Nel 2025 l’acquisto di un'abitazione continua a rappresentare una delle principali ambizioni per molte famiglie italiane, in un contesto caratterizzato da tassi di interesse ancora elevati e da un mercato immobiliare in costante evoluzione. Per favorire l’accesso alla proprietà, lo Stato ha confermato una serie di agevolazioni fiscali e aiuti mirati per chi intende acquistare casa nell’anno in corso, integrando rilevanti novità rispetto al passato.
Le principali agevolazioni fiscali per comprare casa nel 2025
Per affrontare l’acquisto di una casa con un sostegno concreto sul piano fiscale, il 2025 mantiene e aggiorna i seguenti strumenti:
- Bonus Prima Casa: consente riduzioni su imposte indirette quali IVA, imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale, a patto di rispettare requisiti sia sull’acquirente che sull’immobile;
- Mutui agevolati per giovani under 36: la garanzia statale sugli importi fino all’80% del valore dell’immobile;
- Sismabonus: detrazioni per l’acquisto di immobili in zona sismica o per interventi sulla sicurezza strutturale;
- Ecobonus e Bonus ristrutturazioni: detrazioni per efficientamento energetico e recupero edilizio;
- Bonus mobili ed elettrodomestici: detrazione del 50% per acquisti legati a ristrutturazioni.
Agevolazioni “Prima Casa” 2025, requisiti e regole aggiornate
Il Bonus Prima Casa resta una delle agevolazioni di maggior rilievo per chi acquista un’abitazione principale. L’acquirente beneficia di imposta di registro al 2% (minimo 1.000 euro) sul valore catastale se l’acquisto è da privato o impresa in esenzione IVA. Acquistando da un’impresa soggetta a IVA, questa si applica al 4%, con imposte catastali e ipotecarie fisse (200 euro ciascuna). L’agevolazione si estende a una pertinenza per ciascuna delle categorie C/2, C/6 e C/7.
I requisiti principali sono:
- L’immobile deve appartenere a categorie catastali agevolabili (A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11);
- L’acquirente non deve possedere altri immobili acquistati con i benefici prima casa, salvo impegno a vendere il precedente entro 2 anni (termine aggiornato per il 2025);
- Residenza nel Comune dell’immobile o trasferimento entro 18 mesi dall’acquisto, con eccezioni per specifiche situazioni lavorative o per cittadini residenti all’estero;
- L’obbligo di non rivendere l’immobile entro 5 anni, salvo riacquisto di altra “prima casa”;
- Detrazione IRPEF al 19% degli interessi pagati sul mutuo ipotecario, fino a 4.000 euro di spesa annua.
Nel caso di doppio possesso, la mancata vendita dell’immobile precedentemente acquistato con agevolazioni comporta la decadenza dal beneficio, il pagamento delle maggiori imposte e una sanzione amministrativa del 30%.
Condizioni specifiche e categorie di immobili esclusi
Le agevolazioni non si applicano all’acquisto di immobili di categoria A/1, A/8 e A/9 (abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi di pregio storico).
Ai fini della fruizione va inoltre considerato il sistema del "prezzo-valore" che permette di calcolare le imposte sulla base del valore catastale dell’immobile, producendo un abbattimento degli onorari notarili e dei rischi di accertamento fiscale.
Bonus mutui giovani under 36, requisiti e durata
Il Bonus mutui giovani under 36 è stato prorogato fino al 31 dicembre 2027, pur con modifiche sostanziali rispetto agli anni precedenti. Dal 2025 le “agevolazioni potenziate” sono state eliminate, ma resta operativo il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa Consap che copre fino all’80% della quota capitale del mutuo richiesta per l’acquisto della prima abitazione.
- Beneficiari: giovani con non più di 35 anni e ISEE sotto 40.000 euro annui, includendo giovani coppie, nuclei monogenitoriali con figli minori, residenti in case popolari e addetti con contratto di lavoro atipico;
- Garanzia statale sull’80% dell’importo richiesto;
- Esenzione da imposta di registro, ipotecaria e catastale per rogitati entro scadenza prevista dalle norme transitorie (non rinnovabili per nuovi contratti dal 2025);
- Necessità di presentare una domanda specifica tramite banca aderente al Fondo Consap.
Bonus ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus: detrazioni e condizioni 2025
Le principali detrazioni fiscali per interventi su immobili residenziali sono state tutte prorogate alla fine del 2025, con revisioni nelle aliquote e negli importi detraibili.
- Bonus ristrutturazioni: detrazione del 50% per l’abitazione principale (tetto di spesa 96.000 euro), 36% per seconde case e altre tipologie di immobili (48.000 euro);
- Ecobonus: detrazione dal 50% per interventi di efficientamento energetico sulla prima casa, aliquota ridotta al 36% per altri immobili;
- Sismabonus: detrazione dal 50% all’80% per interventi di adeguamento sismico e acquisto di case antisismiche in zone 1, 2 o 3, con aliquote progressive in base alla riduzione della classe di rischio e fino a un massimo di 96.000 euro.
- Bonus mobili ed elettrodomestici: detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro per arredi e grandi elettrodomestici acquistati in caso di ristrutturazione.
Questi bonus sono accessibili solo tramite detrazione fiscale diretta, salvo alcune limitate eccezioni per il bonus barriere architettoniche.
Gestione delle pratiche, tempistiche e fascicolo elettronico
Per tutti gli interventi che danno diritto a detrazioni superiori al 50%, la legge impone la presentazione dell’attestazione di conformità urbanistico-catastale e, dal 1° luglio 2025, l’adozione obbligatoria del Fascicolo Elettronico dell’Edificio.
Pagamenti e lavori devono essere documentati attraverso bonifici “parlanti” e conservazione di tutta la documentazione necessaria: fatture, dichiarazioni tecniche, documenti catastali, ricevute fiscali.
Agevolazioni e bonus non più disponibili o ridotti dal 2025
Alla luce della riforma della disciplina degli incentivi casa, dal 2025 risultano eliminati diversi benefici:
- Bonus Verde non più rinnovato;
- Bonus facciate e bonus colonnine di ricarica per veicoli elettrici terminati con il 2024;
- Superbonus 110% ulteriormente ridimensionato: si applica solo in casi eccezionali e con aliquota abbassata al 65% per la maggior parte delle situazioni (per approfondimenti: Cosa succede al Superbonus 110% casa nel 2024).
Vengono mantenute vie preferenziali per le prime case e per i nuclei familiari più fragili, mentre sono ridotte o cancellate gran parte delle scontistiche su lavori di minore impatto energetico o estetico.
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