chi come pensione prima cinque anni decreto
Cosa prevede il nuovo Decreto Lavoro di aprile per pensioni anticipate fino a 5 anni: chi potrà usufruirne e come. Nuove regole in arrivo
Chi, quando e come potrà andare in pensione prima di 5 anni o lavorare da subito meno con decreto lavoro Aprile? Il nuovo Decreto Lavoro di aprile, atteso in Consiglio dei Ministri, prevede, tra le diverse misure annunciate, anche la proroga del contratto di espansione come scivolo pensionistico per anticipare l’uscita dal lavoro ma solo di determinate categorie di lavoratori.
Si tratta di una proroga estesa fino al 2025 e che permetterà ancora alle aziende di avviare una procedura di consultazione per stipulare il contratto di espansione con il ministero del Lavoro e con le sigle sindacali più rappresentative (o con le Rsa o Rsu). Vediamo di seguito chi e quando potrà andare in pensione prima con il contratto di espansione.
Il contratto di espansione per la pensione anticipata di alcune categorie di lavoratori per uscire prima dal lavoro fino a 5 anni rispetto ai normali requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi) vale per aziende che abbiano 50 dipendenti o reti di imprese che hanno tale soglia dimensionale.
Fino al 2025, sarà, dunque, ancora possibile definire percorsi di prepensionamento con contratto di espansione per i lavoratori che si trovino a non più di sessanta mesi dalla prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia o della pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi, un anno in meno per le donne).
Possono andare in pensione anticipata con contratto di espansione 2023 i lavoratori di specifiche aziende che soddisfino i seguenti requisiti:
Per ogni lavoratore, la percentuale di riduzione complessiva dell’orario di lavoro può essere concordata anche fino al 100% nell’arco dell’intero periodo per il quale il contratto di espansione è stipulato.
La domanda per beneficiare del contratto di espansione per andare in pensione prima deve essere presentata all’Inps da parte dall’azienda previo accordo tra sindacati e Ministero del Lavoro sul piano di riorganizzazione aziendale ed esodo di lavoratori vicini alla pensione e conseguente assunzione di nuovi giovani.
In particolare, i datori di lavoro devono trasmettere alla struttura Inps di competenza territoriale la copia del contratto di espansione sottoscritto presso il Ministero del Lavoro e il modulo di Richiesta di accreditamento e variazione dell’indennità mensile, accompagnata dalla domanda di autorizzazione all’accesso al PRATd (Portale delle prestazioni atipiche) per la gestione del piano di uscita anticipata, indicando in esso il personale o il delegato individuato dall’azienda per procedere all’operazione.
Il datore di lavoro ha anche l’obbligo di fare una fideiussione bancaria e di un versamento mensile all'Inps come garanzia di erogazione dell'indennizzo di accompagnamento alla pensione e di versamento della contribuzione figurativa. La procedura di accreditamento con Inps e di invio degli elenchi dei dipendenti aderenti è telematica.
Dopodichhè lo stesso Inps procede a verifiche e controlli della realtà aziendale per cui è stato chiesto l’esodo di alcuni lavoratori. La verifica dei requisiti che riguardano la dimensione aziendale del datore di lavoro che fa richiesta di contratto di espansione riguarda tutti i dipendenti della stessa azienda e anche di aziende diverse nel caso in cui si tratti di aggregazione di imprese impegnate negli stessi servizi e con un unico obiettivo produttivo.
Ottenuto il via libera dall’Inps per la richiesta del contratto di espansione, l’azienda può presentare la domanda vera e propria almeno 90 giorni prima dell’avvio della prestazione per il primo lavoratore che rientra nel piano di esodo e che riceverà l’accompagnamento alla pensione.
Il lavoratore che va in pensione anticipata con il contratto di espansione percepisce come scivolo di accompagnamento alla pensione finale una indennità mensile pari al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro e la prestazione viene erogata per 13 mensilità.