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Detrazione fiscale per antifurti e allarmi con bonus sicurezza 2025. Beneficiari, requisiti, spese ammesse, procedura

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Detrazione antifurto allarmi 2024

Come funziona la detrazione fiscale per acquisto allarmi e antifurti e relativa installazione? Tutto si basa sul cosidetto bonus sicurezza 2025. Vediamolo nel dettaglio

Tra le detrazioni fiscali confermate per tutto il 2025 figura anche l'agevolazione fiscale per l'installazione di sistemi di sicurezza domestica, comunemente denominata bonus sicurezza o detrazione antifurto e allarmi. Questo incentivo, parte integrante del più ampio bonus ristrutturazioni 2025, prevede una detrazione fiscale del 50% da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

Questa misura rappresenta un'opportunità significativa per tutti coloro che desiderano migliorare la protezione della propria abitazione, investendo in tecnologie di sicurezza avanzate con un sostanziale supporto fiscale.

Approfondiamo nel dettaglio le caratteristiche di questa agevolazione e le modalità per beneficiarne.

Destinatari e requisiti per accedere alla detrazione antifurto e allarmi 2025

Possono usufruire della detrazione antifurto e allarme 2025 tutti i contribuenti assoggettati all'Irpef, inclusi proprietari e titolari di un diritto reale di godimento dell'abitazione in cui viene installato il sistema di sicurezza. In particolare, l'agevolazione fiscale per sistemi di protezione domestica è accessibile a:

  • Proprietari di immobili a uso abitativo (non produttivo)
  • Titolari di diritti reali di godimento
  • Familiari conviventi o componenti dell'unione civile
  • Parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado
  • Coniugi separati, qualora assegnatari dell'immobile intestato all'altro coniuge
  • Conviventi more uxorio, anche se non proprietari dell'immobile oggetto degli interventi né titolari di un contratto di comodato
  • Inquilini o comodatari dell'immobile
  • Soci di cooperative divise e indivise
  • Imprenditori individuali, limitatamente agli immobili non classificati come beni strumentali o merce
Un aspetto particolarmente vantaggioso di questa agevolazione è che non prevede limiti di reddito, rendendo il beneficio accessibile a un'ampia platea di contribuenti interessati ad aumentare la sicurezza della propria abitazione.

Spese ammissibili per la detrazione antifurto e allarmi 2025

Le detrazioni fiscali per la sicurezza domestica coprono un ventaglio piuttosto ampio di interventi e spese detraibili in una ristrutturazione casa. Nello specifico, sono ammesse alla detrazione le seguenti tipologie di spesa:

  • Installazione di impianti di antifurto con centralina e rilevatori
  • Realizzazione di sistemi di videosorveglianza con telecamere
  • Montaggio di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
  • Installazione di porte blindate e cancelli elettrici
  • Montaggio di inferriate e sistemi di protezione passiva
  • Installazione di videocitofoni e serrature di sicurezza
  • Rafforzamento di finestre con vetri antisfondamento
  • Installazione di casseforti a muro
  • Spese per la progettazione e per altre prestazioni professionali connesse
  • Costi per l'acquisto dei materiali
  • IVA
  • Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
  • Lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata (per cui è prevista l'IVA ridotta al 10%)
È importante sottolineare che la detrazione per l'installazione di antifurto e allarmi 2025 è pari al 50% per un importo massimo di spesa di 96.000 euro, consentendo quindi un risparmio significativo sull'investimento in sicurezza domestica.

Procedura e tempistiche per richiedere il bonus sicurezza 2025

Il bonus detrazioni per sistemi antifurto e allarmi 2025 può essere richiesto quando si sostiene una delle spese precedentemente elencate. È fondamentale precisare che l'agevolazione non si applica ai contratti stipulati con le agenzie di vigilanza, ma esclusivamente alle spese per l'acquisto e l'installazione dei dispositivi di sicurezza.

Per beneficiare della detrazione fiscale del 50% occorre seguire una procedura specifica:

  1. Pagamento tracciabile: Effettuare il pagamento delle spese tramite bonifico parlante o bonifico bancario/postale ordinario (anche online) indicando:
    • Causale del versamento
    • Codice fiscale del soggetto che paga
    • Codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento
  2. Documentazione catastale: Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile
  3. Conservazione documenti: Conservare tutti i documenti relativi ai lavori (fatture, ricevute, documentazione tecnica e amministrativa)
  4. Dichiarazione dei redditi: Per fruire delle detrazioni delle spese effettuate nel corso del 2025 è necessario indicare l'importo nella dichiarazione dei redditi relativa all'anno d'imposta 2025, che sarà presentata nel 2026
È consigliabile, per chi non ha familiarità con gli adempimenti fiscali, rivolgersi a un consulente fiscale o a un CAF per assicurarsi che la procedura venga eseguita correttamente e che tutte le spese ammissibili siano incluse nella dichiarazione.

Distinzione tra Bonus Sicurezza e Bonus Ristrutturazione

Sebbene la detrazione per sistemi di sicurezza sia spesso associata al bonus ristrutturazione, è importante sottolineare che si tratta di una misura con caratteristiche specifiche. A differenza di altre agevolazioni edilizie, il bonus sicurezza 2025 non richiede necessariamente l'esecuzione di lavori di ristrutturazione o riqualificazione per essere ottenuto.

Si configura come un'agevolazione fiscale autonoma, specificamente mirata a incentivare l'adozione di misure di protezione per l'abitazione. Questa caratteristica rende il bonus particolarmente vantaggioso per chi desidera esclusivamente migliorare la sicurezza della propria casa senza intraprendere più ampi lavori di ristrutturazione.

Modalità di pagamento e documentazione necessaria

Per accedere correttamente alla detrazione fiscale, è fondamentale prestare particolare attenzione alle modalità di pagamento e alla documentazione da conservare:

Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico parlante, specificamente predisposto per le agevolazioni fiscali. In questo tipo di bonifico, devono essere chiaramente indicati:

  • La causale del versamento, con riferimento alla normativa (art. 16-bis del DPR 917/86)
  • Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Il codice fiscale o la partita IVA del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico
Molti istituti bancari e postali hanno predisposto moduli specifici per questo tipo di bonifico, solitamente sotto la voce "Bonifico per agevolazioni fiscali" o "Ristrutturazione edilizia".

Oltre al pagamento tracciabile, è necessario conservare:

  • Tutte le fatture relative all'acquisto e all'installazione del sistema di sicurezza
  • La documentazione tecnica del sistema installato
  • Eventuali autorizzazioni amministrative richieste dalla normativa vigente
  • Le ricevute dei bonifici effettuati
Questa documentazione dovrà essere conservata per tutto il periodo in cui l'Agenzia delle Entrate può richiedere controlli, generalmente per i cinque anni successivi alla presentazione della dichiarazione in cui si fruisce della detrazione.

Esempi pratici di applicazione della detrazione

Per comprendere meglio il funzionamento concreto del bonus sicurezza 2025, consideriamo alcuni esempi pratici:

Esempio 1: Installazione di un sistema di allarme completo

La famiglia Rossi decide di installare un sistema di allarme completo con centralina, sensori perimetrali e volumetrici, sostenendo una spesa totale di 8.000 euro. Grazie alla detrazione del 50%, potranno recuperare 4.000 euro in dieci anni, con una quota annuale di 400 euro che verrà sottratta dalle imposte da pagare.

Esempio 2: Sistema di videosorveglianza

Il signor Bianchi installa un sistema di videosorveglianza con quattro telecamere e registratore, per un costo complessivo di 3.500 euro. La detrazione ammonterà a 1.750 euro, ripartita in dieci quote annuali di 175 euro ciascuna.

Esempio 3: Intervento completo di sicurezza

La famiglia Verdi effettua un intervento completo che comprende sistema di allarme, videosorveglianza, sostituzione della porta d'ingresso con una blindata e installazione di inferriate alle finestre del piano terra, per una spesa totale di 15.000 euro. La detrazione sarà di 7.500 euro, con quote annuali di 750 euro per dieci anni.

Novità e specifiche per il 2025

Per il 2025, la normativa conferma la detrazione al 50% per gli interventi di sicurezza domestica, mantenendo invariato anche il tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Questa stabilità rappresenta un'importante conferma per i contribuenti che intendono pianificare investimenti in sicurezza per la propria abitazione.

È importante sottolineare che, secondo le ultime disposizioni, il bonus sicurezza 2025 è valido per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025. L'ultima data utile per beneficiare della detrazione è quindi quella in cui viene effettuato il pagamento, che dovrà rispettare tutti i requisiti precedentemente illustrati.

Un aspetto rilevante riguarda la possibile evoluzione della normativa nei prossimi anni. Sebbene per il 2025 l'aliquota resti fissata al 50%, è previsto che a partire dal 2026, salvo ulteriori proroghe, la percentuale di detrazione potrebbe ridursi al 36%, con un abbassamento anche del limite massimo di spesa a 48.000 euro. Questa prospettiva rende particolarmente vantaggioso pianificare gli interventi di sicurezza entro il 2025, per poter beneficiare delle condizioni attualmente più favorevoli.