Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, un condominio può chiedere di annullare un’assemblea condominiale quando emergono vizi formali e sostanziali.
Quali sono i motivi per cui un condomino può chiedere l’annullamento dell’assemblea condominiale? Vivere in condominio prevede diverse regole da seguire da parte di tutti i condomini che hanno anche dei diritti che possono esercitare in qualsiasi momento.
Tra questi sussiste anche quello di chiedere l’annullamento di un’assemblea condominiale al verificarsi di specifici casi e situazioni. Vediamo quali sono nel dettaglio.
La normativa in vigore è decisamente chiara sui motivi per cui un condomino può liberamente chiedere l’annullamento di un’assemblea condominiale.
Riguardano principalmente problemi di forma e vizi, come:
Un condomino può chiedere e ottenere l’annullamento di un’assemblea condominiale anche quando riporta una decisione vincolante per tutti senza il consenso della maggioranza, considerando che la legge stabilisce le delibere delle assemblee di condominio sono valide solo se sussiste e si rispetta il principio della maggioranza.
La Corte di Cassazione è intervenuta sui motivi per cui un condomino può chiedere l’annullamento di un’assemblea condominiale.
Si tratta, principalmente, delle decisioni relative ai diritti individuali, o a comportamenti illeciti, o, ancora, nel caso di delibere approvate su materie che non le competono.
Per esempio, se si decide che il condomino deve pagare le spese eseguite da un fornitore in nero, lo stesso condominio può chiedere l’annullamento della decisione.
Sulla possibilità di richiesta di annullamento di un'assemblea condominiale, con una recente sentenza, il Tribunale di Monza ha chiarito che l'amministratore di condominio deve convocarla esclusivamente con le modalità previste dalla legge.
In particolare, l'avviso può essere presentato solo tramite raccomandata, PEC, fax o consegna diretta a mano. Non è possibile convocare l’assemblea in altre modalità, come e-mail, sms, tramite whatsapp o messaggi in cassetta postale.
Non sono, infatti, riconosciuti validi sul piano legale e spetta sempre all’amministratore dimostrare che la convocazione è stata regolarmente notificata ai condomini.
Dopo la riforma del condominio, se l’assemblea si vuole fare in streaming, l’avviso deve riportare che si terrà tramite lo strumento telematico e la piattaforma elettronica sulla quale si terrà la riunione, riportando anche il link per accedervi, l’ora e la data della stessa.