Le telecamere in azienda possono essere installate solamente per la tutela del patrimonio aziendale, per la sicurezza del lavoro e per esigenze organizzative e produttive. In tutti i casi, il datore di lavoro può conservare le immagini fino a 24 ore dalla rilevazione, deve nominare il responsabile della gestione dei dati e deve comunicare la presenza delle telecamere ai dipendenti.
C'è lo Statuto del lavoratore a disciplinare l'uso delle telecamere in azienda per controllare i dipendenti. Risale al 1970, ma nel tempo la tecnologia è cambiata e si è evoluta. Le leggi relative alla videosorveglianza riconoscono che le aziende hanno il diritto di proteggere i propri interessi.
Ma quali sono gli interessi che si possono tutelare con questo strumento? Quali sono i limiti e le regole da rispettare? Le telecamere a circuito chiuso sono state impiegate in una gamma molto diversificata di ambienti di lavoro, dai piccoli uffici ai grandi stabilimenti industriali. E le ragioni sono state molte volte più specifiche rispetto alla semplice sicurezza fino ad arrivare al controllo dell'attività del lavoratore. Ma è lecito oppure è vietato?
In ogni caso le telecamere a circuito chiuso possono anche essere un efficace deterrente contro atti vandalici e furti di proprietà. E possono anche aiutare a migliorare l'efficienza sul posto di lavoro. Le telecamere possono fornire informazioni importanti sul modo in cui vengono utilizzate le risorse aziendali.
Possono offrire metriche utili su problemi come aree sovraffollate o operazioni logistiche o di manutenzione inefficienti, fornendo alla direzione il tipo di dati di cui ha bisogno per ottimizzare le operazioni quotidiane. Spesso vengono violati inconsapevolmente e un feedback immediato su qualsiasi violazione è l'unico modo per garantire che un errore momentaneo non diventi la regola, piuttosto che l'eccezione. Vediamo quindi
Senza dubbio una sorveglianza eccessivamente intrusiva, senza sicurezza o a scopo aziendale rappresenta una violazione dei diritti del lavoratore.
Un contratto di lavoro si base anche implicitamente su fiducia e riservatezza. Un datore di lavoro e i suoi dipendenti fanno affidamento l'uno sull'altro per essere onesti e rispettosi e non devono comportarsi in modo tale da danneggiare questo rapporto reciproco. Il monitoraggio irragionevole e ingiustificato del luogo di lavoro è una violazione diretta di questo termine, in altre parole è illegale di per sé.
Le telecamere in azienda possono quindi essere installate solamente per la tutela del patrimonio aziendale, per la sicurezza del lavoro e per esigenze organizzative e produttive. In tutti i casi, il datore di lavoro può conservare le immagini fino a 24 ore dalla rilevazione, deve nominare il responsabile della gestione dei dati e deve comunicare la presenza delle telecamere ai dipendenti.
L'uso della telecamere sul posto di lavoro è regolato da un'ampia legislazione sulla privacy e sulla protezione dei dati che mira a garantire che il rispetto dei diritti umani fondamentali alla privacy e della dignità, indipendentemente dall'occupazione e dallo status.
Le telecamere di sorveglianza possono essere installate nei locali di un'azienda, ma solo per scopi legittimi e giustificabili e previa adeguata informazione e pubblicità interna. Alcuni diritti, come il diritto di accedere ai filmati, sono concessi per legge a tutti i dipendenti.
In nessuna circostanza un'azienda può monitorare i propri dipendenti a loro insaputa, anche se ha seri sospetti che i dipendenti stiano violando la legge.
L'azienda deve redigere e rendere disponibile una policy scritta che delinea in modo chiaro e completo in che modo avvengono eventuali controlli, qual è la portata e lo scopo di qualsiasi sorveglianza condotta, in modo permanente o occasionale, quali sono i diritti e gli obblighi che l'azienda e i dipendenti hanno in relazione all'uso delle immagini riprese sul luogo di lavoro.
Occorre insomma mantenere la trasparenza sulle misure di sorveglianza e sulle finalità. In pratica significa anche apporre cartelli dove necessario ed 'essere proattivi nell'informare i dipendenti sui loro diritti e sulla privacy.