Le polizze vita rappresentano uno strumento finanziario versatile che combina protezione assicurativa e opportunità di investimento. Per chi sta valutando questo tipo di prodotto, è fondamentale comprendere quali possono essere i guadagni potenziali e come questi vengono influenzati da vari fattori, incluse le imposte che saranno applicate nel 2025.
Le polizze vita sono strumenti finanziari complessi che combinano una componente assicurativa e una finanziaria con differenti livelli di personalizzazione. Ogni cliente può costruire la propria polizza scegliendo tra fondi che investono nel mercato obbligazionario o in quello azionario, in base alla propria propensione al rischio.
Proprio per questa personalizzazione, i rendimenti non sono fissi ma variabili. È essenziale calcolare sempre commissioni e spese correlate, spesso trascurate ma determinanti per i guadagni finali. Con scelte coerenti rispetto ai propri obiettivi e possibilità, i rendimenti possono raggiungere anche il 4-5% annuo, specialmente nelle gestioni separate più performanti.
Un aspetto importante da considerare è la possibilità di modificare l'esposizione al rischio durante il periodo contrattuale. Si può iniziare con una strategia più aggressiva orientata alla crescita e successivamente passare a un approccio più conservativo che punti alla preservazione del capitale. Questa flessibilità risulta particolarmente utile quando ci si avvicina alla scadenza della polizza e quindi al momento della riscossione.
Le polizze vita presentano diverse varianti, ciascuna con specifiche caratteristiche in termini di rischio e rendimento potenziale:
È importante sottolineare che i rendimenti non sono garantiti (eccetto per la quota investita in gestioni separate nel caso delle polizze rivalutabili) e possono variare significativamente in base all'andamento dei mercati finanziari e alla gestione del portafoglio.
Per comprendere concretamente quanto si può guadagnare, è utile analizzare i dati recenti sui rendimenti delle principali gestioni separate disponibili sul mercato italiano. Su 264 gestioni attive, la top 5 risulta così composta:
Ampliando l'analisi alle successive posizioni, troviamo:
Va ricordato che i rendimenti delle gestioni separate tendono a diminuire con l'approssimarsi della scadenza dei titoli in portafoglio, poiché questi vengono sostituiti da nuove obbligazioni che, nell'attuale contesto di mercato, potrebbero offrire rendimenti inferiori.
Per valutare accuratamente il rendimento di una polizza vita, è necessario considerare diversi elementi che influenzano il guadagno effettivo:
Un elemento cruciale da considerare è che, a differenza di altri strumenti finanziari, le polizze vita spesso hanno costi iniziali elevati che vengono ammortizzati nel tempo. Questo significa che il valore di riscatto nei primi anni può essere significativamente inferiore ai premi versati, mentre il rendimento effettivo tende a migliorare con l'aumentare della durata dell'investimento.
Il regime fiscale delle polizze vita rappresenta uno degli aspetti più vantaggiosi di questi strumenti. Nel 2025, i principali benefici fiscali includono:
Per le polizze in essere al 1° gennaio 2025, la Legge di Bilancio ha previsto un meccanismo di versamento rateale dell'imposta di bollo pregressa: 50% entro giugno 2025, 20% entro giugno 2026, 20% entro giugno 2027 e il restante 10% entro giugno 2028. È importante sottolineare che l'importo dell'imposta sarà comunque scalato dalla prestazione finale erogata all'assicurato.