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Decreto Sicurezza, tutti i nuovi reati previsti con relative sanzioni. Dalle multe al carcere

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Decreto Sicurezza del governo Meloni

La ratio del decreto Sicurezza è anticipare la soglia di punibilità e intervenire su ambiti ritenuti strategici per la sicurezza urbana e nazionale.

Il decreto Sicurezza del governo Meloni approvato il 4 aprile 2025, composto da 38 articoli, è stato progettato per contrastare criminalità organizzata, terrorismo, truffe e occupazioni abusive, rafforzando nel contempo le tutele per le forze dell'ordine. La ratio del decreto è anticipare la soglia di punibilità e intervenire su ambiti ritenuti strategici per la sicurezza urbana e nazionale. Ecco i dettagli

  • La tutela degli anziani vittime di frode
  • Accattonaggio forzato e sfruttamento dei minori
  • Blocco stradale, da illecito amministrativo a reato
  • Un nuovo reato contro l'invasione della proprietà privata
  • Nuove aggravanti per i reati in aree sensibili
  • L'estensione del Daspo urbano
  • La responsabilità dei noleggiatori

La tutela degli anziani vittime di frode

In risposta all'aumento delle truffe agli anziani, il legislatore ha introdotto una nuova ipotesi di truffa aggravata, con pene che vanno da due a sei anni di reclusione e multe fino a 3.000 euro. Questa figura di reato consente l'arresto in flagranza e si applica a coloro che, approfittando della fragilità psicologica o della solitudine della vittima, mettono in atto raggiri per sottrarre denaro, gioielli o altri beni.

Accattonaggio forzato e sfruttamento dei minori

Il decreto interviene anche sull'accattonaggio organizzato, rafforzando le pene per chi induce o sfrutta minori fino a 16 anni. Viene introdotta un'aggravante se il reato è commesso con violenza o minaccia oppure se coinvolge persone non imputabili per età o capacità mentale. È un intervento che mira a disarticolare i gruppi criminali che si servono di minori o disabili per suscitare compassione e ottenere denaro, sfruttando la sensibilità altrui.

Blocco stradale, da illecito amministrativo a reato

Una delle trasformazioni contenute nel decreto riguarda il blocco stradale, finora considerato solo un illecito amministrativo. D'ora in avanti, chi interrompe la circolazione stradale, anche per motivi di protesta, rischia una pena detentiva fino a un mese e una multa fino a 300 euro. Se il fatto è commesso da più persone contemporaneamente, la reclusione può arrivare a due anni. ì

Un nuovo reato contro l'invasione della proprietà privata

Il decreto Sicurezza introduce un reato nuovo: l'occupazione abusiva di immobili destinati a domicilio altrui. L'obiettivo è colpire in modo diretto chi, senza titolo, si insedia all'interno di case private o ne sfrutta pertinenze e servizi, come garage o giardini. La norma prevede una reclusione da due a sette anni e si applica anche a chi ottiene l'accesso con raggiri, inganni o uso della forza. Se la vittima è una persona anziana o inferma, o se si tratta di un immobile pubblico, la procedibilità è d'ufficio. In caso l'immobile occupato sia l'unica abitazione dell'intestatario, è attivabile una procedura accelerata di reintegra nel possesso, pensata per tutelare i diritti del legittimo proprietario.

Nuove aggravanti per i reati in aree sensibili

Aumenta il livello di protezione nelle stazioni ferroviarie, metropolitane e mezzi di trasporto pubblico: il decreto prevede una circostanza aggravante per tutti i delitti commessi in queste aree o nelle loro immediate adiacenze. Che si tratti di furti, aggressioni o danneggiamenti, se l'azione criminale si verifica in luoghi ad alta frequentazione, la pena sarà inasprita.

L'estensione del Daspo urbano

Il cosiddetto Daspo urbano, già operativo in alcune città italiane, viene esteso a tutti i denunciati o condannati per reati contro la persona o il patrimonio avvenuti in ambiti infrastrutturali pubblici. Si tratta di uno strumento che permette al questore di vietare l'accesso a luoghi pubblici per soggetti ritenuti pericolosi. Il nuovo decreto consente l'arresto in flagranza differita nei confronti di chi abbia aggredito pubblici ufficiali durante manifestazioni, anche se l'evento non è più in corso ma documentato da filmati.

La responsabilità dei noleggiatori

In un'ottica di cooperazione tra pubblico e privato, il decreto introduce nuovi obblighi a carico delle agenzie di noleggio veicoli senza conducente. Chi esercita questa attività è tenuto a comunicare i dati anagrafici del cliente e quelli identificativi del veicolo alle autorità competenti. L'inadempienza è sanzionata, poiché potrebbe agevolare soggetti legati al terrorismo, traffico di droga o immigrazione clandestina. Il legislatore ha esteso questo presidio anche ai reati di criminalità organizzata.