I voucher Inps, conosciuti anche come Libretti Famiglia e PrestO, rappresentano nel 2025 un meccanismo di pagamento legale e tracciabile per regolarizzare lavori di natura occasionale, saltuaria e non continuativa, sia in ambito domestico che aziendale. Dopo essere stati revocati e successivamente riattivati, i buoni lavoro sono stati rimodulati attraverso le più recenti normative, che hanno introdotto importanti novità in termini di limiti economici e soggetti coinvolgibili. Valutare se convenga utilizzare questi strumenti significa considerare non solo la semplicità amministrativa e la copertura contributiva, ma anche i nuovi paletti, rischi e opportunità dettati dalle disposizioni legislative aggiornate.
Tipi di voucher Inps e principali destinatari
Attualmente esistono due principali modalità per la retribuzione dei lavori occasionali tramite voucher:
- Libretto Famiglia (LF): destinato a famiglie e privati cittadini per pagare lavori domestici, assistenza a bambini o persone non autosufficienti, manutenzione, ripetizioni scolastiche. I buoni sono acquistabili tramite il portale Inps, ma anche presso gli uffici postali e le tabaccherie convenzionate.
- Contratto di prestazione occasionale (PrestO): riservato a imprese, liberi professionisti, associazioni, fondazioni ed enti locali che rispettano i requisiti dimensionali di legge. Questo contratto prevede una gestione telematica integrata e limiti di utilizzo specifici a seconda del settore di attività e della tipologia di beneficiari.
I principali beneficiari ammessi all'impiego tramite voucher includono:
- Pensionati e titolari di altri trattamenti previdenziali;
- Studenti sotto i 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi (in università o istituti secondari);
- Disoccupati e beneficiari di prestazioni sociali integrative (NASpI, Assegno di Inclusione, ADI, DIS-COLL);
- Lavoratori part-time, stranieri in regola con il permesso di soggiorno valido per attività lavorativa;
- Persone inoccupate in cerca di occupazione saltuaria.
Restano escluse le attività in regime di appalto, edilizia, lavorazione lapidea e aziende che hanno avuto rapporti di lavoro subordinato con il prestatore negli ultimi sei mesi.
Tutti i limiti economici e temporali dei voucher Inps 2025
I voucher Inps sono soggetti a una serie di limiti economici e temporali previsti dalla normativa:
- Per ogni prestatore: massimo 5.000 euro netti di voucher percepiti da tutti i datori nell’anno. In alcune categorie (pensionati, disoccupati, studenti sotto i 25, percettori NASpI/ADI/DIS-COLL) il compenso percepito viene conteggiato al 75% per il raggiungimento dei limiti sul lato committente.
- Per ciascun utilizzatore: non più di 10.000 euro annui di voucher erogati all’insieme dei lavoratori occasionali (15.000 nei comparti fiere, eventi, terme, parchi divertimento con più di 10 e meno di 25 dipendenti).
- Per singolo rapporto: massimo 2.500 euro annui di voucher pagabili dallo stesso committente a un singolo lavoratore.
- Limite temporale: per i settori generici, il tetto è di 280 ore annue di prestazione; per l'agricoltura sono previsti massimo 45 giorni di lavoro occasionale per operatore.
In caso di superamento di tali limiti, il rapporto può trasformarsi automaticamente in lavoro subordinato a tempo indeterminato, con relative conseguenze giuslavoristiche e sanzionatorie (art. 54-bis D.L. 50/2017).
Valore economico dei voucher, copertura contributiva e tutele
Ogni voucher Inps vale generalmente 12,41 euro lordi per un'ora di lavoro, ma il lavoratore percepisce circa 9 euro netti. La differenza copre:
- contributi previdenziali versati alla Gestione Separata Inps (circa 13%);
- premio assicurativo Inail contro gli infortuni sul lavoro (7% circa);
- spese di gestione del servizio (1% circa);
Le prestazioni retribuite con voucher risultano assoggettate a tassazione separata. Tuttavia, tali importi restano esenti da imposizione fiscale e non incidono sullo stato di disoccupato/inoccupato. I voucher garantiscono inoltre la copertura assicurativa Inail e il riconoscimento contributivo utile per la pensione, ma non danno diritto a prestazioni per malattia, maternità o assegni familiari.
Gli importi destinati a pagare i collaboratori domestici possono essere portati in deduzione dal reddito (fino a 1.549,37 euro annui), come previsto dalla normativa fiscale.
Pro e contro del pagamento dei lavori occasionali con i voucher Inps
Vantaggi:
- Tracciabilità assoluta degli importi corrisposti e totale conformità a normative e controlli fiscali.
- Semplificazione delle procedure burocratiche per famiglie e imprese che ricorrono a lavori saltuari, con pagamenti gestiti direttamente dall’Inps tramite accredito o bonifico bancario.
- Assicurazione per infortuni sul lavoro e copertura previdenziale per il lavoratore.
- Possibilità di fruire di deduzioni per i contributi sostenuti riguardo a colf, baby sitter, assistenza domiciliare.
- Nessun obbligo di contratto di lavoro subordinato, risparmio di tempi e costi rispetto ad assunzioni tradizionali.
Svantaggi e limiti:
- Limiti quantitativi stringenti che non consentono di coprire bisogni continuativi o importi consistenti: superamento comporta la trasformazione in rapporto a tempo indeterminato.
- Esclusione delle principali tutele lavorative come malattia, assegni familiari, maternità e disoccupazione.
- Tariffa oraria fissa che, in determinati settori competitivi, può essere meno vantaggiosa di altri strumenti contrattuali.
- Non adatti per lavori che non rientrano nelle prestazioni saltuarie, intellettuali o creative: per queste serve valutare l’uso della prestazione d’opera occasionale regolata dall’art. 2222 c.c.
Domande frequenti sui voucher Inps 2025
- I voucher danno diritto a contributi pensionistici?
I buoni lavoro includono la quota di contribuzione per la Gestione Separata Inps. Permettono di “coltivare” una posizione assicurativa minima ma non assicurano l’accesso pieno a tutte le prestazioni previdenziali.
- Posso utilizzare i voucher per familiari o collaboratori domestici?
Sì, tramite Libretto Famiglia, ma non è consentito in caso di rapporto di lavoro subordinato cessato negli ultimi sei mesi.
- Si può superare il limite di 2.500 euro con un singolo datore?
No, pena la trasformazione automatica in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con sanzioni.
- Il pagamento è sempre tracciabile?
Sì, l’erogazione avviene tramite Inps, su conto corrente o bonifico domiciliato. Nessun pagamento in contanti.
- I voucher convengono a tutti?
La convenienza dipende dal tipo di lavoro, dall’importo, dalla necessità di coperture previdenziali e assicurative e dalla durata del rapporto. Per attività professionali e continuative è opportuno valutare alternative come la prestazione d’opera occasionale o, sopra certi limiti, l’apertura della partita IVA.