Le donazioni ai figli devono essere di pari valore divise tra gli stessi e non si potrebbe donare l'intero patrimonio ad un solo figlio a discapito di un altro o di altri figli. Ma si tratta di una regola più che altro morale perché la legge non prevede alcun divieto di discriminazione all’interno della famiglia. I genitori possono, dunque, decidere di fare regali ai figli non di pari valore e senza rispettare vincoli e limiti sulle donazioni, a meno di quelli previsti dalle cosiddette quote legittime.
Regali e donazioni ai figli devono essere fatte di uguale valore? Quando si hanno patrimoni mobiliari e immobiliari, di qualsiasi entità, i genitori possono decidere ancora in vita di fare regali e donazioni ai propri figli. Quando il figlio è unico, non si pone alcun problema perché il patrimonio dei genitori va interamente a lui ma quando i figli sono più di uno, bisogna procedere ad una divisione equa del patrimonio tra i figli.
Vediamo se regali e donazioni ai figli devono essere fatte di pari valore tra gli stessi o si possono fare senza rispettare alcun vincolo o limite.
Le donazioni ai figli devono essere di pari valore divise tra gli stessi e non si potrebbe donare l'intero patrimonio ad un solo figlio a discapito di un altro o di altri figli. Ma si tratta di una regola più che altro morale perché la legge non prevede alcun divieto di discriminazione in famiglia.
Teoricamente, dunque, il genitore o i genitori possono decidere di fare regali ai figli non di pari valore non essendo previsti per legge vincoli e limiti sulle donazioni, a meno di quelli previsti dalle cosiddette quote legittime.
Ogni figlio ha diritto ad avere dal proprio genitore solo la relativa quota legittima spettante e non può pretendere di né può rivendicare qualcosa se il genitore decide di propria spontanea volontà di regalare o donare ad un altro figlio. La quota legittima serve, dunque, per assicurare a tutti i figli parte del patrimonio dei genitori o del genitore definendo una quota che deve essere rispettata e al di sotto della quale non si può andare.
Tuttavia, per verificare se sia stata rispettata la cosiddetta quota legittima con regali o anche donazioni di denaro ai figli mentre i genitori erano ancora in vita bisogna aspettare il loro decesso e la successiva divisione della loro eredità. E’ bene, però, sapere che se regali e donazioni dei genitori ai figli avvengono in maniera equa, sono minori i rischi di controversia tra i figli.
Per riassumere, dunque, regali e donazioni ai figli si possono fare non di uguale valore e decidendo di dare ad un figlio più dell’altro o degli altri. L’unico vincolo da rispettare per regali e donazioni ai figli è quello di seguire quanto previsto dalle cosiddette quote legittime per la divisione del patrimonio.
Le quote legittime rappresentano la parte di eredità dei genitori che spetta di diritto agli eredi legittimi e quindi anche ai figli, e precisiamo che nella lista degli eredi legittimi non rientrano, per legge, i conviventi. Le quote legittime per l’eredità privilegiano nella successione il coniuge superstite e i figli.
Il Codice Civile prevede, infatti, che nella successione legittima, l'eredità spetti prima al coniuge e poi ai discendenti (figli), legittimi e naturali, e poi agli ascendenti (legittimi), collaterali, agli altri parenti e allo Stato, secondo un preciso ordine.
Le quote legittime di eredità che spettano ai figli sono le seguenti: