In Italia, l’accesso ai farmaci rappresenta una delle sfide più delicate per le fasce economicamente vulnerabili. La cosiddetta "povertà sanitaria" non si limita solo all’impossibilità di sostenere spese mediche straordinarie, ma porta spesso centinaia di migliaia di persone a dover rinunciare anche alle cure più basilari.
Secondo le più recenti indagini, sono sempre più coloro che rinunciano a visite, terapie o medicine per motivi di reddito: una vera emergenza sociale che coinvolge non solo i cosiddetti "poveri assoluti" ma anche famiglie normalmente autosufficienti colpite da crisi e imprevisti. Per garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, il Servizio Sanitario Nazionale ha previsto una serie di strumenti, ma non sempre questi bastano a coprire tutte le necessità.
Medicinali gratuiti tramite esenzione dal ticket sanitario: chi ne ha diritto e come funziona
Il sistema sanitario italiano prevede esenzioni specifiche dal pagamento del ticket sui farmaci per determinati cittadini in condizioni di fragilità economica o di salute. In particolare, i medicinali cosiddetti “di fascia A”, quelli rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e considerati essenziali, sono spesso accessibili gratuitamente, salvo eventuali quote di partecipazione (ticket) imposte dalle Regioni.
Per usufruire della gratuità, occorre presentare la ricetta medica elettronica e, in caso di diritto all’esenzione, il relativo certificato. Le principali categorie con diritto ad esenzione sono individuate dalla normativa vigente (DPCM 12 gennaio 2017) e comprendono:
- Chi possiede una diagnosi di patologia cronica, rara o invalidante
- Persone riconosciute invalidi civili, di guerra o del lavoro
- Cittadini in particolari condizioni di disagio economico (ad esempio, disoccupati, pensionati al minimo, minori di sei anni, over 65 con ISEE basso).
Il meccanismo dell’esenzione non è sempre automatico: se il nominativo non compare negli elenchi regionali, è necessario presentare un’autocertificazione. È fondamentale ricordare che
non tutti i farmaci sono coperti dall’esenzione: la gratuità riguarda solo i medicinali strettamente correlati alla patologia, indicati dal medico sulla prescrizione e per i quali la normativa prevede il rimborso.
Esenzioni per patologie croniche, rare e invalidità
Le esenzioni per patologie croniche, rare e invalidità costituiscono una delle principali forme di tutela per i cittadini più fragili. Per le persone affette da gravi malattie, la legge riconosce l’accesso gratuito alle cure essenziali, sia in termini di farmaci che di prestazioni specialistiche correlate.
- Patologie croniche: come diabete, sclerosi multipla, ipertensione grave, malattie cardiovascolari. L’esenzione riguarda le terapie indispensabili per la gestione della malattia, monitoraggio e prevenzione delle complicanze, ma non farmaci non correlati.
- Patologie rare: In questi casi, viene garantito l’accesso gratuito ai trattamenti specifici e, in alcune Regioni, persino a prodotti non classificati come farmaci utilizzando fondi regionali, in considerazione della particolare rarità e dell’onerosità dei trattamenti.
- Invalidità: Per invalidità civile riconosciuta superiore al 67%, si ha diritto all’esenzione totale o parziale del ticket su farmaci e prestazioni correlate. Per invalidità al 100%, l’esenzione è totale anche sui medicinali. Oltre agli invalidi civili, le esenzioni coprono categorie come ciechi, sordomuti, infortunati sul lavoro, invalidi di guerra, vittime del dovere e del terrorismo, con modalità specifiche a seconda del grado e della causa dell’invalidità.
L’
attestato di esenzione ha durata variabile in base alla condizione clinica e deve essere richiesto presso la propria ASL di residenza allegando la documentazione clinica e amministrativa prevista dalla normativa vigente.
