Il calcolo di quanto versare in un fondo pensione dipende dall’importo dello stipendio che si percepisce da quando si aderisce ad un fondo pensione. Se, per esempio, si percepisce uno stipendio da 1.200 euro e si aderisce ad un fondo pensione all’età di 30 anni, si può versare, in generale, anche leggermente meno di chi aderisce ad un fondo pensione all’età di 40-45 anni, per cui avrà meno anni di versamenti da accumulare rispetto ad un 30enne, anche considerando le diverse percentuali di rendimento dei fondi.
Se ho uno stipendio di 1200-1500 euro quanto dovrei versare di fondo pensione? Le leggi pensionistiche di oggi non prospettano la possibilità, per gran parte dei lavoratori di oggi soprattutto giovani, di ottenere in futuro trattamenti pensionistici alti, considerando che si tratta di pensioni che saranno calcolate solo ed esclusivamente con sistema contributivo, vale a dire sulla base dei contributi effettivamente versati, e non più con il più vantaggioso retributivo che invece si basa sulla media delle ultime retribuzioni percepite, solitamente le più alte di fine carriera.
Molti, dunque, sin dall’inizio della loro vita lavorativa, per evitare di avere pensioni minime in futuro, decidono di aderire a fondi pensione, ma spesso ci si pone la domanda di quanto si debba versare in un fondo pensione per riuscire ad avere poi una pensione integrativa di importo tale da consentire di mantenere uno stile di vita dignitoso. Vediamo allora quanto si dovrebbe versare in un fondo pensione per avere una buona pensione finale se si percepire uno stipendio di 1200-1500 euro.
Aderire ad un fondo pensione può rivelarsi una scelta decisamente buona e vantaggiosa per chi inizia a lavorare oggi o ha iniziato a lavorare già qualche anno fa, perché permetterà di aumentare l’importo della pensione finale che, a prescindere dalla Cassa previdenziale di iscrizione, quasi per tutti sarà di importo minimo.
Solo chi oggi versa contributi molto alti, riuscirà ad avere una pensione dignitosa che permette di vivere tranquillamente. Chi decide di aderire alla previdenza complementare, può scegliere di aderire:
Si tratta di forme di previdenza complementare che prevedono:
Quando si aderisce ad un fondo pensione si può scegliere l’importo da versare al mese, o ogni trimestre, o semestralmente, o all’anno. L’importo che viene deciso al momento della stipula del contratto di adesione ad un fondo pensione può tranquillamente cambiare nel corso del tempo in base alle esigenze e alle necessità di chi effettua i versamenti.
Ciò che conviene è, però, versare soldi che permettono effettivamente nel tempo di accumulare una somma tale da poter bene integrare e in maniera vantaggiosa la pensione finale. Certamente il calcolo di quanto versare in un fondo pensione dipende dall’importo dello stipendio che si percepisce da quando si aderisce ad un fondo pensione.
Se, per esempio, si percepisce uno stipendio da 1.200 euro e si aderisce ad un fondo pensione all’età di 30 anni, si può versare, in generale, anche leggermente meno di chi aderisce ad un fondo pensione all’età di 40-45 anni, per cui avrà meno anni di versamenti da accumulare rispetto ad un 30enne, anche considerando le diverse percentuali di rendimento dei fondi.
Chi ha uno stipendio di 1.500 euro, per aggiungere per esempio un importo di 300 euro alla pensione finale deve versare circa il 20% del proprio stipendio mensile per almeno 30-35 anni, il che significa iniziare a versare da subito i soldi in un fondo pensione.
Se si inizia a versare in un fondo pensione più tardi, per esempio all’età di 40-45 anni, considerando la percentuale di rendimento del fondo e gli anni contributivi, si deve versare di più per riuscire ad ottenere una effettiva integrazione sulla propria pensione finale.
Ciò significa, dunque, che la percentuale di reddito da versare nel fondo pensione può aumentare o ridursi in base al rendimento del fondo e al tempo di adesione ad un fondo pensione, se all'inizio della propria carriera lavorativa avendo la possibilità di versare meno ma ottenere tanto considerando i tanti anni di versamento dei soldi in un fondo pensione, perché maggiore è la durata del contratto (che per ogni fondo pensione coincide con il raggiungimento dei requisiti per la pensione) e maggior è l'importo della rendita da raggiungere.