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Scatti anzianità Contratto artigianato CCNL 2025 tabella, ogni quanto avvengono e di quanto aumenta stipendio

Quando avvengono gli scatti di anzianità nel Contratto artigianato 2025 e come cambia stipendio

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Scatti anzianità Contratto artigianato C

Gli scatti di anzianità nel Contratto artigianato 2025 rappresentano un meccanismo di incremento retributivo automatico che premia la fedeltà e l'esperienza acquisita dai lavoratori presso la stessa azienda. Questo sistema, previsto nella maggior parte dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), costituisce un importante strumento di valorizzazione professionale e fidelizzazione per i dipendenti del settore artigiano.

Nel dettaglio, gli scatti di anzianità per i lavoratori artigiani vengono riconosciuti a intervalli regolari, incrementando progressivamente la retribuzione in busta paga come riconoscimento dell'esperienza maturata e della continuità del rapporto di lavoro.

Frequenza degli scatti di anzianità nel contratto artigianato 2025

Stando alle disposizioni contrattuali vigenti, gli scatti di anzianità nel Contratto artigianato 2025 avvengono ogni due anni di servizio continuativo presso lo stesso datore di lavoro, fino a un massimo di cinque scatti nell'arco della carriera professionale. Questo significa che un lavoratore artigiano può beneficiare di aumenti salariali per un periodo complessivo di dieci anni di permanenza nella stessa impresa.

Questo meccanismo biennale si differenzia da altri settori, come ad esempio il commercio, dove gli scatti sono generalmente triennali. La cadenza biennale rappresenta quindi un vantaggio per i lavoratori del comparto artigiano, che possono raggiungere più rapidamente i benefici economici previsti dal contratto.

In caso di passaggio a una categoria superiore, il valore degli scatti già maturati viene opportunamente ricalcolato in base al nuovo inquadramento, preservando così il valore economico dell'anzianità acquisita anche a fronte di un avanzamento di carriera.

Funzionamento degli scatti di anzianità come sistema di fidelizzazione

Gli scatti di anzianità rappresentano una sorta di sistema di fidelizzazione che le imprese artigiane adottano per trattenere e valorizzare i propri collaboratori. Si tratta di un premio economico che riconosce il valore dell'esperienza acquisita e la continuità del servizio svolto per lo stesso datore di lavoro.

Questo meccanismo incentivante produce un duplice beneficio: da un lato, il lavoratore vede progressivamente aumentare la propria retribuzione in riconoscimento della propria fedeltà aziendale; dall'altro, l'impresa può contare su personale sempre più esperto e motivato, limitando il turnover e preservando il know-how interno.

Gli scatti di anzianità decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si compie il biennio di servizio e, secondo quanto previsto dal Contratto artigianato 2025, non possono essere assorbiti da precedenti o successivi aumenti di merito, garantendo così un incremento netto e duraturo della retribuzione.

Impatto degli scatti di anzianità sulla retribuzione nel contratto artigianato

L'aumento retributivo derivante dagli scatti di anzianità per i dipendenti con Contratto artigianato 2025 varia in base al livello di inquadramento professionale. Poiché lo stipendio base è differenziato secondo la qualifica del lavoratore, anche l'importo degli scatti riflette questa diversificazione, risultando proporzionalmente adeguato alla posizione ricoperta.

La tabella degli scatti di anzianità 2025 per il settore artigiano prevede i seguenti importi:

  • 32,94 euro per lavoratori del 1° Livello (Impiegati tecnici)
  • 29,08 euro per lavoratori del 2° Livello A (Impiegati di concetto)
  • 26,13 euro per lavoratori del 2° Livello B (Impiegati tecnici)
  • 24,29 euro per lavoratori del 3° Livello (Impiegati di concetto, operai specializzati)
  • 21,72 euro per lavoratori del 4° Livello (Impiegati d'ordine, operai specializzati)
  • 20,24 euro per lavoratori del 5° Livello (Impiegati d'ordine, operai qualificati)
  • 18,40 euro per lavoratori del 6° Livello (Operaio comune)

Questi valori, moltiplicati per il numero di scatti maturati (fino a un massimo di cinque), determinano l'incremento complessivo della retribuzione mensile del lavoratore artigiano nel corso della sua carriera presso la stessa azienda.

Calcolo e tempistiche di erogazione degli scatti

Gli scatti di anzianità per i dipendenti con Contratto artigianato 2025 iniziano a decorrere dal primo giorno del mese immediatamente successivo a quello in cui si completa il biennio di anzianità lavorativa. Ad esempio, un lavoratore assunto il 15 marzo 2023 maturerà il primo scatto a partire dal 1° aprile 2025.

