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Un condominio può negare l'apertura di un’attività commerciale o professionale o è illegale

Quali sono i casi in cui un condominio può vietare di aprire un’attività commerciale o professionale al proprio interno e le condizioni previste

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Un condominio può negare l'apertura di un’attività commerciale o professionale?

La risposta è affermativa. Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, un condominio può negare l'apertura di attività o professionali internamente ma non sempre e a specifiche condizioni.

Un condominio può negare l'apertura di un’attività commerciale o professionale? La vita in un condominio presuppone il rispetto di specifiche regole da parte di tutti e non è sempre facile seguirle. 

Ci sono sempre condomini poco diligenti e altri che trasgrediscono spesso quanto indicato dalle norme condominiali. In questo articolo ci occupiamo specificatamente della possibilità, o meno, di aprire attività commerciarli o professionali in condominio.

  • Un condominio può vietare l'apertura di un’attività commerciale o professionale o è illegale
  • Le condizioni per negare l’avvio di attività e possibili differenze

Un condominio può vietare l'apertura di un’attività commerciale o professionale o è illegale

Stando a quanto previsto dalla normativa vigente, un condominio può negare l'apertura di attività o professionali internamente ma non sempre.

Per confermare il divieto è necessario che la relativa clausola sia inserita nel regolamento condominiale e così facendo si possono bloccare e vietare tutte le attività rumorose, poco decorose, o specifiche attività commerciali e non solo.

Le condizioni per negare l’avvio di attività e possibili differenze

Il regolamento condominiale può, quindi, imporre che le singole unità siano destinate solo a civile abitazione, ma, perchè ciò avvenga, la clausola di divieto deve essere approvata all’unanimità da tutti i condomini e non solo da quelli presenti in assemblea.

Precisiamo che il divieto di attività commerciali o professionali in condominio può interessare solo i nuovi avvii, perché, per legge, anche se esiste il divieto di attività rumorose non è possibile chiedere automaticamente, per esempio, la chiusura di un bed and breakfast o di un negozio situato già al piano terra di un condominio.

In questi casi, è necessario presentare apposita richiesta di chiusura dell’attività, documentandone i motivi: si devono quindi fornire prove dell’effettiva e concreta messa in pericolo della tranquillità e sicurezza dei condomini all’interno degli spazi comuni a causa dell’attività in questione.

Stesso discorso vale se in condominio sono, per esempio, presenti studi medici, o di commercialisti, o notaio, da cui c’è un continuo entra ed esci di persone. 

Senza tali prove, non ci si può opporre in alcun modo ad attività che sono già avviate in condominio.

Dunque, chiunque acquista o affitta un appartamento in condominio, può svolgere al suo interno qualunque tipo di attività commerciale o professionale, a meno che non vi siano dei divieti scritti ed espliciti contenuti nel regolamento condominiale.

Il regolamento potrebbe, però, stabilire il divieto assoluto di adibire un appartamento ad attività commerciale di qualunque tipo o contenere, invece, solo clausole che vietano, genericamente, attività rumorose o specifiche attività commerciali.

Per esempio, potrebbe essere concesso l’avvio di uno studio d’architettura, e a condizione che si rispettano i requisiti tecnici, urbanistici e legali previsti, ma non quello di un salone di bellezza, o di una attività di ristorazione.