Su cosa investire nel 2025 per ottenere un rendimento netto tra il 3% e il 6% annuo. Strategie, strumenti finanziari e consigli per bilanciare rischio e guadagno
Numerose opzioni di investimento permettono di ottenere un rendimento netto compreso tra il 3% e il 6% annuo sui capitali allocati. È essenziale comprendere un principio basilare: esiste una correlazione diretta tra il livello di rischio assunto e il potenziale rendimento, senza garanzie assolute sulla protezione del capitale investito.
Per questo motivo, risulta indispensabile adottare un approccio prudente che, nella pratica, si traduce nella diversificazione del portafoglio. Questa strategia diventa ancora più rilevante quando si considerano strumenti finanziari caratterizzati da un profilo di rischio più elevato.
Nel panorama degli investimenti a basso-medio rischio, diverse soluzioni offrono rendimenti netti che si collocano nella fascia tra il 3% e il 4%. Queste opzioni rappresentano un buon compromesso tra sicurezza e redditività per chi cerca di proteggere il proprio capitale dall'inflazione.
I conti deposito rappresentano attualmente una delle soluzioni più interessanti per chi cerca rendimenti nella fascia 3-4%. I tassi applicati ai vincoli a 12 mesi mostrano valori competitivi, con le migliori proposte sul mercato che arrivano a offrire un tasso lordo del 5% (corrispondente al 3,7% netto, considerando la ritenuta fiscale del 26%).
Per i vincoli biennali, è possibile accedere a rendimenti fino al 5,50% lordo (pari al 4,07% netto). È importante considerare che questi tassi potrebbero subire revisioni al ribasso nei prossimi mesi del 2025, in seguito a potenziali riduzioni dei tassi di riferimento da parte della Banca Centrale Europea.
Anche per le alternative ai conti deposito per investire la liquidità nel breve termine. Istituti come Banca Aidexa, Cherry Bank e ViviBanca, propongono tassi lordi del 5% per vincoli annuali. Al netto della ritenuta fiscale del 26% e dell'imposta di bollo dello 0,20%, il rendimento effettivo si attesta intorno al 3,5%.
Solution Bank si distingue nel panorama con il suo Conto Yes vincolato, che offre un rendimento netto del 3,315%, posizionandosi come alternativa interessante per gli investitori alla ricerca di sicurezza.
Per il 2025, una strategia promettente consiste nel puntare sui BTP tradizionali non indicizzati all'inflazione, considerando che quest'ultima mostra tendenze al ribasso. Durante l'anno giungeranno a scadenza due BTP Italia per un ammontare complessivo di circa 12 miliardi di euro.
Per rispondere alla domanda degli investitori, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) valuterà l'emissione di una o più tranche di BTP Italia nel corso del 2025, mantenendo flessibilità nella selezione delle scadenze più appropriate in base alle condizioni di mercato.
Il 2025 potrebbe anche vedere l'emissione di nuovi BTP Futura, subordinata alle condizioni di mercato e all'interesse degli investitori. Quanto ai BTP Valore, strumenti specificamente dedicati ai risparmiatori individuali, dopo il successo delle due emissioni del 2023 che hanno raccolto oltre 35 miliardi di euro, il Tesoro considererà nuove emissioni nel 2025.
Inoltre, è prevista la continuazione delle emissioni di BTP Green nel 2025, in linea con la media degli ultimi tre anni, con la possibilità di collocare un nuovo titolo mediante sindacato, a conferma dell'impegno dell'Italia verso la finanza sostenibile.
Per chi è disposto ad assumere un rischio moderatamente più elevato, esistono soluzioni che possono generare rendimenti netti compresi tra il 5% e il 6%. È fondamentale, in questo segmento, comprendere approfonditamente le caratteristiche degli strumenti finanziari selezionati e valutare attentamente l'affidabilità degli enti gestori.
Gli Exchange Traded Fund (ETF) obbligazionari rappresentano una soluzione capace di garantire rendimenti superiori al 5%, sebbene questo incremento sia direttamente correlato a un maggiore profilo di rischio. Per operare efficacemente in questo ambito, è consigliabile:
Dal punto di vista operativo, gli ETF vengono custoditi nei Depositi titoli aperti presso intermediari finanziari e sono conservati in forma dematerializzata. Questi strumenti godono delle stesse protezioni previste per i fondi comuni di investimento e, grazie alla loro quotazione in Borsa, offrono elevata liquidità, facilitando le operazioni di compravendita senza particolari difficoltà.
Nel 2025, le obbligazioni corporate di aziende con solidi fondamentali potrebbero rappresentare un'opzione interessante per chi cerca rendimenti nella fascia 5-6%. È consigliabile selezionare titoli di società con rating investment grade, preferibilmente BBB o superiore, per contenere il rischio di insolvenza.
Particolarmente interessanti risultano le obbligazioni di imprese operanti in settori difensivi come utilities, telecomunicazioni e beni di consumo di base, che tendono a mostrare maggiore resilienza durante fasi di rallentamento economico. Per mitigare il rischio, è raccomandabile diversificare gli investimenti tra emittenti di diversi settori industriali e aree geografiche.
I fondi bilanciati e multi-asset rappresentano un'alternativa valida per gli investitori che cercano rendimenti nella fascia superiore mantenendo un approccio diversificato. Questi strumenti integrano in un unico prodotto diverse classi di attività, spaziando dalle obbligazioni alle azioni, fino a commodity e immobiliare.
La gestione professionale di questi fondi consente un'allocazione dinamica tra le diverse asset class in base alle condizioni di mercato, potenzialmente ottimizzando il rapporto rischio-rendimento. Per il 2025, i migliori fondi di investimento obbligazionari potrebbero rappresentare un giusto compromesso per gli investitori alla ricerca di rendimenti nella fascia 5-6% senza assumere rischi eccessivi