Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

L'iPhone diventa un POS con Tap to Pay Apple. Come funziona? Attivazione, costi, commissioni, pagamenti accettati e sicurezza

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuovo servizio Tap to Pay

Tap to Pay su iPhone apre nuove opportunità per gli esercenti che utilizzano piattaforme e applicazioni di pagamento sviluppate su iOS.

La tecnologia tap-to-pay di Apple ha fatto il suo debutto in Francia. Questa funzione arriva ora in Italia, come annunciato dalla società della mela morsicata. Grazie a questa novità, le attività commerciali italiane potranno accettare pagamenti contactless direttamente attraverso l'iPhone, eliminando la necessità di utilizzare il tradizionale terminale Pos.

La funzione trasforma ogni iPhone in un terminale per l'accettazione di pagamenti contactless, abilitando milioni di esercenti, da piccoli commercianti a grandi catene di vendita al dettaglio, a ricevere transazioni tramite carte di credito, debito e prepagate, oltre ad Apple Pay e altri portafogli digitali. Con l'introduzione di questa tecnologia, non sarà più necessario disporre di ulteriori dispositivi hardware dedicati ai pagamenti. Vediamo meglio:

  • Tap to Pay Apple su iPhone, come funziona
  • Costi e commissioni del nuovo servizio Tap to Pay

Tap to Pay Apple su iPhone, come funziona

Da oggi in Italia, Tap to Pay su iPhone apre nuove opportunità per gli esercenti che utilizzano piattaforme e applicazioni di pagamento sviluppate su iOS. Tra i primi a offrire questa soluzione ci sono Adyen, myPOS, Nexi, Revolut, Stripe, SumUp e Viva, mentre altri attori come Fabrick, Numia e Sella si apprestano a seguirla. Anche tutti gli Apple Store italiani hanno adottato questa tecnologia.

Con un solo gesto, i clienti possono effettuare pagamenti posizionando una carta di credito o debito contactless, un iPhone, un Apple Watch o qualsiasi altro portafoglio digitale vicino al dispositivo dell’esercente. La sicurezza è garantita dalla tecnologia Nfc, che permette anche l'inserimento del Pin, senza trascurare le funzionalità di accessibilità.

Ruhi Dang, product manager Emea di Stripe, sottolinea il valore aggiunto di Tap to Pay per le aziende italiane: "Con un dispositivo già presente in molte tasche, le piccole realtà possono accettare pagamenti contactless in vari luoghi, ampliando così la propria clientela e accelerando la crescita del business attraverso una tecnologia semplice da implementare".

Apple assicura che i dati aziendali e dei clienti restino confidenziali: le informazioni delle carte e i dettagli delle transazioni non vengono conservati né sui dispositivi né sui server dell'azienda.

La proposta di Stripe è quella di realizzare un commercio unificato attraverso Tap to Pay su iPhone, integrando dati e sistemi in un'unica piattaforma. Il tutto per consentire una migliore analisi del comportamento d'acquisto, la personalizzazione dell'esperienza utente e delle promozioni, oltre a valorizzare la fedeltà dei clienti.

Costi e commissioni del nuovo servizio Tap to Pay

Tap to Pay su iPhone punta a cambiare il modo di accettare pagamenti in Italia, offrendo una soluzione economica senza costi di attivazione o canoni mensili. Gli esercenti che adottano questa tecnologia devono affrontare una commissione del 1,95% per ogni transazione effettuata via smartphone, senza alcun costo aggiuntivo, mensile o nascosto.

La novità, lanciata da Apple, è già operativa per le piattaforme che forniscono e sviluppano applicazioni di pagamento su iOS. Tra i primi ad abbracciare questa funzione ci sono Adyen, myPOS, Nexi, Revolut, Stripe, SumUp e Viva, con trattative in corso anche con Fabrick, Numia e Sella.

Questa tecnologia è ora disponibile anche in tutti gli Apple Store italiani, consentendo acquisti rapidi e senza attese in coda, direttamente sul punto vendita con il semplice supporto di un commesso, replicando un modello già popolare in numerose catene negli Stati Uniti.