Una delle disposizioni chiave l'obiettivo di rendere tutti gli imballaggi commercializzati nell'Unione europea riciclabili entro il 2030.
Numerosi emendamenti stanno pervadendo la proposta di regolamento volto a ridurre i rifiuti derivanti dagli imballaggi, la cui posizione finale sarà espressa durante la plenaria del Parlamento Europeo nella settimana successiva a Strasburgo, precisamente il mercoledì 22 novembre. Facciamo il punto della situazione:
Il progetto di regolamento stabilisce requisiti per l'intero ciclo di vita dell'imballaggio, che va dalle materie prime allo smaltimento finale. Le ambizioni riguardanti il riutilizzo hanno suscitato controversie in Italia, che ha difeso il settore del riciclo, evidenziando elevati tassi di riuso della plastica.
L'approvazione del testo non costituisce una concessione incondizionata al riutilizzo. Gli imballaggi riutilizzabili devono rispondere a criteri specifici, tra cui il numero minimo di utilizzi consentiti (da definire in un secondo momento). I fornitori di bevande e cibi da asporto nel settore della ristorazione devono offrire ai consumatori la possibilità di utilizzare i propri contenitori. Inoltre, i legislatori intendono proibire l'uso di sostanze come i Pfas e il bisfenolo A negli imballaggi a contatto con gli alimenti.
Le reazioni alle disposizioni sono state numerose, con particolare attenzione da parte delle associazioni di settore, soprattutto nel comparto agricolo, dove il divieto di utilizzo di imballaggi monouso ha impatti rilevanti, mentre il vino è l'unica bevanda alcolica esclusa dalle restrizioni del nuovo regolamento, il quale ridefinisce gli obiettivi di riutilizzo per vari materiali di imballaggio, inclusi quelli in vetro.
I rappresentanti italiani stanno perseguendo l'esenzione dai target di riutilizzo per i Paesi particolarmente avanzati nel riciclo e la revoca dei divieti per varie tipologie di imballaggi monouso. Anche per evitare l'aumento dei costi per i produttori e di conseguenza anche per i consumatori. Ma recentemente è emersa anche l'eccezione francese.
Gli eurodeputati francesi di Renew, tra cui lo stesso Canfin e l'ex presidente dei giovani agricoltori europei Jeremy Decerle, hanno presentato emendamenti per garantire che le scatole di legno utilizzate ampiamente in Francia per prodotti come il Camembert e le ostriche siano escluse dagli obiettivi di riciclo. Anche gli obiettivi di contenuto riciclato nella plastica sono motivo di disaccordo, poiché molti eurodeputati li considerano troppo elevati.
Secondo i dati più recenti di Eurostat, il tasso di circolarità dei materiali nell'Unione europea, ovvero la percentuale di risorse provenienti da materiali di scarto riutilizzati in nuovi prodotti, si mantiene all'11,5%, appena otto decimi di punto superiore rispetto al 2010.
Nel frattempo, l'esame del testo del regolamento procede rapidamente nel Consiglio dell'Unione Europea, con la presidenza spagnola impegnata a raggiungere una posizione comune tra gli Stati nella riunione dei ministri dell'Ambiente del 18 dicembre.
Gli esperti nazionali hanno iniziato la discussione su un nuovo testo di compromesso e le singole delegazioni hanno pochi giorni per inviare i loro commenti scritti. Una volta che il Parlamento europeo e il Consiglio avranno approvato le rispettive posizioni, inizieranno i negoziati tra le istituzioni europee per raggiungere un accordo su un testo condiviso e, di conseguenza, per l'approvazione definitiva della nuova normativa.