Se abbiamo una casa da affittare e stabiliamo come canone di locazione un importo di 600 o 700 euro al mese, il guadagno reale che ne deriverebbe sarebbe varabile a seconda di dove la casa si trova e relative tasse da pagare e redditi imponibili su cui applicare l’Irpef dovuta. Si può, in generale, dire che una casa da 700 euro affittata a Milano prevede un guadagno reale certamente inferiore rispetto ad una casa affittata a 700 euro in un paese di provincia.
Se affitto una casa tra i 600-700 euro quanto guadagno realmente? L’affitto di una casa può risultare decisamente conveniente, considerando che si possono ottenere guadagni, certamente variabili però in base a diversi fattori. La possibilità di ottenere più o meno guadagni per la casa che si dà in affitto dipende da diversi fattori che sono tipologia di contratto che si stipula, costo del canone di locazione che si pattuisce al momento della stipula del contratto, dove si trova la casa che si affitta, spese e tasse previste. Vediamo allora quanto si può guadagnare realmente dall’affitto di una casa di proprietà.
Per riuscire ad ottenere effettivi e convenienti guadagni reali dall’affitto di una casa, considerando ubicazione della stessa ed esigenze, la prima cosa da scegliere con attenzione è la tipologia di contratto da stipulare, a partire dal contratto di affitto a canone libero (il cosiddetto 4+4).
L'importo del canone di locazione stipulando il contratto a canone libero può essere deciso con gli inquilini dal proprietario di casa in base a specifici criteri come zona della città in cui la casa si trova, grandezza e metratura della casa, stato dell'immobile, vicinanza rispetto ai servizi di pubblica utilità, e si tratta della tipologia di contratto generalmente più diffusa.
C’è poi il contratto di affitto a canone concordato (3+2) e in tal caso non è il proprietario che stabilisce l’importo del canone di locazione da far pagare all’inquilino, ma l’importo viene definito sulla base di tabelle territoriali stabilite da ogni singolo Comune.
Il contratto di affitto a canone concordato prevede generalmente un costo di locazione decisamente più basso rispetto a quello per i contratti di locazione a canone libero e diverse agevolazioni fiscali per i proprietari, come riduzione delle tasse sia Irpef, per una quota variabile, che Imu, per cui è previsto uno sconto del 25%.
Considerando poi che una casa affittata è sempre una seconda casa (almeno), bisogna calcolare la tassa di registro del 9%, che può salire tra il 10% e il 22% se la casa viene acquistata da un’impresa per poi essere affittata. Considerando poi le diverse tasse da pagare, è bene stabilire un importo di canone di affitto che sia ‘giusto’ per pagare le dovute tasse e permettere al proprietario anche di guadagnarci.
Se abbiamo una casa da affittare e stabiliamo come canone di affitto un importo di 600 o 700 euro al mese, il guadagno reale che ne deriverebbe sarebbe varabile a seconda di dove la casa si trova e relative tasse da pagare e redditi imponibili su cui applicare l’Irpef dovuta. Si può, in generale, dire che una casa da 700 euro affittata a Milano prevede un guadagno reale certamente inferiore rispetto ad una casa affittata a 700 euro in un paese di provincia.
Affittare una casa a 700 euro al mese, significa avere all’anno 8.400 euro, considerando una casa a Milano, del valore di 150mila euro, il guadagno reale del proprietario di casa si aggira sui circa 6mila euro all’anno, considerando Imu da pagare, nelle due rate di acconto e saldo, rispettivamente, a giugno e dicembre, con le aliquote determinate dal Comune, e imponibile Irpef pari alla somma dei canoni di affitto versati ogni mese.
E’ possibile ottenere un guadagno reale per l’affitto di una casa a 700 euro al mese anche di 7mila euro all’anno, se la casa in affitto non si trova in una grande città ma in un paese si provincia o in un’altra città dove l’aliquota Imu sulla seconda casa è inferiore.