È importante sottolineare che, secondo le disposizioni contrattuali, gli scatti non possono essere assorbiti da precedenti o successivi aumenti di merito. Questo significa che l'incremento retributivo derivante dagli scatti di anzianità si somma agli altri elementi della retribuzione, rappresentando un beneficio economico concreto e stabile nel tempo.

Per quanto riguarda il calcolo dell'importo spettante, questo avviene in modo automatico: al raggiungimento del biennio di servizio, il datore di lavoro è tenuto ad aggiungere alla retribuzione mensile l'importo corrispondente al livello di inquadramento del lavoratore, come specificato nella tabella contrattuale.

Esempio pratico di calcolo degli scatti

Per comprendere meglio l'impatto concreto degli scatti di anzianità, consideriamo il caso di un operaio specializzato inquadrato al 4° livello del Contratto artigianato 2025:

  • Dopo 2 anni di servizio: aumento di 21,72 euro mensili (primo scatto)
  • Dopo 4 anni di servizio: aumento complessivo di 43,44 euro mensili (due scatti)
  • Dopo 6 anni di servizio: aumento complessivo di 65,16 euro mensili (tre scatti)
  • Dopo 8 anni di servizio: aumento complessivo di 86,88 euro mensili (quattro scatti)
  • Dopo 10 anni di servizio: aumento complessivo di 108,60 euro mensili (cinque scatti, numero massimo)

Questo incremento progressivo rappresenta un riconoscimento tangibile dell'esperienza acquisita e della fedeltà aziendale del lavoratore artigiano.

Scatti di anzianità per gli apprendisti nel settore artigiano

Una delle novità più significative introdotte con il rinnovo del Contratto artigianato 2025 riguarda gli scatti di anzianità per gli apprendisti. A partire dal 1° gennaio 2025, anche i lavoratori assunti con contratto di apprendistato nel settore artigiano matureranno scatti di anzianità pari a 10 euro, indipendentemente dal livello di inquadramento finale.

Questa importante innovazione contrattuale rappresenta un miglioramento significativo delle condizioni economiche degli apprendisti, che fino ad ora erano esclusi dal sistema degli scatti di anzianità. L'importo di 10 euro maturerà con le stesse modalità previste per i lavoratori qualificati, ovvero ogni due anni di servizio presso la stessa azienda.

Al termine del periodo di apprendistato, con il passaggio alla qualifica, gli importi già maturati a titolo di scatti di anzianità verranno rivalutati sulla base del livello di inquadramento conseguito, garantendo così la continuità del beneficio economico anche nella nuova posizione contrattuale.

Per gli apprendisti già in forza al 1° gennaio 2025, l'anzianità di servizio ai fini della maturazione degli scatti decorrerà dalla medesima data, mentre per le nuove assunzioni la decorrenza sarà dalla data di inizio del rapporto di lavoro.

Differenze tra scatti di anzianità nei vari contratti collettivi

Gli scatti di anzianità rappresentano un istituto contrattuale comune a molti CCNL, ma con differenze significative per quanto riguarda la frequenza, gli importi e il numero massimo di scatti maturabili. Conoscere queste differenze è utile per comprendere meglio il posizionamento del Contratto artigianato 2025 rispetto ad altri settori.

Confronto con il CCNL Commercio

Nel CCNL Commercio, gli scatti di anzianità avvengono ogni tre anni (anziché ogni due come nel settore artigiano) e sono previsti fino a un massimo di dieci scatti nell'arco della carriera lavorativa. Gli importi variano in base al livello di inquadramento, partendo da 19,47 euro per il VII livello fino a 25,46 euro per i Quadri.

Rispetto al Contratto artigianato 2025, il CCNL Commercio prevede quindi una frequenza meno vantaggiosa (triennale anziché biennale), ma un numero maggiore di scatti complessivi (dieci anziché cinque).

Confronto con il CCNL Metalmeccanico

Il CCNL Metalmeccanico prevede, come il Contratto artigianato, scatti biennali di anzianità, ma con importi generalmente più elevati. Gli scatti variano dai 21,59 euro per il livello D1 fino ai 40,96 euro per i livelli più alti (A1 e B3).

Anche in questo caso, il numero massimo di scatti è cinque, per un totale di dieci anni di servizio presso la stessa azienda, allineandosi in questo aspetto al Contratto artigianato 2025.

Normativa e gestione degli scatti di anzianità

La disciplina degli scatti di anzianità nel Contratto artigianato 2025 si inserisce in un quadro normativo più ampio, che comprende sia disposizioni legislative che giurisprudenziali. È importante conoscere questi aspetti per una corretta gestione di questo istituto contrattuale.

Aspetti legislativi e giurisprudenziali

Secondo l'orientamento consolidato della Corte di Cassazione, gli scatti di anzianità rappresentano un elemento essenziale della "giusta retribuzione" tutelata dall'art. 36 della Costituzione, in quanto adeguano il compenso anche in proporzione all'anzianità di servizio acquisita, riconoscendo il miglioramento qualitativo della prestazione nel tempo.

