L'attuale importo del canone Rai ammonta a 90 euro ed è suddiviso in rate all'interno della bolletta elettrica. Ma quali sono le modifiche allo studio?
Il canone Rai resta un argomento di discussione tra gli italiani. Al fine di contrastare l'evasione, è stato ideato il sistema di includere il canone Rai direttamente nella bolletta energetica degli utenti. Ma recentemente sono emerse voci riguardanti un possibile incremento dell'importo del canone Rai, con proiezioni che suggeriscono un aumento fino a 300 euro. Approfondiamo questa notizia per verificarne l'attendibilità e l'eventuale impatto sulle tasche dei cittadini:
Dal 2016, questa cifra viene pagata congiuntamente alla tariffa per il consumo elettrico, con una riduzione di 10 euro rispetto all'importo iniziale di 100 euro. Sta ora circolando la voce di un possibile aumento del canone Rai nel 2023 fino a 300 euro, un importo oltre tre volte superiore all'attuale, sebbene tali speculazioni siano da considerarsi infondate.
L'Unione europea ha sollevato la questione dell'inclusione del canone Rai nella bolletta elettrica, sottolineando che i fornitori di energia non dovrebbero riscuotere importi non direttamente correlati al loro settore. I pratica un consumatore non dovrebbe essere obbligato a pagare due servizi distinti all'interno della stessa fattura. Il direttore generale della Rai ha recentemente sottolineato la necessità di un aumento del canone Rai.
L'importo di 300 euro, proposto da alcune voci, sembra derivare da un confronto con i canoni televisivi applicati in altre nazioni europee che altrove, come da sempre, sono mediamente più alti.
La questione del canone Rai rimane ancora aperta e distante da una risoluzione definitiva. Il vicepremier Matteo Salvini, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha avanzato una proposta di riforma del sistema di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. Ha sottolineato l'importanza di una profonda revisione delle attuali modalità di finanziamento e dei costi associati al servizio.
Salvini ritiene cruciale una ristrutturazione dell'organizzazione interna della Rai, volta a migliorare l'efficienza operativa e a ridurre i costi complessivi. Tra le sue proposte, c'è l'eliminazione del canone Rai dalla bolletta elettrica, con l'obiettivo di ridurre o abolire gradualmente questo onere, seguendo l'esempio di altri paesi europei.
Seguendo questa direzione, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha avanzato la proposta di introdurre un nuovo meccanismo di finanziamento per il servizio pubblico radiotelevisivo italiano a partire dall'anno prossimo. Questa iniziativa ha come obiettivo principale l'eliminazione del canone Rai dalla bolletta della luce. Una modifica che, almeno in teoria, potrebbe trovare spazio anche nella prossima manovra finanziria.
In questo contresto, alcune categorie di utenti continueranno a beneficiare dell'esenzione dal pagamento del canone Rai, seguendo le modalità finora adottate. Questi includono il personale militare delle Forze Armate Italiane, se impiegati in strutture come ospedali militari, case del soldato o sale convegni militari.
Sono esentati dal pagamento del canone Rai il personale straniero appartenente alle Forze Nato, gli agenti diplomatici e consolari stranieri operanti in Italia, a condizione che siano applicate misure equivalenti a quelle riservate ai cittadini italiani, nonché le imprese specializzate nella riparazione o commercializzazione di apparecchiature di ricezione radio-televisiva.