Trasportare biciclette sull'auto, sì o no? La risposta è doppiamente affermativa sia perché le norme contenute nel Codice della strada lo consentono e prevedono disposizioni ben precise da rispettare.
E in secondo battuta perché sono lontani i tempi in cui le auto non consentivano di caricare una o più due ruote e costringevano a smontare la bicicletta (se possibile) e farla salire a bordo.
Anzi, proprio quest'ultima è una delle operazioni più sconsigliate per via delle possibili conseguenze in caso di incidente e sia per i danni interni che potrebbe provocare. Vediamo allora tutte le soluzioni possibili per trasportare la bicicletta che sono tre: sul tetto, all'interno e come rimorchio.
Ma come abbiamo accennato, non perdiamo di vista il Codice della strada 2022 perché contiene l'elenco delle regole da seguire per evitare di incorrere in multe per trasporto irregolare.
Non dimentichiamo infatti che le biciclette sono mezzi ingombranti e come tali necessitano di particolare attenzione, anche per scongiurare pericolose conseguenze per altri automobilisti e pedoni. Vediamo quindi
Come vedremo nel dettaglio nel paragrafo successivo, le biciclette possono essere trasportate sul tetto o sul retro dell'auto proprio per evitare di farle salire a bordo con il rischio di danneggiare gli interni.
Il Codice della strada lo permette solo a determinate condizioni. In prima battuta il portabici non deve compromettere la visibilità del guidatore e l'equilibrio dei veicolo.
Quindi bisogna stare meticolosamente attenti alle sporgenze: quella longitudinale va segnalata attraverso pannelli retroriflettenti, quella laterale non può superare i 30 centimetri dalle luci di posizione, quella davanti non può superare la sagoma dell'auto, quella posteriore non può andare oltre i tre decimi della lunghezza del veicolo.
Ed essendo considerato un carico, il portabici non deve mai oscurare luci e targa che devono rimanere sempre perfettamente visibili. Come spiegato, si tratta di regole da seguire alla perfezione poiché la trasgressione si paga a caro prezzo: 85 euro di multa e decurtazione di 3 punti dalla patente.
Il sistema più classico per il trasporto delle biciclette è quello della collocazione sul tetto dell'auto. Il vantaggio strategico è presto detto: la possibilità di fruire di uno spazio maggiore all'interno dell'auto, associato al caricamento di un numero maggiore di biciclette.
Il terzo vantaggio da non sottovalutare è il trasporto in sicurezza ovvero senza che sia compromessa la visibilità del conducente.
Sull'altra faccia della medaglia occorre però mettere in conto una peggiore aerodinamica del veicolo per via dell'aumento del coefficiente di resistenza che comporta un'attenzione supplementare alla guida da parte del conducente. E allo stesso tempo le operazione di montaggio e smontaggio non sono affatto secondarie e richiedono un certo impegno.
Attenzione: quando una bicicletta è trasportata sul tetto dell'auto, occorre tenere conto dell'aumento di altezza del veicolo, specialmente quando si passa sotto un ponte o all'interno di uno spazio stretto.
L'alternativa, peraltro molto utilizzata, è quella di agganciare le biciclette al rimorchio posteriore delle auto ovvero al gancio di traino.
La facilità è ancora maggiore se si pensa che alcune auto permettono anche di aprire il portellone posteriore, operazione altrimenti impossibile da effettuare senza lo smontaggio delle biciclette. Come abbiamo visto in relazione alla disposizioni contenute nel Codice della strada, bisogna prestare molta attenzione alla sicurezza e dunque all'installazione di luci ausiliarie nella parte posteriore.
Ecco infine il trasporto delle due ruote all'interno dell'auto grazie agli appositi portabiciclette. Sebbene siano adatti alle dimensioni, possono ostacolare la visibilità.