La ripartizione degli incentivi governativi varia in base al tipo di veicolo acquistato, orientando i maggiori benefici verso le auto meno inquinanti.
Con l'ufficializzazione dei nuovi incentivi auto è inevitabile domandarsi a chi conviene fruire di questa possibilità? Il governo italiano mira a rinnovare il parco auto del Paese, considerato il più datato d'Europa, attraverso una serie di incentivi economici. Questi incentivi sono particolarmente vantaggiosi per chi decide di sostituire veicoli altamente inquinanti, come le auto classificate euro 0, 1, 2 e 3, con modelli a basse emissioni.
Questa strategia intende non solo modernizzare i mezzi su strada ma anche ridurre l'inquinamento atmosferico. Ecco allora:
Le auto con emissioni di CO2 tra 0 e 20 grammi per chilometro, che includono modelli elettrici, a idrogeno e alcune varianti ibride plug-in, godono di un fondo stanziato di 240 milioni di euro. Le ibride plug-in, con emissioni tra 21 e 60 grammi di CO2 per chilometro, ricevono 150 milioni di euro. Infine, i veicoli full hybrid, mild hybrid e quelli a benzina o Gpl a basso consumo, con emissioni tra 61 e 135 grammi per chilometro, hanno a disposizione una dotazione di 403 milioni di euro.
Il programma di incentivi include anche una disposizione per la rottamazione di veicoli dalla categoria Euro 0 fino alla Euro 5, un segmento che fino ad ora era escluso. Questa misura mira a incentivare la sostituzione dei veicoli più inquinanti. In aggiunta, le famiglie con un reddito Isee inferiore a 30.000 euro riceveranno un ulteriore aumento dell'incentivo.
Focalizzandoci sui dettagli, per l'acquisto di un veicolo a basse emissioni senza rottamazione, l'incentivo è fissato a 7.000 euro. Con la rottamazione di veicoli Euro 0, 1 e 2, l'importo sale a 11.000 euro, diminuendo progressivamente con le classi successive: 10.000 euro per Euro 3 e 9.000 euro per Euro 4. Per la rottamazione di un veicolo Euro 5, l'incentivo è disponibile solo per i redditi inferiori a 30.000 euro, con bonus che variano notevolmente a seconda della situazione specifica del richiedente.
Per le auto con emissioni nella fascia 21-60 grammi per chilometro, l'ecobonus 2024 senza rottamazione è di 4.000 euro. Con la rottamazione di auto Euro 0, 1 e 2, il bonus sale a 8.000 euro, diminuendo a 6.000 euro per Euro 3, 5.500 euro per Euro 4, e scende a zero per Euro 5. Anche in questo caso, i nuclei familiari sotto la soglia Isee di 30.000 euro beneficiano di un maggiore incentivo economico.
Non sono previsti incentivi per le auto nella fascia di emissione 61-135 grammi di CO2 per chilometro senza rottamazione. Chi opta per rottamare un veicolo Euro 0, 1 o 2 in questa categoria può aspettarsi un bonus di 3.000 euro, che si riduce a 2.000 euro per Euro 3 e 1.500 euro per Euro 4. Questi incentivi sono parte di uno sforzo più ampio per promuovere l'adozione di veicoli a basso impatto ambientale e per rinnovare il parco auto nazionale riducendo la circolazione di veicoli altamente inquinanti.
Con un risparmio massimo di 13.750 euro disponibile per persone con un Isee inferiore a 30.000 euro, valutare l'attesa per la nuova regolamentazione dei nuovi bonus auto 2024 può essere un'opzione vantaggiosa, soprattutto se non si ha urgenza di sostituire il proprio veicolo.
Prendiamo in considerazione alcuni casi concreti: Tesla Model Y, l'auto elettrica più venduta in Italia nel 2023, con gli attuali incentivi ha un prezzo di 39.690 euro senza rottamazione e di 37.690 euro con rottamazione. Le nuove tariffe porterebbero il costo del suv medio a 28.940 euro per chi dichiara un Isee inferiore a 30.000 euro, e a 31.690 euro per chi supera tale soglia.
Per quanto riguarda Fiat 500e, terzo modello elettrico più acquistato nel paese, il prezzo di listino di 28.950 euro scenderebbe a 15.200 euro (Isee minore di 30.000) o a 19.950 euro (Isee maggiore di 30.000 euro). Allo stesso tempo, Dacia Spring, attualmente il modello elettrico più economico sul mercato, sarebbe disponibile a 7.700 euro (Isee minore di 30.000 euro) o a 10.450 euro (Isee maggiore di 30.000 euro), rispetto al prezzo di listino di 21.450 euro.
Questi risparmi possono inclinare la bilancia verso un rinvio dell'acquisto di un'auto elettrica, in attesa dell'approvazione delle nuove tabelle di incentivi. I prezzi sopra indicati si applicano all'acquisto di un veicolo con rottamazione di un modello Euro 0, 1 o 2; per classi superiori fino a Euro 4, l'importo degli incentivi si riduce seguendo la griglia riportata.
Per chi sta considerando l'acquisto di un'auto plug-in, vale la pena di esaminare la situazione attuale e futura. Gli incentivi del 2024 per veicoli con emissioni di 21-60 g/km attualmente offrono uno sconto di 2.000 euro senza rottamazione e di 4.000 euro con rottamazione, mentre il nuovo piano proporrà incentivi tra 4.000 e 10.000 euro, a seconda del veicolo rottamato e dell'Isee del richiedente. Questo renderebbe Jeep Compass 4xe, la plug-in più scelta in Italia, disponibile a 41.900 euro per Isee superiori a 30.000 euro e a 39.900 per quelli inferiori.
Infine, per chi intende acquistare un veicolo a benzina, diesel o Gpl con emissioni di CO2 tra 61 e 135 g/km, i benefici attuali prevedono uno sconto di 2.000 euro solo con rottamazione, ma le nuove disposizioni eleveranno tale incentivo a 3.000 euro. In questo contesto, chi può beneficiare già ora degli incentivi potrebbe decidere di procedere senza attendere ulteriori aggiornamenti.