/deposito e servizi logistici; spese amministrative per commercialista e consulente del lavoro.
- Spese variabili: carburante, manutenzione veicoli e attrezzature, materiale di consumo, pubblicità, emergenze (eventuali danni e ritorni in cantiere).
I costi medi di avvio per una nuova impresa di pulizie partono da circa 8.250 euro per microimprese a gestione familiare, salendo oltre i 15.000 euro per realtà strutturate (investimenti in macchinari, automezzi, software gestionale, formazione, pubblicità).
Clienti, segmenti redditizi e strategie di fidelizzazione
Le imprese di pulizia lavorano su segmenti diversi per stabilizzare la profittabilità:
- Privati: famiglie e professionisti (spesa media da 50 a 150 euro al mese), con picchi nelle città del Nord o zone ad alto reddito.
- Aziende e uffici: rappresentano il segmento con maggiore regolarità di flusso (200–1.500 euro al mese per contratto continuativo).
- Condomini e amministrazioni pubbliche: preferenza per contratti annuali, gestione spazi comuni, fornitura materiale igienico.
- Settore industriale e specializzato: necessitano personale formato, attrezzature tecniche, margini anche superiori al 40% in taluni servizi spot ad alta tariffazione (pulizie post-cantiere, sanificazioni ambientali).
La fidelizzazione del cliente si gioca sulla qualità del servizio, trasparenza dei pacchetti, offerta di servizi accessori (materiali igienici, manutenzioni minori), rispetto della normativa e attenzione alla formazione continua del personale. L’utilizzo di prodotti ecosostenibili e l’adesione a certificazioni ambientali rappresentano fattori di competitività sempre più richiesti dalla clientela, anche nelle gare pubbliche.
Simulazione pratica, esempio di bilancio mensile
Tipologia Impresa |
Piccola |
Media |
Grande |
Fatturato Mensile (€) |
3.000–10.000 |
10.000–50.000 |
50.000–100.000 |
Margine lordo (%) |
30–50% |
30–50% |
30–50% |
Margine netto (%) |
15–30% |
15–30% |
20–35% |
Utile Netto Mensile (€) |
800–2.400 |
3.000–12.000 |
12.000–35.000 |
Una piccola impresa, con un fatturato mensile di 4.000 euro, può avere un utile netto di circa 800 euro, sottraendo tutti i costi diretti e indiretti. In presenza di una struttura più organizzata, i profitti crescono in valore assoluto, sebbene i margini percentuali possano scendere per effetto dei volumi o degli investimenti aggiuntivi.
Domande frequenti sulla redditività delle imprese di pulizie
- Quali sono i servizi più richiesti? Pulizia condominiale, uffici, aziende e sanificazioni dominano il mercato, spesso con contratti mensili ricorrenti.
- Come stimare il budget iniziale? Calcolare gli investimenti in attrezzature, formazione, pubblicità e software gestionale; distinguere tra costi fissi (affitto, stipendi) e variabili (prodotti, carburanti, manutenzione).
- Quali segmenti offrono i margini maggiori? Uffici privati, interventi specializzati (post-cantiere, sanificazioni), clienti premium.
- Il lavoro è adatto anche a chi non ha esperienza? Con formazione adeguata e software guidato per la pianificazione finanziaria, il settore è accessibile anche a nuovi operatori.
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