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Cosa succede al superbonus 110% casa nel 2024 sia per chi lo ha già o chi vorrebbe farne domanda (e alternative)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
cambia superbonus 110

Stop al superbonus 110% casa nel 2024, cosa cambia, per chi e come: ecco quali sono le misure alternative disponibili

Cosa succede al superbonus 110% casa nel 2024 sia per chi lo ha già o chi vorrebbe farne domanda (e alternative valide ufficiali)? Il superbonus 110% con sconto in fattura e cessione del credito dal 2024 viene cancellato e per i condomini l'agevolazione scenderà al 70%, mentre per villette e unifamiliari sarà cancellato, anche nella versione limitata ai soli redditi più bassi prevista per il 2023 e per chi non finisce i lavori in casa singola o condominio entro il 31 dicembre 2023 resterà solo la possibilità della detrazione. Vediamo allora di seguito cosa accade nel dettaglio al superbonus 110% casa nel 2024.

  • Cosa succede al superbonus 110% casa nel 2024 sia per chi lo ha già o chi vorrebbe farne domanda
  • Quali sono le alternative valide ufficiali al superbonus 110% casa nel 2024


Cosa succede al superbonus 110% casa nel 2024 sia per chi lo ha già o chi vorrebbe farne domanda

Il superbonus fino al 2022 prevedeva una detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute per interventi specifici volti a raggiungere una maggiore efficienza energetica e alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Poi nel 2023 la detrazione è stata ridotta dal 110% al 90% e per chi vorrebbe farne domanda non è più possibile usufruirne in misura anche ridotta al 90% nel 2024 perché la percentuale si riduce ancora nel 2024 al 70%. 

Per chi ha già il superbonus 110% casa nel 2024 per mantenere l’agevolazione deve rispettare specifici requisiti: se, infatti, i lavori in casa singola o condominio non si finiscono entro il 2023 non si può più usufruire di sconti in fattura e cessioni del credito ma solo della detrazione diretta in dieci anni né si può più usufruire delle attuali aliquote previste per il superbonus.

Per usufruire del superbonus 110%-90%, bisogna terminare i lavori entro la fine del 2023 o una determinata percentuale di lavoro. Per esempio, se un condominio entro il 31 dicembre effettua i primi due Sal (stato avanzamento lavori) e effettua cessioni per il 60%, per terminare i lavori entro fine 2023 beneficiando pienamente del superbonus dovrebbe versare il rimanente 40% entro il 31 dicembre facendo un atto di fede nei confronti del costruttore o, in alternativa, versare il 40% gradualmente fino a fine lavori, ma in questo caso perderebbbe l’agevolazione al 110% che si ridurrebbe al 70%.

Quali sono le alternative valide ufficiali al superbonus 110% casa nel 2024

Con la cancellazione del superbonus 110% ci si chiede quali sono e se ci sono alternative valide simili nel 2024. E la risposta è affermativa: sono, in particolare, due le alternative possibili nel 2024 al superbonus 110% e si tratta del nuovo bonus casa 90% e dell’ecobonus sociale 100%, che prevede una copertura totale di specifici lavori che si effettuano in casa.

Partendo dal nuovo bonus casa 90%, si tratta di un finanziamento a fondo perduto che può essere richiesto da chi effettua solo lavori di:

  • miglioramento dell'efficienza energetica;
  • installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • legati al bonus sismico;
  • di recupero patrimonio edilizio, efficienza energetica (Ecobonus);
  • legati al bonus facciate.
L’importo del contributo richiesto èd pari al 10% delle spese agevolabili sostenute dal richiedente fino ad un massimo di 9.600 euro e i requisiti da soddisfare sono nel dettaglio i seguenti:
avere un reddito di riferimento per l’anno di imposta 2022 entro i 15mila euro;
aver sostenuto tra il primo gennaio 2023 e il 31 ottobre 2023 le spese relative agli interventi edilizi previsti detraibili dall’Irpef con percentuale del 90%;
essere titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull'unità immobiliare oggetto di interventi. 

Dal 2023, dunque, i condomìni e i proprietari di case, villette e unità immobiliari usate come prima casa e con un reddito al di sotto dei 15 mila euro possono beneficiare del nuovo bonus al 90% invece del superbonus 110%. 

Altra alternativa al superbonus 110% disponibile nel 2024 è il nuovo ecobonus sociale al 100%, valido per chi effettua lavori di ristrutturazione di case necessari per raggiungere un maggiore efficientamento energetico degli immobili. 

Il nuovo bonus (già ufficiale e per cui si attende solo il decreto attuativo) vale solo per gli interventi di ristrutturazione di condomini, edifici monofamiliari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, case popolari, ma anche associazioni sportive, club amatoriali e destinato non a tutti coloro che effettuano lavori di efficientamento energetico ma solo a specifiche categorie di persone che sono: 

  • giovani;
  • coloro che hanno redditi bassi;
  • famiglie a rischio povertà energetica.
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