Esenzione per reddito: limiti, autocertificazione e procedure regionali
L’esenzione dal ticket può essere richiesta anche per ragioni di reddito, a tutela di famiglie a basso tenore economico. Le principali categorie previste sono:
- Bambini sotto i 6 anni e over 65 con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro (codice E01)
- Disoccupati e familiari a carico con reddito inferiore a 8.263,31 euro (incrementato se presente coniuge e per ogni figlio a carico, codice E02)
- Titolari di pensione sociale (E03) e di pensione al minimo (E04) con limiti di reddito equiparati alla categoria E02
Se il codice di esenzione non è stato attribuito automaticamente (tramite le banche dati fiscali), il cittadino deve presentare un’autocertificazione presso la propria ASL o tramite i servizi online regionali, allegando i documenti che comprovano il diritto. L’esenzione è personale e ha validità annuale: va rinnovata ogni anno, e si decade dal diritto in caso di superamento delle soglie reddituali. Si evidenzia che
le regole sull’esenzione per farmaci, rispetto a quella su visite e diagnosi, possono variare sensibilmente da una Regione all’altra. Per tutte le informazioni è consigliato consultare i siti delle Regioni o rivolgersi agli sportelli competenti.
Banco Farmaceutico: come funziona la donazione e la distribuzione dei farmaci per chi non può permetterseli
Per rispondere all’aumento della povertà sanitaria, Banco Farmaceutico raccoglie e distribuisce farmaci a titolo completamente gratuito a chi versa in situazioni di grave necessità. Le modalità di funzionamento sono semplici e trasparenti:
- Raccolta di farmaci non scaduti presso le farmacie aderenti e tramite iniziative speciali come la “Giornata di Raccolta del Farmaco”
- Coinvolgimento di volontari e privati cittadini nella donazione di confezioni integre ancora valide (con almeno 8 mesi di validità residua)
- Distribuzione alle associazioni caritative e assistenziali, che provvedono alla consegna gratuita secondo il fabbisogno, su indicazione di un medico
Oltre 1600 enti caritativi e realtà come Caritas o Opera San Francesco vengono coinvolti nella distribuzione dei prodotti, garantendo l’accesso ai medicinali soprattutto a chi non può accedere al SSN o si trova in condizioni di marginalità sociale. Le aziende farmaceutiche contribuiscono fornendo una quota delle donazioni, così come moltissime farmacie territoriali partecipano attivamente alla raccolta.
Le organizzazioni di volontariato e le associazioni che donano farmaci: come accedere all’aiuto di Opera San Francesco e simili
Diverse realtà sociali e associazioni di volontariato, sempre come Opera San Francesco, Caritas, ma anche Le Medicine Onlus e altre organizzazioni locali, offrono un servizio fondamentale nel supporto alle persone non in grado di sostenere le spese farmaceutiche. Queste strutture provvedono a:
- Distribuire gratuitamente farmaci raccolti da donazioni di aziende, cittadini o farmacie
- Verificare la richiesta tramite presentazione di ricetta medica valida e accogliere le domande tramite sportelli dedicati
- Assicurare un’educazione sanitaria e consulenza sull’uso corretto dei medicinali attraverso volontari specializzati e personale sanitario
L’accesso all’aiuto avviene generalmente su appuntamento, portando la documentazione richiesta: prescrizione medica, tesserino sanitario e, se richiesto, documentazione che attesti la situazione economica. Gli orari e i dettagli di accesso variano in funzione della realtà territoriale, ma tutte puntano su un approccio di ascolto, supporto concreto e rispetto della dignità della persona.
Donazione di farmaci attraverso app e nuove tecnologie: il caso DoLine
La digitalizzazione offre opportunità nuove anche nella solidarietà sanitaria. App come DoLine permettono a privati e farmacie di segnalare e donare medicinali in modo immediato tramite smartphone, garantendo tracciabilità, sicurezza e rapidità nella redistribuzione.
Gli utenti possono fotografare la confezione del medicinale non scaduto e inserirlo in una rete di donazione gestita da associazioni convenzionate, semplificando sia la procedura di raccolta sia quella di distribuzione.