È importante sottolineare che sono nulle le clausole contrattuali che fanno decorrere la maturazione degli scatti al compimento di un'età minima, in quanto considerate in contrasto con i principi costituzionali.

Gestione in caso di assenze e sospensioni

Nel Contratto artigianato 2025, come nella maggior parte dei CCNL, le assenze giustificate (malattia, infortunio, congedi parentali, aspettative) sono computabili ai fini della maturazione degli scatti di anzianità, non richiedendo necessariamente lo svolgimento di attività lavorativa effettiva.

Anche i periodi di sospensione del rapporto di lavoro per cassa integrazione guadagni sono considerati utili ai fini dell'anzianità di servizio e, di conseguenza, per la maturazione degli scatti.

Trattamento in caso di passaggio di livello

In caso di passaggio a un livello superiore, il Contratto artigianato 2025 prevede il ricalcolo del valore degli scatti già maturati in base al nuovo inquadramento. Questo sistema garantisce che il valore economico dell'anzianità acquisita venga preservato e adeguato alla nuova posizione, evitando penalizzazioni in caso di promozione.

In alcuni casi, per evitare che l'assorbimento degli scatti nell'aumento retributivo legato al passaggio di livello possa comportare una diminuzione dello stipendio complessivo, viene riconosciuto un superminimo a compensazione della differenza.

Quando avviene l'aggiunta dell'anzianità al contratto artigianale 2025

L'aggiunta degli scatti di anzianità al Contratto artigianato 2025 segue tempistiche precise e regole ben definite. Come già illustrato, gli scatti maturano ogni due anni di servizio continuativo presso lo stesso datore di lavoro e vengono corrisposti a partire dal primo giorno del mese immediatamente successivo al compimento del biennio.

Per esempio, un lavoratore assunto il 15 maggio 2023 maturerà il diritto al primo scatto di anzianità il 15 maggio 2025, ma l'effettiva erogazione in busta paga avverrà a partire dal 1° giugno 2025.

È importante sottolineare che, secondo le disposizioni contrattuali, gli scatti di anzianità non possono essere assorbiti da precedenti o successivi aumenti di merito. Questo significa che l'incremento retributivo derivante dagli scatti rappresenta un beneficio economico stabile e duraturo per il lavoratore.

Aumenti programmati previsti per il 2025

Oltre agli scatti di anzianità, il Contratto artigianato 2025 prevede aumenti salariali programmati che incrementeranno ulteriormente la retribuzione dei lavoratori del settore. Secondo l'accordo di rinnovo siglato nel novembre 2024, sono previsti i seguenti aumenti:

  • 50 euro a dicembre 2024
  • 25 euro a luglio 2025
  • 25 euro a marzo 2026
  • 20 euro a novembre 2026

Questi aumenti si aggiungono a quelli già erogati come anticipi nel 2023 e 2024 (50 euro a dicembre 2023 e 46 euro ad aprile 2024) e rappresentano un importante adeguamento delle retribuzioni nel settore artigiano.

L'adeguamento salariale complessivo previsto dal nuovo contratto è del 14,8% (equivalente a 216 euro per il IV livello), tutti stabilmente in busta paga e senza una tantum, a dimostrazione della volontà delle parti sociali di garantire incrementi retributivi strutturali e duraturi.

Come verificare gli scatti di anzianità in busta paga

Gli scatti di anzianità devono essere correttamente riportati nella busta paga del lavoratore artigiano. Nella maggior parte dei casi, questi aumenti retributivi sono indicati nella parte alta del cedolino, insieme agli altri elementi fissi della retribuzione come la paga base, l'indennità di contingenza e l'EDR (Elemento Distinto della Retribuzione).

Le denominazioni utilizzate possono variare, ma generalmente si trovano indicati come "scatti di anzianità", "anzianità" o con sigle specifiche come "E.A.R." (Elemento Aggiuntivo della Retribuzione). L'importo sarà quello corrispondente al livello di inquadramento del lavoratore, moltiplicato per il numero di scatti maturati.

È consigliabile verificare periodicamente la corretta applicazione degli scatti di anzianità, controllando che:

  • Gli scatti siano stati riconosciuti a partire dal mese successivo al compimento del biennio di servizio
  • L'importo corrisponda a quello previsto dal Contratto artigianato 2025 per il proprio livello di inquadramento
  • Il numero di scatti riconosciuti sia coerente con l'anzianità di servizio maturata (fino a un massimo di cinque)

In caso di incongruenze o mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, è opportuno segnalare tempestivamente la situazione al datore di lavoro o rivolgersi a un consulente del lavoro o a un'organizzazione sindacale per far valere i propri diritti.

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